
LA COMUNITÀ IN SCENA:
TORNA IL FESTIVAL TROIA TEATRO
Arte di strada, dialoghi e rigenerazione culturale
A cura di Teatri 35 e Unione Giovanile Troiana
Dal 4 al 9 agosto 2025
Troia (FG) – Puglia

Dal 4 al 9 agosto 2025, la città di Troia (FG) accoglierà una nuova edizione del Festival Troia Teatro, appuntamento culturale tra i più attesi dell’estate pugliese: teatro di strada, laboratori artistici, musica, teatro di figura, danza, avvicinamento alle arti circensi e un’esperienza collettiva capace di rigenerare luoghi, legami e visioni condivise. L’evento è organizzato da Teatri 35 e dall’Unione Giovanile Troiana, con la collaborazione del Comune di Troia, il Comune di Lucera – Progetto Lucera Capitale della Cultura della Puglia 2025 – dove si svolgerà l’anteprima del festival e il patrocinio della Provincia di Foggia.
Il progetto è dedicato alle arti performative di strada, forme espressive capaci di trasformare il centro storico in un teatro a cielo aperto, dove piazze e vicoli diventano spazi di aggregazione, ascolto e cittadinanza attiva. In linea con lo spirito originario del festival (nato nel 2005), l’iniziativa promuove una cultura partecipata e accessibile, basata sulla crescita condivisa e sulla “filosofia del cappello”, che affida allo spettatore la libertà di esprimere il proprio apprezzamento con una donazione spontanea.
Il Festival intende dunque incrementare la costruzione di un ecosistema culturale che favorisca la partecipazione del pubblico, l’ascolto reciproco e l’elaborazione di pratiche inclusive. L’obiettivo è quello di restituire alla comunità di Troia alcuni dei luoghi più rappresentativi – storici, culturali, identitari – attraverso la riattivazione artistica: scenari urbani condivisi, laboratori intergenerazionali, percorsi esperienziali e installazioni site-specific che trasformano il patrimonio materiale in esperienza collettiva e partecipata.
«Abbiamo programmato questa edizione spinti dal desiderio di fare del teatro uno strumento per la comunità e nelle mani della comunità – dichiara la direzione artistica del Festival – Ci siamo quindi messi alla ricerca di tutti quegli artisti e performer di strada che abbiamo definito “artigiani dell’espressione”: un artista che conosce a fondo il proprio linguaggio e lo modella con sapienza, al servizio di un’idea, di un’emozione, di un messaggio. In un momento storico in cui molto è filtrato, manipolato o mediato da dispositivi tecnologici, la sua autenticità rappresenta un atto poetico e potente: un invito a fermarsi, a guardare, a lasciarsi incantare. L’artigiano dell’espressione incarna un’arte viva, autentica, fondata interamente su un sapere che si tramanda e che si rinnova ogni volta e per questo abbiamo immaginato diversi percorsi laboratoriali di formazione e di avvicinamento alle arti sceniche da apprendere, come in una bottega, da chi con maestria non si affida ad effetti speciali o correttori ma ?porta in scena il frutto di esercizio e presenza. Ecco cosa ci piace immaginare possa diventare il teatro a Troia: uno strumento collettivo per dare parola e aggiungere pensiero».
Il programma sarà articolato in cinque sezioni tematiche con eventi tout public dedicati a grandi e piccini. La sezione Talking About invita artisti, studiosi, attivisti e cittadini a incontrarsi nel cuore delle piazze centrali, in occasione di alcuni momenti di confronto e reading collettivi. Gli Spettacoli site-specific e partecipativi offrono al pubblico esperienze immersive e coinvolgenti, affrontando temi legati all’identità, alle relazioni sociali e alla memoria condivisa. In scena i Morks con Le lezioni del Prof Trepiccione (spettacolo di giocoleria comica) e la compagnia El Kote con Le Seul Animal Ici C’Est Moi (circus street show). I Morks e Baracca dei Buffoni presentano poi CircoLetto, uno spettacolo/laboratorio che diventa percorso di formazione e avvicinamento delle nuove generazioni al mondo del circo. Anche la danza sarà protagonista: Uscite di emergenza Dance Company con Jar Project, performance partecipativa di danza contemporanea che esplora la felicità come esperienza di presenza, ascolto e gioco e Funa Performing Arts Company con Room 22, un progetto che esplora la comunicazione tra individui in uno spazio limitato.
I Laboratori artistici, rappresentano un momento centrale del festival. Una voce è il titolo del laboratorio teatrale di ricerca sonora curato da Dynamis e i formatori Andrea De Magistris e Marta Vitalini. Il laboratorio si rivolge a tutti ed è una sperimentazione teatrale sulla scoperta della vocalità originaria, dal respiro al suono, un’esplorazione della musicalità innata presente in ogni individuo e una ricerca sull’armonia collettiva della coralità. Alessia Montefusco propone Ricría laboratorio di creatività sostenibile per bambini incentrato sulla progettazione e l’immaginazione condivisa di un’istallazione ispirata al sole e al vento, attraverso il gioco creativo. In programma anche Il festival, che storia! a cura di Michele Prencipe, un laboratorio di Storytelling digitale per ragazze e ragazzi under 25 finalizzato alla creazione di un team di comunicazione volontaria che racconterà le attività, l’atmosfera e i dietro le quinte del festival. Tali attività permettono ai partecipanti di esprimersi liberamente, rafforzando il legame con sé stessi e con gli altri in un clima di ascolto e co-creazione.
Con la sezione Musica e performance site-specific, suoni, voci e gesti artistici risuonano nei vicoli, nei percorsi urbani e negli spazi rurali, trasformando la città in una vera e propria mappa sonora capace di raccontare il presente. Takabum Street Band, collettivo di strumenti a fiato e percussioni, propone Giardino sonoro in continuo movimento, una miscela di suoni funk e easy, una parata itinerante fatta da composizioni originali e adattamenti dei più celebri brani della tradizione jazzistica americana e della canzone italiana. Prevista inoltre la parata della Scalzabanda, un gruppo di giovani musicisti e musiciste provenienti da quartieri periferici della città di Napoli e dai comuni limitrofi. Fra i momenti musicali anche il concerto di Vesevo, trio composto da Antonio Fraioli, fondatore di Spaccanapoli ed esperto arrangiatore, Francesco Paolo Manna, abile percussionista e collaboratore di Spakka-Neapolis 55 e Antonio Di Ponte, chitarrista e cantante dalla vocalità potente e tradizionale. Il progetto dei musicisti si propone di esplorare e insegnare le tradizioni musicali del sud Italia, integrando il passato e il presente in un connubio unico e coinvolgente.
Infine, i Percorsi esperienziali e le restituzioni artistiche guideranno il pubblico in camminate teatrali, installazioni e mostre temporanee, offrendo una narrazione collettiva dei luoghi riattivati dal festival: tappe di un racconto condiviso, da vivere insieme passo dopo passo. Grandi e piccini potranno interagire con Giocosamente, una postazione ludica a cura del maestro artigiano Antonio Barile, composta da giochi in legno in grado di stimolare la concentrazione, allenare i riflessi e sviluppare la motricità fine, riscoprendo la semplicità e l’efficacia dei giochi di un tempo. Le strade della città saranno invase da La Baracca dei Buffoni con Fleur, una parata itinerante di grande impatto poetico-emozionale in cui 5 personaggi interagiranno col pubblico, trasportandolo in un mondo fantastico fatto di poesia, profumi e amore. Il festival si concluderà dunque con la restituzione pubblica del laboratorio La Voce a cura di Dynamis.
Gli eventi del 4,6,7,8 e 9 luglio si svolgeranno nella città di Troia, mentre quelli del 5 luglio avranno luogo a Lucera. Si ringraziano Eceplast, Sica dal 1929, sponsor del progetto.