L’immagine di un cavallo che corre nella notte trasmette un’idea di mistero, oscurità e ignoto. Quello stesso ignoto di cui abbiamo paura, ma dal quale siamo allo stesso tempo terribilmente attratti. Ed è in questo contesto che è nato Nighthorse, album di TheFuzz, artista romano che corrisponde al nome di Federico Di Lorenzo, cantautore emerso dal panorama underground romano ispirato ai sound grunge, desert rock e folk-blues. L’album comincia con Underneath, caratterizzata da un’introduzione onirica e un’atmosfera riflessiva che ci accompagnano all’inizio del brano. Il testo parla del doloroso percorso di “disamoramento” che ci sbatte in faccia la realtà con ruvidezza. In 48 invece la delicatezza della chitarra acustica e di intime parole si alternano con graffianti sfoghi vocali, a fotografare le mille sfumature dell’amore e del suo impatto, nel bene e nel male. Desert roll call, con la sua atmosfera folk-blues e desert rock e i suoi lancinanti ululati di armonica, ci proietta in uno scenario polveroso, in assoluta solitudine e sotto un sole inclemente, dove ogni passo è una rivelazione. La quarta tappa è Marauders, che con la batteria e le percussioni ricrea il ritmo cadenzato tipico di una cavalcata, esplorando i pensieri e le emozioni del protagonista del brano. |