
È stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa nel foyer del Teatro comunale Piccinni, la stagione di prosa e danza 2025/26 del Comune di Bari, organizzata dall’assessorato alle Culture e da Puglia Culture. “Umano Collettivo” è il titolo scelto per questa edizione, un invito a riconoscersi parte di una comunità emotiva, culturale e sociale. Il teatro come spazio condiviso, in cui l’esperienza individuale diventa collettiva, dove le fragilità e le trasformazioni del presente si riflettono in scena, tra parole, corpi, suoni e silenzi.
“Mi scuserete, ma sono davvero emozionata nel presentarvi la nuova stagione comunale di teatro e danza, la prima di questa nuova amministrazione – ha esordito l’assessora alle Culture Paola Romano -: ci abbiamo lavorato e riflettuto tanto ed è una sorta di manifesto di ciò che vogliamo qualifichi la proposta culturale cittadina nel suo complesso. Umano collettivo è il titolo che abbiamo scelto perché vogliamo che le esperienze individuali, in questo spazio straordinario che è il teatro, possano diventare condivise a partire da quattro temi fondamentali che ci accompagneranno nei prossimi mesi e che ritroverete, ad esempio, nelle proposte di Lungomare di libri come pure nelle iniziative delle attività triennali che vi presenteremo più in là.
Abbiamo scelto di occuparci di guerra e migrazioni, temi di scottante attualità; di potere, tanto nella sfera pubblica, quanto in quella privata, con testi che scandagliano la dimensioni del successo e del fallimento; di femminismo ed emancipazione femminile; di disagio psichico.
Quanto al metodo, ci siamo dati l’obiettivo di lavorare affinché la cultura sia effettivamente di tutti e per tutti, partendo dalla consapevolezza che un italiano su due non ha mai partecipato a un evento culturale. Per ampliare la partecipazione la fruizione, da un lato abbiamo riflettuto sull’accessibilità economica, prevedendo una replica in più per alcuni titoli nella giornata del mercoledì, a prezzo ridotto, confermando le riduzioni sui biglietti per alcune categorie di cittadini e le gratuità per le persone con disabilità e i loro accompagnatori. Inoltre, per consentire anche alle persone non udenti e non vedenti di assistere agli spettacoli, alcune repliche saranno accompagnate da traduttori in LIS o audiodescrizioni dei momenti privi di dialoghi.
Per questa stagione, inoltre, abbiamo voluto confermare le esperienze di Portami con te, che consente agli adulti di assistere agli spettacoli in programma al Piccinni mentre i bambini sono impegnati in attività laboratoriali nella sala consiliare, e dei Laboratori urbani, pensati per portare il teatro fuori dai luoghi tradizionalmente dedicati.
Non dimenticheremo di celebrare alcune ricorrenza importanti, come i 100 anni di Vito Maurogiovanni o di Eduardo Scarpetta o i 50 anni dell’Anonima GR. Altre iniziative dedicate ai bambini e agli adolescenti, con un festival sull’adolescenza, come pure lo Storytelling festival o l’avvio del Collettivo Piccini, un progetto partecipativo che intende trasformare il teatro in uno spazio di dialogo civico, riflessione urbana e confronto sui grandi temi sociali, avremo il piacere di presentarli insieme agli organizzatori nelle prossime settimane.
Ringrazio tutti i presenti, gli amici di Puglia Culture, il personale degli uffici comunali e tutti coloro i quali hanno condiviso il lavoro di ideazione e programmazione di questo cartellone provando a legare passato, presente e futuro per far sì che la stagione comunale di prosa e danza 2025/26 sia davvero un’esperienza umana collettiva”.
“Questa conferenza stampa è uno dei momenti più significativi dell’anno – ha sottolineato nel suo intervento Paolo Ponzio, presidente di Puglia Culture -: non si tratta solo di presentare una stagione teatrale, ma di delineare una visione culturale e politica per la città. “Umano Collettivo” è un invito urgente a riscoprire ciò che ci unisce: l’umanità. È lì che ritroviamo i valori condivisi, il senso di comunità, il bisogno di riconoscerci gli uni negli altri. Il teatro è lo spazio privilegiato per farlo: un luogo in cui l’esperienza individuale diventa collettiva, dove fragilità e trasformazioni trovano voce, corpo, suono e silenzio. Siamo orgogliosi dell’attenzione dedicata ai centenari che raccontano l’identità culturale della nostra città, così come dell’impegno verso i pubblici più fragili ed economicamente svantaggiati, reso possibile anche dalla sensibilità dell’assessora Paola Romano. Questa è la direzione che vogliamo continuare a seguire: servire amministrazioni capaci di guardare lontano, con una visione culturale inclusiva e duratura”.
“Il teatro è una cura per l’anima – ha proseguito Giulia Delli Santi, dirigente responsabile attività teatrali di Puglia Culture -. Non è solo un contenitore di spettacoli, ma una vera piazza culturale della città, un luogo vivo che accoglie, stimola e trasforma. Questa nuova stagione porta con sé un importante rinnovamento: nuove regie, un numero maggiore di recite, esclusive regionali e compagnie di rilievo che hanno scelto Bari come unica tappa nel Sud Italia. La contemporaneità non è un linguaggio difficile: è il nostro tempo che si riflette sulla scena, e viverlo attraverso il teatro significa avvicinarsi alla nostra storia, ai nostri interrogativi più profondi. La scorsa stagione si è chiusa con quasi tutti gli spettacoli sold out: un traguardo che ci riempie di orgoglio e ci motiva a rilanciare con una programmazione ancora più ricca, audace e capace di parlare a tutti. È un invito a esserci, a lasciarsi attraversare, a sentire che questo teatro è, davvero, il cuore culturale della città”.
“Il cartellone di “Danza al Piccinni” che presentiamo nella nuova stagione del Comune di Bari nasce dal desiderio di offrire uno sguardo ancora più plurale, dinamico e stratificato sul corpo contemporaneo e sulle sue rappresentazioni, ma anche dal consolidamento di alcune collaborazioni ed esperienze con le produzioni del territorio, ormai identitarie della programmazione di danza di Bari – ha spiegato Gemma Di Tullio, responsabile della programmazione e organizzazione Danza e Circo Contemporaneo di Puglia Culture -. Perciò, accanto al ritorno di appuntamenti come il gala del Premio Danza al Piccinni con le Stelle Pugliesi della Danza e quello celebrativo del Premio Internazionale di Danza San Nicola, abbiamo voluto tessere una trama fatta di linguaggi, poetiche e visioni coreografiche dal respiro internazionale, in dialogo con le compagnie del territorio e decisamente inedito per la città. Il tutto per restituire un’idea e un messaggio comuni: il corpo come territorio di trasformazione, resistenza e poesia e l’invito a lasciarsi attraversare dalla danza come esperienza di bellezza, profondità e coraggio”.
“La nuova stagione segna un salto di qualità, non solo artistico ma anche organizzativo e civile – ha evidenziato Sante Levante, direttore di Puglia Culture -. Con “Umano Collettivo” allarghiamo i confini del Teatro Piccinni, rendendolo sempre più uno spazio vivo, aperto, accessibile. Dal 21 maggio al 14 giugno, gli abbonati della scorsa stagione potranno esercitare il diritto di prelazione mantenendo posto e turno, oppure scegliere – in ordine di arrivo – il nuovo turno del mercoledì, che inauguriamo quest’anno alle 19.30 con una formula a prezzo ridotto. Un modo concreto per ampliare la partecipazione, coinvolgere nuovi pubblici e rafforzare il legame con la città. I nuovi abbonamenti saranno invece in vendita dal 19 giugno al 26 luglio e poi nuovamente dal 2 settembre. Per la prima volta, il botteghino resterà aperto dal martedì al sabato, e alcune recite fuori abbonamento al martedì estenderanno la permanenza degli spettacoli per quasi un’intera settimana. Un passo avanti che riflette la nostra volontà di fare del teatro un bene condiviso, non episodico, ma stabile, costante, necessario. Un teatro che ascolta e accoglie, e che oggi più che mai diventa collettivo e profondamente umano”.
Da quest’anno la programmazione della stagione di prosa e danza del Comune di Bari si arricchisce così di un nuovo giorno settimanale dedicato agli spettacoli: il mercoledì (alle 19.30), che prevede anche un costo ridotto sull’abbonamento, offrendo così un’ulteriore possibilità di accesso e partecipazione insieme alla novità del botteghino aperto per la prima volta dal martedì al sabato. Alcune recite si terranno anche fuori abbonamento il martedì, estendendo la permanenza degli spettacoli al Teatro Piccinni per quasi un’intera settimana.
26 spettacoli: 19 in abbonamento (tra i 15 di teatro e i 4 di danza), 7 in fuori abbonamento. Più 2 Festival (“Storytelling Festival”, a cura di La Content, e “BIFBA, anni in tasca-Bari International Fest Bambin*&Adolescenti”, a cura di Cooperativa Sociale “I bambini di Truffaut”).
La stagione teatrale affronta alcune delle urgenze più vive del nostro tempo, tra cui le politiche dell’immigrazione, il dramma del Mediterraneo e l’impegno umanitario, grazie anche alla collaborazione con realtà attive sul fronte sociale.
Si riflette sui diritti e sulla libertà delle donne e si dà ampio spazio alle regie del teatro contemporaneo, tra linguaggi innovativi e potenti riletture.
Non mancano i grandi ritorni e i protagonisti della scena italiana, accanto ai maestri della tradizione.
Tra gli eventi speciali, celebrazioni e omaggi ad autori del territorio, riflessioni su scienza e etica, senza dimenticare le radici della tradizione teatrale napoletana e barese.
Spazio anche alla danza con coreografie e produzioni internazionali e appuntamenti che celebrano il talento e l’eccellenza della scena pugliese.
Molto ricco anche il programma di attività collaterali che accompagneranno gli spettacoli in programma, spicca il nuovo progetto “Collettivo Piccinni”, un osservatorio gestito da un gruppo di cittadini e cittadine, protagonisti di un dialogo pubblico che, partendo da temi sollevati da alcuni degli spettacoli in stagione, allargherà lo sguardo alle grandi questioni del nostro tempo, facendo del teatro il luogo di un impegno civile quanto mai urgente (progetto a cui sarà dedicata prossimamente una conferenza stampa).
· I 19 SPETTACOLI IN ABBONAMENTO
Silvio Orlando con Ciarlatani, di Pablo Remon, apre la stagione il 29 ottobre (a teatro fino al 2 novembre), raffinata commedia sul successo e il fallimento del mondo dello spettacolo. Segue la danza il 7 novembre con due creazioni di ResExtensa | Porta d’Oriente: “Mors” (ideazione e direzione Elisa Barucchieri) e “Wolf Spider” (coreografie di Mattia Russo, Antonio De Rosa); dal 19 al 23 novembre, “Tragùdia – Il canto di Edipo”, di Alessandro Serra; dal 28 al 30 novembre, la Compagnia del Sole presenta in prima nazionale “Affetti Collaterali” di Roberto Scarpetti, con Stella Addario e Flavio Albanese e regia di Marinella Anaclerio, sulla controversa figura del premio Nobel per la chimica Fritz Haber e sul tragico intreccio tra scienza, etica e guerra. Dal 3 al 7 dicembre in scena Salvo Ficarra, Carolina Rosi, Nicola Di Pinto con “Non ti pago!”, di Eduardo De Filippo, regia di Luca De Filippo, oggi riproposta con passione e rispetto da Carolina Rosi, che ne riprende l’impianto originale e la visione grottesca dei personaggi, musiche di Nicola Piovani.
Il 14 dicembre torna la danza con la produzione di Equilibrio dinamico Dance Company composta da due coreografie: “People use to die”, a firma dei (La) Horde (Marine Brutti, Jonathan Debrouwer, Arthur Harel, Céline Signoret) e “Mahalaga Landscapes”, di Jill Crovisier.
Dal 17 al 21 dicembre “La gatta sul tetto che scotta”, di Tennessee Williams, diretto da una delle voci più interessanti della nuova regia contemporanea, Leonardo Lidi, il dramma familiare dei Pollitt con un cast d’eccezione: Valentina Picello, Fausto Cabra, Nicola Pannelli e Orietta Notari.
A gennaio, dal 7 all’11 in programma “Il medico dei maiali”, testo grottesco di Davide Sacco, che ne firma anche la regia. Prodotto da Teatro Cronaca e Teatro Manini di Narni, lo spettacolo, parte della trilogia “La ballata degli uomini bestia”. Con Luca Bizzarri, Francesco Montanari, David Sebasti e Mauro Marino, affronta con satira e ironia il potere e la mediocrità.
A Bari dal 16 al 18 gennaio e il 15 in f.a. Michele Riondino interpreta e cura la regia di “Art”, di Yasmina Reza. Uno spaccato di vita quotidiana della Parigi degli anni Ottanta. Dal 28 gennaio al 1° febbraio “Il medico dei pazzi”, di Eduardo Scarpetta, nella messinscena del pugliese Leo Muscato con Gianfelice Imparato protagonista nel centenario della morte di Scarpetta.
A febbraio molto atteso: “La guerra com’è” (6-8 febbraio), con il David di Donatello 2025 Elio Germano che, accompagnato dalla musica di Teho Teardo, darà voce al libro di Gino Strada. E ancora “Riccardo III” (11-15 febbraio), con Vinicio Marchioni e la regia del visionario e maestro del contemporaneo Antonio Latella; “A Place of Safety” (20-22 febbraio), ideato da Kepler 452 con regia e direzione di Nicola Borghesi e Enrico Baraldi in collaborazione con Sea-Watch e EMERGENCY; e “People, Places and Things” (25 febbraio-1 marzo), con Anna Ferzetti e la regia di Pierfrancesco Favino. La protagonista è Emma, attrice e donna in crisi, in un viaggio emotivo dentro la dipendenza e la ricerca di una rinascita.
Dal 4 all’8 marzo 2026, torna il grande teatro d’autore con “I ragazzi irresistibili” di Neil Simon, diretto da Massimo Popolizio e interpretato da due pilastri della scena italiana: Umberto Orsini e Franco Branciaroli. La storia di due attori di varietà costretti a ricucire il proprio passato.
Il 20 marzo 2026, la danza contemporanea sarà protagonista con “Brother to Brother – dall’Etna al Fuji”, una creazione di Roberto Zappalà, che unisce danza e musica tradizionale giapponese con la danza di Zappalà e i percussionisti Munedaiko. Dal 25 al 29 marzo, Lella Costa porterà in scena Lisistrata, di Aristofane, in un adattamento e regia di Serena Sinigaglia. Il 18 e 19 aprile 2026, l’omaggio a Vito Maurogiovanni con “U café andìche”, di Vito Maurogiovanni, protagonisti Paolo Sassanelli e Lucia Zotti. Con la partecipazione straordinaria di Nicola Pignataro. Per la regia di Vito Signorile. Visual director Antonio Minelli. Light designer Danilo Milillo- Produzione: Centro Polivalente di Cultura Gruppo Abeliano (nel Centenario della nascita dell’autore “100 Maurogiovanni”, ideato dal Circolo delle comunicazioni sociali “Vito Maurogiovanni” e sostenuto dalla Regione Puglia).
Il 30 aprile 2026 sale sul palco del Piccinni Aterballetto con un trittico disegnato da Crystal Pite, Angelin Preljocaj, Iratxe Ansa e Igor Bacovich.
· I 7 in FUORI ABBONAMENTO e gli eventi speciali
“Il Sindaco Pescatore” mercoledì 15 ottobre, con Ettore Bassi che racconterà la vita di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica in matinée per le scuole. Seguiranno il “Gala Premio Danza al Piccinni – III Edizione” (sabato 18 ottobre 2025), realizzato con la curatela di Altradanza/Domenico Iannone in collaborazione con Res Extensa e la “Serata di stelle pugliesi della danza” con la presenza di Antonella Albano, prima ballerina del teatro alla Scala. Ad ottobre e novembre anche le due collaborazioni avviate: lo Storytelling Festival, a cura di La content (dal 24 al 26 ottobre) con una programmazione che unirà narrazione, teatro e nuove forme di comunicazione; il BIF&BA – Anni in Tasca | Bari International Fest Bambin* & Adolescenti*, curato dalla Cooperativa Sociale I Bambini di Truffaut, con spettacoli e attività rivolti al pubblico più giovane, dal 12 al 15 novembre.
A dicembre: “Il Bambino che Sognò San Nicola” debutto nazionale di Granteatrino, (lunedì 8 e martedì 9 dicembre 2025), di testo e regia di Paolo Comentale.
Celebrando i 50 anni dell’Anonima GR (giovedì 11 e venerdì 12 dicembre 2025), scritto e interpretato da Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli l’irriverente “Due in una Mutanda” esplorerà la vita di due gemelli siamesi; “Galà Internazionale di Danza San Nicola” (lunedì 15 dicembre 2025) ideato da Breathing Art Company-Simona De Tullio.
A marzo 2026 in programma “La Mia Vita Raccontata Male” (da venerdì 13 a domenica 15 marzo 2026) con Claudio Bisio e l’acclamato “Malinconico” (da venerdì 10 a domenica 12 aprile 2026) con Massimiliano Gallo.