Vandali in azione a Statte. Il Sindaco si fa male doppiamente alla città e non si allontana lo stigma della 167

Il sindaco Andrioli: “Stiamo visionando tutte le registrazioni delle telecamere di sorveglianza, ma mi appello ai cittadini: questi vandali fanno male a tutti ma soprattutto non allontanano lo stigma denigratorio che accompagna la ex 167

Via Arena di Verona a Statte, stanotte, teatro dell’ennesimo atto di vandalismo nei confronti della cosa pubblica.

Per il momento si parla di ignoti che proprio nella notte tra il 18 e il 19 agosto avrebbero distrutto un’area ristoro con panchine, rastrelliere per bici e cestini per la raccolta della spazzatura, nella zona antistante il Campo Sportivo della cittadina ionica.

Parliamo per ora di ignoti anche se grazie all’azione dei Vigili Urbani di Statte che in queste ore hanno già sporto denuncia ai Carabinieri, stiamo visionando le registrazioni delle numerose telecamere di sorveglianza che in quella zona presidiano il territorio e controllano anche la corretta gestione della raccolta dei rifiuti” – dice il Sindaco di Statte, Franco Andrioli.

Si tratta di un gesto violento – aggiunge – perché oltre al danno economico rispetto ad un investimento pubblico che negli ultimi anni ha riqualificato complessivamente la zona San Girolamo, destinata ad ospitare anche ulteriori interventi in vista dei Giochi del Mediterraneo 2026, non contribuisce ad allontanare lo stigma che da sempre accompagna questa porzione di territorio un tempo denominata in senso denigratorio come “zona 167”.

La zona ristoro sorta proprio a ridosso dell’anello ciclabile attorno alle abitazioni della zona nei prossimo giorni potrebbe essere ristabilità ma resta lo sconforto peer la grave disaffezione verso la propria cittadina.

Questi vandali inspiegabilmente riversano la loro idiozia su qualcosa che appartiene a tutti e per questo a tutti faccio appello – commenta Andrioli – invitando soprattutto gli abitanti della zona a segnalare anche in via anonima tutti gli atti violenti che fanno male al nome di un paese che tenta da anni di riscattarsi e recuperare dignità, decoro e orgoglio identitario.