Vela – Campionato Assoluto Italiano Dinghy, a Bari vince D’Albertas del CV Santa Margherita Ligure

Campionato Italiano Assoluto Dinghy – credit Antonella Battista

Secondo posto per il tarantino Cosimo Bottiglione di SeVeTa.

Consensi unanimi per l’organizzazione del Canottieri Barion

È Vittorio D’Albertas del Circolo Velico Santa Margherita Ligure ad aggiudicarsi la novantesima edizione del Campionato Italiano Assoluto di Dinghy 12’ disputata a Bari nel fine settimana. Una conferma per il 52enne velista ligure detentore del titolo che su sette prove ne ha vinte due e si è piazzato secondo per tre volte, permettendosi di scartare un quarto posto. Secondo Cosimo Bottiglione di SeVeTa, la sezione velica Marina Militare di Taranto, quindi Vittorio De Gasperi di Lega Navale Genova al terzo posto. Oltre cinquanta gli equipaggi partecipanti provenienti da tutta Italia, per un evento organizzato dal Circolo Canottieri Barion su delega della Federazione Italiana Vela.

Campionato Italiano Assoluto Dinghy – credit Antonella Battista

Una vera e propria consacrazione sulla scena dinghy per il circolo barese di molo San Nicola che aveva già curato due tappe di Coppa Italia, nel 2022 e nel 2024, oltre ad una coppa ABC interzonale nel 2025. «A Bari ci sentiamo a casa», aveva dichiarato il segretario di classe Francesca Lodigiani alla vigilia dell’evento. Ed in effetti il Canottieri Barion ha ancora una volta messo i partecipanti in condizione di esprimersi al meglio, sotto l’incessante spinta organizzativa di Stefano Antoncecchi capo flotta Dinghy per la Puglia. Tantissimi i consensi per l’organizzazione del circolo: «Il Canottieri Barion – osserva il presidente Francesco Rossiello – è ormai una garanzia per la classe Dinghy. Anche questa volta, in occasione della manifestazione più importante del calendario, il gradimento dei concorrenti è stato altissimo. Il nostro è stato uno sforzo doveroso nel rispetto di una tradizione antica, visto che negli anni Cinquanta Bari ha ospitato alcune edizioni dei campionati italiani e disponeva di una propria flotta molto competitiva. Un passato che abbiamo cercato di onorare nel migliore dei modi».

Competizione tiratissima con il puntuale svolgimento di tutte e sette le prove in programma, nel tratto di mare antistante l’imboccatura del porto antico, sul lungomare Sud di Bari, con percorsi tipo bolina-poppa. Una sola prova nella prima giornata di gare, contraddistinta da onda formata con vento sui dodici nodi con raffiche fra i sedici e i diciassette. Venerdì e sabato, tuttavia, le condizioni meteo sono migliorate al punto da consentire la disputa di ben tre prove al giorno: venti da nord-ovest sugli undici nodi ed onda quasi assente. E così il programma iniziale è stato completato con grande soddisfazione di tutti.

Campionato Italiano Assoluto Dinghy – credit Alessandro Dironzo

La classifica è stata modellata sui sei migliori risultati ottenuti da ciascun equipaggio e scarto del peggior piazzamento. Oltre ai primi tre classificati, sono stati premiati Luigi Gazzolo di Lega Navale Santa Margherita Ligure e Vittorio Macchiarella del circolo palermitano Ruggero di Lauria, giunti rispettivamente quarto e quinto. Al tarantino Cosimo Bottiglione anche il riconoscimento per il primo Master. Premi pure per Massimo Leporatti di CV Cesenatico come primo legno (Dinghy classici), Vincenzo Penagini di YC Italiano primo Super Master, Attilio Carmagnani di YC Genova in qualità di Legend (over 80), Francesca Lodigiani di CV S. Margherita Ligure come prima Lady e Gianmario Corsi del Canottieri Barion primo under 40.

Fra i pugliesi, oltre all’exploit di Buttiglione quest’anno sempre a podio nelle classiche, da segnalare il filotto tra diciannovesima e ventunesima posizione con Alberto La Tegola del Circolo della Vela Bari, Giuseppe Pannarale e Ambrogio Costantino del Canottieri Barion in ordine di graduatoria. Ma il risultato più importante è stato contarne sedici ai nastri di partenza, da tutta la regione. Una flotta nutrita ed appassionata ricreatasi in pochissimo tempo. E così, fra numeri ed organizzazione, la Puglia è diventata un punto di riferimento nel mondo Dinghy, la più antica classe velica d’Italia.

Dinghy 12′: oltre 110 anni di vela e passione

Il Dinghy 12’ è una storica deriva con scafo in legno o in vetroresina, con un’ampia velatura armata di picco. Nel panorama velico internazionale, poche altre imbarcazioni possono vantare una storia così lunga e ricca di successi. Nato nel 1913 dalla matita dell’inglese George Cockshott, questo gioiello di design ha saputo conquistare il cuore di velisti di ogni generazione, grazie alla sua semplicità, robustezza e prestazioni eccezionali.

Fin dalle sue prime regate, il Dinghy 12′ si è distinto per la sua versatilità, adattandosi con facilità a diversi tipi di acque e condizioni meteo. La sua popolarità è cresciuta rapidamente, portando alla fondazione della Classe Internazionale Dinghy 12′ nel 1919. Nel 1920 e 1928, la barca ha avuto l’onore di figurare come disciplina olimpica nelle edizioni di Anversa e Amsterdam, consacrando il suo status di icona velica. Proprio l’esperienza dei velisti italiani che vengono selezionati per le Olimpiadi di quegli anni la introduce nel nostro Paese, dove le prime imbarcazioni sono costruite nel 1929 e si tiene, nel 1931, il primo Campionato Italiano.

Il segreto del successo del Dinghy 12′ risiede nella sua accessibilità. Si tratta di una barca economica da costruire e mantenere. Inoltre, la sua semplicità di manovra la rende perfetta per chi si avvicina per la prima volta alla vela, ma allo stesso tempo offre sfide stimolanti anche ai velisti più esperti. Nel corso del suo secolo di vita, il Dinghy 12′ ha subito alcune modifiche al regolamento di stazza, pur mantenendo inalterato il suo spirito originario. L’introduzione di nuove tecnologie e materiali ha permesso di migliorare le prestazioni della barca, senza snaturarne l’essenza.

Oggi il Dinghy 12′ vanta una flotta attiva in oltre 20 paesi del mondo, con un numero crescente di appassionati che ne apprezzano le qualità uniche. La classe continua ad organizzare regate a tutti i livelli, dai campionati nazionali alle competizioni internazionali, offrendo un terreno di confronto ideale per velisti di ogni età e provenienza.

Nata nel 1969, l’Associazione Italiana Classe Dinghy 12′ (AICD), è impegnata nella valorizzazione e nella promozione di questa storica classe velica e conta oggi circa 300 iscritti. L’associazione, coordinata da Francesca Lodigiani segretario dal 2011, si adopera per preservare l’eredità del Dinghy 12′ e per trasmetterne i valori alle nuove generazioni di velisti. Ogni anno oltre 200 timonieri partecipano a più di 100 regate nazionali, zonali e locali – da Lugano a Palermo – sui loro scafi in legno e vetroresina, per un totale di circa 150 giornate sulle boe compresi i numerosi campionati invernali. Le flotte maggiori sono concentrate in Liguria, nell’Alto e Medio Adriatico, sui Laghi Prealpini e nel Lazio. C’è poi una buona attività in Sicilia a Mondello e di recente si è ricostituita una flotta in Puglia.

Il Dinghy 12′ rappresenta più di una semplice barca a vela. È un simbolo di tradizione, sportività e passione per il mare. La sua storia ultracentenaria è una testimonianza della sua capacità di unire persone di tutto il mondo sotto il segno di un comune amore per la vela.