
Domani, giovedì 4 settembre, si terrà all’Acquario del Salento (ore 19) di Santa Maria al Bagno, un seminario per fare il punto sui dieci anni di ricerche sul vermocane nelle acque neretine. Si parlerà, infatti, del cosiddetto “verme di fuoco” sul quale sono in corso sin dal 2015 studi laboratoriali ed ecologici nell’ambito di un progetto di ricerca scientifica condotto dall’Università di Modena e Reggio Emilia, con il supporto del Comune di Nardò, dell’Acquario Salento e di tutti i subacquei ricreativi locali che forniscono costanti e preziose informazioni. Relazionerà il prof. Roberto Simonini, ricercatore di Ecologia nel Dipartimento di Scienze della Vita presso lo stesso ateneo. Interverranno per un saluto l’assessore ai Parchi e al Demanio Andrea Giuranna e l’assessora all’Ambiente Giulia Puglia.
Da anni, ormai, prestigiose riviste internazionali pubblicano i risultati scientifici delle ricerche sul vermocane condotte sulle coste di Nardò. Il nome scientifico del vermocane è Hermodice caruncolata, un grande polichete (lungo fino a 30-40 cm), comune in habitat costieri rocciosi dello Ionio e del Mediterraneo Orientale e dotato di difese anti-predatorie. Queste ultime sono costituite da ciuffi di bianche setole, che l’animale erige quando è toccato o si sente minacciato. Le setole si staccano facilmente dal corpo del verme, conficcandosi e frammentandosi nella pelle o nelle mucose dei potenziali predatori e dissuadendoli dall’attacco. Anche l’uomo, quando entra accidentalmente in contatto con il vermocane, avverte un’immediata sensazione di bruciore (per questo è conosciuto appunto come “verme di fuoco”) accompagnata da edema ed eruzione papulare che normalmente passano poche ore dopo il contatto. Principalmente saprofita (si nutre di materia organica morta), può nutrirsi di coralli, anemoni e altri organismi di fondo. Questo polichete è sempre stato presente nei nostri fondali, ma negli ultimi anni si sta assistendo ad un suo esponenziale aumento. Il seminario di domani farà il bilancio di questi dieci anni di ricerche, tra tante conferme e qualche sorpresa.