
Mercoledì si è svolto un dibattito ad alto livello sul contributo della ricerca e dell’innovazione alla competitività, alla sovranità e alla capacità dell’Europa di rispondere alle sfide globali.
Il vertice di alto livello, organizzato dal Gruppo per il futuro della scienza e della tecnologia (STOA) insieme alla rete del G6, il raggruppamento informale delle sei maggiori organizzazioni di ricerca scientifica d’Europa.
L’evento si è svolto mercoledì 4 giugno 2025 nella sala della biblioteca del Parlamento europeo a Bruxelles – è possibile guardare la registrazione dell’evento qui.
“L’Europa rimarrà sempre la patria della libertà scientifica. L’Europa sceglierà sempre la scienza”, ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha pronunciato il discorso di apertura dell’evento.
Orizzonte Europa rimarrà un programma autonomo
La signora Von der Leyen ha sottolineato come la scienza sia minacciata, affermando che “quando alcuni dei programmi scientifici di maggior successo di sempre vengono tagliati in una parte del mondo, ciò riguarda tutti noi”. Rivolgendosi a un pubblico che comprendeva diversi eurodeputati, ha poi confermato che “Horizon Europe rimarrà un programma autonomo nel nostro prossimo bilancio settennale”, elogiando il programma come un marchio eccezionale di cui i ricercatori di tutto il mondo vogliono far parte.
In un discorso video, la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha affermato che l’ambizione deve essere accompagnata da investimenti. “Ora abbiamo bisogno della volontà politica e del coraggio di agire, per liberare il pieno potenziale della scienza e della ricerca europee, per attirare i migliori e i più brillanti in Europa”, ha affermato.
Christian Ehler, presidente dello STOA e relatore del Parlamento europeo sull’attuazione del programma Orizzonte Europa (PPE, Germania), ha sottolineato che i programmi quadro europei producono risultati ineguagliabili se “guidati dai principali ricercatori europei del settore che hanno formulato il modo migliore per contribuire al conseguimento degli obiettivi dell’Unione”. Ha sottolineato che un 10PQ autonomo produrrà grandi e ambiziosi progressi per l’Europa se i responsabili politici “avranno il coraggio di lasciare l’attuazione molto di più agli esperti scientifici e industriali”.
Ursula von der Leyen ha anche ringraziato il gruppo STOA che per quasi quattro decenni ha svolto un ruolo cruciale nel colmare il divario tra scienza e politica. “Ha contribuito a portare le migliori menti scientifiche nel cuore del processo decisionale europeo”, ha affermato.