
Sabato 12 luglio 2025 alle ore 18:30, presso la suggestiva Corte Bianchi Dottula (strada dei Dottula 10 – Bari Vecchia) si terrà la prima presentazione del volume “In oblivione iacio – Viaggio nei segreti delle chiese di Bari” (quorum edizioni) promosso dall’Aps Martinus (associazione a cui fa capo il recupero della millenaria chiesa di San Martino in Bari Vecchia) con il sostegno della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura.
Il volume, curato dall’archeologa e dottore di ricerca in storia Federica Calabrese e dall’esperto di storia, arte e architettura locale Giancarlo Liuzzi, con la prefazione della prof.ssa Immacolata Aulisa e un contributo sulle demolizioni di Bari Vecchia di inizio ‘900 di Nicola Cortone è un vero e proprio atto d’amore per una città stratificata, spesso osservata solo in superficie. Un libro che ci guida nel sacro invisibile della città, in una Bari che non si vede fatta di silenzi, ombre, simboli consumati dal tempo e, spesso, dal disinteresse. Luoghi di culto nascosti o dimenticati, eppure straordinariamente vivi, custodi di storie millenarie e di preziose architetture e oggetti d’arte.
È un invito a rallentare, ad entrare in punta di piedi in quegli edifici che, al di là della loro funzione religiosa, custodiscono memorie, leggende, architetture, opere d’arte, rituali e identità collettive. Ventiquattro luoghi di culto – dai più celebri a quelli quasi invisibili – diventano le tappe di un viaggio che attraversa tutta Bari: dalla città vecchia (con la millenaria chiesa di San Martino, San Giovanni Crisostomo e il monastero di San Benedetto) ai quartieri (convento di San Giuseppe, chiesa di Santa Fara e di San Pasquale Baylon), dalle campagne (con le chiese rupestri di Santa Candida, strada Martinez e le chiese rurali dell’Annunziata e della Madonna della Grotta) fino alle periferie urbane (le chiese del “Purgatorio” di Modugno e Bitonto e la Veterana di Bitetto) e, in conclusione, anche uno straordinario luogo frutto di un ambizioso progetto “orientale” rimasto incompleto.
Ogni capitolo, corredato da fotografie e immagini d’epoca, è un micro-racconto, con una scrittura coinvolgente e rigorosa, capace di equilibrare approfondimento storico-artistico e narrazione. I curatori si soffermano su ciò che solitamente non viene notato in questi luoghi: quadri e opere d’arte, iscrizioni, elementi lapidei, usi popolari, trasformazioni architettoniche, e persino aneddoti tramandati oralmente. Ne emerge un ritratto sorprendente della città, lontano dai cliché e molto vicino alla sua anima più vera e autentica. L’invito non è solo a visitare questi luoghi, ma a sentirli, ad abitarli con consapevolezza. Come scrivono gli autori, “in questi luoghi rinasce la sacralità del quotidiano, un richiamo all’essenza più profonda della città e alla sua anima viva e pulsante”, una dichiarazione che risuona con forza oggi, in un tempo in cui il patrimonio culturale rischia spesso di diventare mero sfondo, invece che protagonista.
Il volume rientra nelle tante attività promosse dall’Aps Martinus per raccogliere fondi da destinare al progetto di restauro e la rifunzionalizzazione come centro culturale e polo muselae della chiesa di San Martino, cuore spirituale e simbolico dell’associazione Martinus.
L’incontro del 12 luglio, presentato dallo storico Maurizio Triggiani, prevede i saluti dell’architetto Gerardo Milillo, presidente dell’Aps Martinus, seguiti dall’intervento degli autori, della fotografa Valentina Rosati (che ha curato buona parte dell’apparato fotografico) e dalle letture dello scrittore e poeta dialettale Michele Aprile. Un’occasione per dialogare con gli autori, sfogliare le pagine del libro e – perché no – iniziare un nuovo viaggio tra le meraviglie, spesso sconosciute, della nostra città.
Al termine dell’incontro, con l’acquisto del volume, sarà poi possibile visitare la vicina chiesa di San Martino guidati dagli autori e dai rappresentanti dell’associazione.
Link evento: https://fb.me/e/6HDxpC9uj
Per info e contatti: martinus.spazioartetempo@gmail.com