
In un campionato difficile come quello che si preannuncia quest’anno per la Zero5 Castellana Grotte nella serie B1 del campionato di volley femminile, la cura dei particolari può fare la differenza.
Quando i livelli tecnici salgono, un team ambizioso e previdente, non può lasciare al caso l’aspetto mentale e l’analisi dettagliata del rendimento delle protagoniste, ed è in quest’ottica che la società della presidente Anna Tanese ha deciso di confermare il delicato incarico di mental coach a Michel Giannuzzi e di affidare all’esperto scoutman Antonello Catalano l’altrettanto importante funzione di raccogliere ed analizzare i dati statistici di rendimento dei singoli ruoli e delle singole situazioni di gioco.

Michel Giannuzzi, castellanese, 64 anni, è impiegato in un’industria cittadina ed ha conseguito il titolo di mental coach nel 2018: “Nello sport moderno e importante l’allenamento mentale perchè consente di fare il salto di qualità necessario per ottenere risultati. Sviluppiamo un progetto di allenamento alle varie situazioni per cercare di essere sempre presenti durante le gare ed evitare le perdite di concentrazione che possono far girare la partita in un verso o nell’altro. Il mental coach è un professionista che lavora non solo nello sport ma anche nelle attività produttive con l’obiettivo di migliorare le prestazioni con la corretta gestione dello stress e la crescita attraverso lo sviluppo di competenze mentali. Il mental coach lavora sul presente e sul futuro, aiutando il soggetto a raggiungere obiettivi specifici e a superare ostacoli mentali. E tutti sappiamo quanto questo sia importante nel volley”.

Antonello Catalano, 48 anni, barese, risiede a Triggiano e gestisce uno sporting club: “Svolgo l’attività di scoutman da molti anni ed ho maturato esperienze sia nel femminile che nel maschile. Collaboro da sempre con l’allenatore della nazionale under 21 Nino Gagliardi (il tecnico barese ha appena guadagnato l’accesso alla finale del campionato mondiale in svolgimento in Indonesia, ndr) e l’ho seguito in tutte le sue esperienze nei vari club che ha allenato. Con lui ho condiviso molte esperienze e continuo a farlo. Quando sono stato contattato dalla Grotte Volley, ho subito accettato perché Castellana è un punto di riferimento per il volley non solo a livello locale, è una piazza storica a livello nazionale. Ringrazio la società per avermi cercato. Quest’anno c’erano le condizioni per collaborare ed ho accettato molto volentieri, non vedo l’ora di iniziare questa nuova esperienza”.