Record per la prevenzione al femminile nel 2022: 10.000 visite ambulatoriali e 558 interventi chirurgici ginecologici, la maggior parte con tecniche mininvasive
Bilancio positivo per l’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera: nell’anno 2022 sono stati eseguiti 558 interventi chirurgici ginecologici, di cui oltre 200 sono stati interventi di chirurgia complessa. Il dato significativo è che di questi ultimi l’80% (sia per patologie benigne che per patologie oncologiche) sono stati eseguiti per via laparoscopica, una tecnica mini invasiva che garantisce minori perdite di sangue intraoperatorie, una riduzione dei tempi di degenza e del dolore post-operatorio ed un più rapido recupero. “La tecnica laparoscopica – afferma il dottor Giuseppe Trojano, Direttore del Dipartimento Materno Infantile e della UOC di Ostetricia Ginecologia dell’ASM – viene oggi utilizzata nella nostra unità operativa su più ambiti clinici, sia nella patologia benigna per trattare endometriosi, fibromatosi severe, cisti ovariche, prolassi, sia per interventi oncologici con alto indice di complessità. In particolare grazie all’avvenuto acquisto di nuove colonne laparoscopiche è possibile oggi eseguire presso la nostra UO, la tecnica del linfonodo sentinella per i tumori della sfera ginecologica in stadi iniziali, riducendo così le complicanze legate ad una linfoadenectomia sistematica, secondo le più recenti indicazioni delle linee guida nazionali ed internazionali di settore”. Il dato del 2022 evidenzia che, oltre a rispondere alle esigenze del territorio, l’alta specializzazione della UOC di Ginecologia e Ostetricia ha attratto circa 250 pazienti da fuori regione.
Risultati positivi anche nell’attività del Punto Nascita: nonostante il calo demografico che ha interessato tutto il territorio italiano, si è ottenuto un importante successo sul fronte del contenimento del numero dei parti cesarei. “L’eccesso dei tagli cesarei – spiega Trojano- è da tempo motivo di discussione e preoccupazione nella società scientifica. Vi sono infatti consolidate evidenze sulle possibili complicanze a breve e lungo termine in caso di cesarei senza appropriata indicazione medica. I dati internazionali riportati in letteratura rilevano una maggiore morbosità e mortalità materna nelle realtà con proporzione di tagli cesarei superiore alla media. L’impegno dell’ASM e dell’equipe di Ginecologia e Ostetricia nella riduzione del tasso di tagli cesarei primari, ha permesso di raggiungere nell’anno 2022 una percentuale del 18% rispetto al totale dei parti. Un dato inferiore rispetto alla media nazionale che si attesta, nel 2021, al 21%”.
L’assistenza alla salute della donna parte però dalla prevenzione e dalla diagnosi precoce delle principali patologie che riguardano l’universo femminile: 7000 sono state le prestazioni in regime ambulatoriale ginecologiche ed ostetriche presso il presidio ospedaliero di Matera, 2000 presso il P.O. di Policoro, 1000 quelle garantite nell’ospedale distrettuale di Tricarico.
“L’attività ambulatoriale specialistica – afferma il Direttore Generale dell’ASM, Sabrina Pulvirenti – garantisce la presa in carico a 360 gradi della paziente ostetrica, ginecologica e oncologica con un servizio di ecografie, quali la diagnosi prenatale, effettuate in sinergia con l’U.O.S.D. di Genetica Medica e un ambulatorio di ecografia ginecologica di secondo livello per le masse ovariche. Recentemente l’ecografia ginecologica e ostetrica sono state potenziate con l’acquisto di 3 ecografi di alta fascia, dotati di software 3D e 4D per poter assicurare una diagnostica di qualità. Dal volto del bimbo in grembo, fino ad indagini sempre più accurate, questi macchinari consentono diagnosi più precise e tempestive di eventuali malformazioni fetali o uterine e rappresentano un supporto per la consolidata attività dell’ambulatorio di gravidanza a rischio, riferimento per la popolazione ostetrica regionale e extraregionale”.
“Quello che si evince, è un quadro fortemente positivo e di questo non possiamo che essere soddisfatti, poiché segno tangibile della programmazione attenta e lungimirante che stiamo mettendo in atto- ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli-. I dati parlano chiaro ed evidenziano una crescita nell’Azienda Sanitaria di Matera; un progredire sul quale dobbiamo continuare a lavorare e ad investire. È nostro dovere mantenere alti gli standard di cura, insistere sulla prevenzione, favorire la ricerca, l’acquisto di nuove tecnologie, l’ammodernamento delle strutture e il potenziamento del personale, affinché le nostre aziende sanitarie continuino a migliorarsi e si impongano quali centri di cura all’avanguardia e attrattivi anche per i pazienti provenienti da fuori regione”. “Sebbene consapevoli che i margini di miglioramento sono ampi- ha concluso l’assessore Fanelli- non dobbiamo smettere di valorizzare quanto di positivo è stato fatto finora e dobbiamo dare merito al lavoro indispensabile, fra gli altri, dei nostri preziosi operatori del comparto sanitario grazie ai quali oggi, possiamo parlare di obiettivi conseguiti favorevolmente e continuare in una programmazione mirata e a lungo termine”.
Da segnalare anche i risultati nel trattamento della patologia del basso tratto genitale femminile, con competenze di secondo livello nell’ambito dello screening del cervicocarcinoma uterino e l’attivazione di un ambulatorio di isteroscopia office. Molto avanzata è anche la diagnostica uro ginecologica in sinergia con la U.O.C. di Urologia ed il servizio di follow-up oncologico dedicato al controllo nel tempo delle pazienti trattate in loco o riferite dai Centri di eccellenza nazionali.