A Lecce “Il Cenacolo di Leonardo. Uno spartiacque iconografico”, conferenza a cura di Maria Agostinacchio

Seconda edizione del ciclo di incontri

“Le conversazioni di Sant’Anna”

a cura dell’Associazione Festinamente e dell’Associazione Pignatelli

Domenica 26 marzo, ore 19.45

Chiesa di Sant’Anna – Lecce

Terzo appuntamento con la conferenza

“Il Cenacolo di Leonardo. Uno spartiacque iconografico”

a cura di Maria Agostinacchio, docente di storia dell’arte e giornalista

Nella Chiesa di Sant’Anna a Lecce continua il ciclo di incontri “Le conversazioni di Sant’Anna”, giunto alla seconda edizione e promosso dall’associazione Festinamente e dall’associazione Pignatelli, affidataria della gestione della chiesa (di proprietà del Comune). Domenica 26 marzo alle 19.45 (ingresso libero) la docente di storia dell’arte e giornalista Maria Agostinacchio racconterà “Il Cenacolo di Leonardo. Uno spartiacque iconografico”.

Durante la conferenza verrà approfondita la tematica dell’Ultima Cena partendo dall’analisi del capolavoro di Leonardo, conservato nell’ex-refettorio rinascimentale del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano, attraverso la comparazione con altri esempi antecedenti, coevi e successivi. Entrato dal 1980 tra i beni patrimonio dell’Unesco, il dipinto parietale milanese, realizzato tra il 1495 e il 1498 è riconosciuto come uno dei massimi capolavori di tutti i tempi.

A partire dalla tecnica sperimentata, tempera mescolata all’olio sul muro a secco, all’ iconografia rivoluzionaria e inedita, il Cenacolo vinciano ha sempre attratto l’attenzione di studiosi, appassionati, viaggiatori, rapiti dalla potenza dell’”invenzione” leonardesca. Sito di difficile accesso per il numero di richieste di visitatori, il Cenacolo è un’opera estremamente delicata e arrivarci tra impianti di depurazione dell’aria, porte intelligenti in grado di “lavare” i presenti, fino a panchine che assorbono le polveri, diventa quasi un’esperienza iniziatica.

Pur essendo molto vulnerabile e deteriorato, il dipinto murale non ha perso la potenza monumentale e l’impatto visivo che lo connota come un brano di straordinaria bellezza. Il dipinto, commissionato da Ludovico il Moro, si basa sul Vangelo di Giovanni 13:21, nel quale Gesù annuncia che verrà tradito da uno dei suoi apostoli.