NOVE I RICONOSCIMENTI ASSEGNATI: C’È ANCHE LA DIREZIONE LAVORI DEL CENTRO ILMA, LA SFIDA DEL SALENTO AL CANCRO
Sorrisi, lacrime, ricordi, promesse, solidarietà: sono stati gli ingredienti della 16ª edizione del “Premio Flavia Inguscio-Vittorio Velotti” organizzato dalla delegazione di Melissano e della sezione provinciale della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Lecce, tenutosi al Cine-Teatro “Aurora” di Melissano l’8 marzo scorso.
Il Premio è stato istituito nel 2006 da Vittorio Velotti (primo fondatore, nel 1992, della delegazione Lilt di Melissano), per ricordare la moglie Flavia Inguscio, sua compagna di vita e nel volontariato. La manifestazione si tiene l’8 marzo, giorno del compleanno di Flavia. Finalità del Premio è celebrare il mondo del volontariato e dell’impegno civile e sociale “dentro e oltre le istituzioni”, per onorare chi si dedica agli altri nel silenzio e nell’umiltà. Scomparso Vittorio nel 2018, dall’edizione successiva il Premio è stato rinominato in “Flavia Inguscio-Vittorio Velotti”.
Sono stati nove i riconoscimenti assegnati durante la serata, condotta da Monia Saponaro in un gremitissimo “Aurora”. Le candidature sono state inviate alla Commissione del Premio, presieduta, da quest’anno, dal dott. Paolo Scarcella e coordinata dal presidente della Lilt provinciale di Lecce, dr. Carmine Cerullo, e dal responsabile scientifico, dr. Giuseppe Serravezza.
Il premio principale per gli operatori non sanitari è stato assegnato alla Direzione Lavori del Centro Ilma (ingegneri Flaviano Giannone, Giuseppe Picciolo, Angelo De Blasi, architetto Corrado Cazzato, oltre allo scomparso ing. Giuseppe Carmone), per aver prestato la loro opera professionale senza compenso alcuno, grazie anche a un’apposita liberatoria concessa dai rispettivi Ordini. Il Centro Ilma è un Istituto multidisciplinare per la lotta ai tumori che LILT Lecce sta realizzando alle porte di Gallipoli (ora in fase di completamento) esclusivamente grazie alla generosità dei salentini: un Centro dedicato alla ricerca libera ed indipendente sulle cause ambientali della malattia, alla prevenzione e diagnosi precoce, alla riabilitazione fisica e psicologica, che rappresenta “la sfida del Salento al cancro”. L’ing. Giannone ha dedicato il premio a tutte le categorie professionali impegnate nel progetto (ingegneri, architetti, geometri, geologi, naturalisti, ecologi, oltre ai ricercatori di UniSalento, dirigenti e tecnici di Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Gallipoli), assicurando che l’opera sarà terminata quanto prima possibile.
Al dr. Luigi Gatto, ginecologo e volontario Lilt nella delegazione di Maglie, è stato assegnato il premio principale per operatori sanitari. Nella motivazione, si rilevano “la professionalità, l’impegno e la dedizione con cui ha sempre svolto la sua attività, sia in ambito ospedaliero, sia come medico volontario Lilt, diventando un punto di riferimento per i cittadini di tanta parte della provincia”. Il dott. Gatto ha dedicato il riconoscimento alla moglie, impegnata in una “dura battaglia”.
Menzione speciale per il dr. Antonio Marzo, cardiologo presso il “Ferrari” di Casarano e volontario della Croce Rossa Italiana – Comitato di Casarano, “persona speciale e stimata, sempre vicina ai malati con umiltà e dedizione”, si legge nella motivazione.
Commozione anche durante l’assegnazione del premio alla memoria, andato, quest’anno, a Cosimina Passaseo, volontaria Lilt della delegazione del Capo di Leuca, scomparsa pochi mesi fa e ricordata, sul palco, dal marito Antonio Marzo.
Cinque, infine, le segnalazioni di merito conferite a: Maria Prete, presidente dell’ass. Adovos (Donatori Volontari di Sangue) di Casarano; Mario Alibrando, storico volontario Lilt di Ruffano; Anna Marzo, presidente dell’ass. “Cilla” di Collepasso, punto di riferimento nell’assistenza alle famiglie che vanno fuori regione per curarsi; Biagio Fattizzo, fondatore dell’ass. “Korunera” di Parabita che si prende cura di cani e animali in difficoltà; Piergiorgio Caggiula, presidente dell’associazione podistica “Casarun” di Casarano, impegnata ad avvicinare i diversamente abili alla corsa attraverso gli atleti-guida.
A inaugurare la serie degli interventi è stato il prof. Enrico Corvaglia, co-fondatore e presidente della Commissione sino allo scorso anno: “Vittorio mi ha insegnato tante cose – ha affermato l’ex primario di Pediatria negli ospedali di Casarano e Lecce -, mi ha smussato tanti angoli e mi ha fatto diventare maturo, o almeno lo spero. Complimenti e auguri a Paolo Scarcella che è venuto dopo di me. Gli auguro di fare tanto di più di quello che sono riuscito a fare io con lo stile che ha, cosa che si vede sin da ora”.
“Il professore Corvaglia per me rimarrà una guida solidissima – le parole del presidente Scarcella -, ringrazio la Commissione che mi ha designato, cercherò di essere degno di questa carica. Noi tutti possiamo essere solidali nel quotidiano: in famiglia, nel lavoro, nel tempo libero. La solidarietà è fratellanza e la fratellanza è rispetto. Partiamo dal rispettare chi fa parte del nostro nucleo familiare, ma anche rendendo umani gli ambienti di lavoro, regalando un sorriso a chi ne ha bisogno. La solidarietà è terapeutica: giova a chi la fa e a chi la riceve”.
Il sindaco Alessandro Conte ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale, citando, nel giorno della Festa della Donna, i casi di aggressioni verbali e fisiche, di cui sono state vittime, di recente, le prime cittadine di Collepasso e Specchia. Ha poi aggiunto: “Agli amici qui presenti che non sono di Melissano posso solo far notare quante belle persone ci sono nel mio paese, cosa che forse non tutti colgono”.
Per il dr. Giuseppe Serravezza “la grande sfida di oggi è dare forza alla sanità pubblica e ai suoi operatori, i cui datori di lavoro sono tutti i cittadini, specialmente quelli maltrattati in ospedale. Gli ospedali sono le case dei cittadini, siamo noi medici a essere gli ‘intrusi’. Il rispetto, nei loro confronti, è sacro, specialmente verso chi è più in difficoltà”.
La chiusura è stata affidata alle parole del dr. Carmine Cerullo: “Un mio maestro diceva che l’umiltà fa grandi le cose, mentre l’arroganza le fa sembrare tali. Ringrazio la famiglia Velotti che ci fa conoscere queste belle persone. C’è tanta bellezza intorno a noi, basta avere gli occhi per vederla”.
I premi sono stati realizzati dal maestro Orlando Sparaventi di Parabita. La manifestazione è stata impreziosita dalle esibizioni delle allieve del Centro Danza Sylphide di Melissano (Ilaria Cazzato, Sofia Cazzato, Giulia Cacciatore, Giada Garzia, Sofia Attanasio, Lucrezia Giannelli), coordinate da Francesco Rizzello e Tania Macagnino.
Archiviata l’edizione 2023, la Commissione sarà presto al lavoro per preparare la 17ª edizione del Premio, che si annuncia ricca di novità.