| Il 2022 sancisce la piena ripresa del Sistema Produttivo Culturale e Creativo rispetto al periodo pre-pandemia. I dati raccolti a livello nazionale confermano che la filiera culturale e creativa è centrale all’interno delle specializzazioni produttive nazionali, grazie a € 95,5 miliardi di valore aggiunto prodotto (+6,8% rispetto all’anno precedente e +4,4% rispetto al 2019) e poco meno di 1,5 milioni di occupati (+3,0% rispetto al 2021, a fronte di un +1,7% per l’intera economia italiana). Valori che, rispettivamente, incidono per il 5,6% e 5,8% di quanto complessivamente espresso dall’intera economia italiana. E’ questo la fotografia che emerge dalla presentazione del rapporto annuale di Symbola e Unioncamere “Io sono cultura 2023” presentato mercoledì 26 a Roma alla presenza del Ministro Sangiuliano. Sono 13.407 le imprese che operano in questo settore in Puglia producendo 2,8 miliardi di fatturato ed una performance inferiore di circa due punti percentuali rispetto al dato medio italiano (3,7%) ma con un’interessante dinamica di crescita (+7,3%) superiore alla media nazionale (+6,8%). Con 59.700 occupati, la dinamica occupazionale appare molto positiva: la Puglia con il suo +3,1% registra uno degli incrementi più consistenti nel numero di posti di lavoro rispetto al 2019 nel panorama nazionale. Bari è la prima delle province pugliesi nella classifica del valore aggiunto del Sistema Produttivo Culturale e Creativo Anno 2022 piazzandosi al 16° posto, è invece al 12° posto per l’occupazione. Questi i dati incoraggianti della nostra Puglia che, nonostante la profonda crisi vissuta negli anni passati a causa della pandemia, sta provando a tornare protagonista dell’economia della cultura. Un ritorno che se adeguatamente sostenuto, può rivelarsi trainante anche per gli altri settori produttivi regionali. |