Admo Puglia, marzo si inaugura con un incontro presso la Scuola Allievi Carabinieri di Taranto

Dopo le positive esperienze e collaborazioni con la Scuola Volontari Aeronautica Militare di Taranto e con Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari, prosegue l’attività di sensibilizzazione sul tema della donazione di midollo osseo promossa da Admo Puglia Odv.

Marzo si inaugura, infatti, con una giornata di sensibilizzazione e informazione presso la Scuola Allievi Carabinieri di Taranto. L’appuntamento rientra in una più ampia iniziativa promossa da Admo Nazionale Onlus e Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.

Venerdì 3 marzo 2023, alle ore 14,30, Maria Stea, presidente di Admo Puglia Odv, e Domenico Pastore, direttore dell’UOC di Ematologia dell’Ospedale Perrino di Brindisi, incontreranno gli allievi carabinieri per parlare dell’importanza della donazione di midollo osseo e cellule staminali e dell’iscrizione al Registro Donatori Midollo Osseo.

Nello stesso incontro Gigi Serra, vice presidente di Admo Puglia, Giulio Antonucci, consigliere Admo Puglia, e Grazia Rita Fragnelli, donatrice effettiva, porteranno la propria testimonianza diretta e racconteranno la propria esperienza.

Ulteriori informazioni, gli aggiornamenti sulle iniziative delle singole sedi e altri approfondimenti sono disponibili sul sito www.admopuglia.it e sui canali social di Admo Puglia.

ADMO PUGLIA

L’Associazione Donatori Midollo Osseo è nata per volontà di un gruppo di persone fortemente motivate a creare, anche in Italia, una valida banca dati di donatori volontari ed ha come scopo principale quello di informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere la leucemia e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione del midollo osseo e del trapianto.

La sede Admo Puglia è stata fondata nel 1992 e da 30 anni ha lo scopo di promuovere la donazione di midollo osseo e CSE, volontaria, gratuita, anonima, responsabile e consapevole, intesa come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e di civismo, che configura il donatore quale promotore di un primario servizio socio-sanitario ed operatore della salute, anche al fine di diffondere nella comunità nazionale ed internazionale i valori della solidarietà, della gratuità, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla salute.