Al via il 14 maggio “Il contrasto attivo delle discriminazioni di genere attraverso il linguaggio e gli strumenti di comunicazione”, il corso di formazione del CSV San Nicola OdV

IL CONTRASTO ATTIVO DELLE DISCRIMINAZIONI DI GENERE ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO E GLI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE

Il 14 e 15 maggio il corso di formazione tenuto da Rosy Paparella

    Chi si rivolge alle associazioni di volontariato ha diritto di essere accolto/a in spazi ancora più sicuri, autenticamente accoglienti e rispettosi delle differenze di ciascuno e di ciascuna. Ecco perché è così importante rivisitare l’uso del linguaggio che tende a consolidare e amplificare le percezioni stereotipate di cui siamo portatori e portatrici e le cornici di pensiero che inconsapevolmente perpetuano disuguaglianze fondate sulla presunta gerarchia di valore tra genere maschile e femminile.

    Al via, mercoledì 14 maggio il corso di formazione «Il contrasto attivo delle discriminazioni di genere attraverso il linguaggio e gli strumenti di comunicazione» organizzato dal Centro di Servizio al Volontariato San Nicola OdV e tenuto da Rosy Paparella, insegnante, formatrice, attivista per i diritti di donne e bambinə.

    Il corso si svilupperà in due giornate – 14 e 15 maggio – dalle 15:30 alle 18:30, sia nella modalità on line che in quella in presenza (nella Sala formazione del CSV San Nicola in via Vitantonio di Cagno 30 a Bari).

    Le parole e le espressioni linguistiche, le scelte grammaticali e lessicali, possono rimarcare le asimmetrie persistenti tra i generi contribuendo significativamente a riprodurre condizioni discriminatorie ed escludenti. Si tratta di modalità culturalmente apprese, ma pervasive e profonde, che è utile rivedere per contrastare più efficacemente sessismo, omofobia e transfobia, fenomeni che si collocano all’interno dello stesso schema gerarchico di rapporto tra maschile e femminile nella nostra società.

    Tra gli obiettivi, quello di una riflessione partecipata anche su altri piani della comunicazione: quello delle immagini e quello dei comportamenti e delle prassi operative nei luoghi dell’impegno e dell’accoglienza di persone nei contesti associativi.

Rosy Paparella, attivista per i diritti di donne e bambinə, contrasta le discriminazioni di genere e promuove l’educazione alla pace e alla nonviolenza, con uno sguardo attento alla costruzione di legami sociali e di alleanze tra generi e generazioni.
Dal 2011 al 2017 ha ricoperto un ruolo istituzionale come prima Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Puglia.
Insegnante e formatrice, sostiene, come ha scritto Bell Hooks, che l’educazione è la più straordinaria pratica di libertà, perché “connette ciò che sappiamo a ciò che vogliamo diventare”.