Altamura, acque affinate per l’agricoltura. Cia Levante: “Passo fondamentale”

Ieri lunedì 4 agosto incontro positivo in Comune con il presidente e il direttore di CIA Levante Bari-Bat

Maggiori risorse idriche per un’area di circa 200 ettari di territorio, uno sbocco contro la sete dei campi

ALTAMURA – “L’avviso rivolto agli agricoltori e pubblicato dal Comune di Altamura, in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia e Acquedotto Pugliese, per l’utilizzo delle acque reflue provenienti dal depuratore comunale va finalmente nella direzione auspicata da CIA Agricoltori Italiani Levante (Bari-Bat) mettendo in atto la proposta dell’assessore Donato Pentassuglia. Ringraziamo l’assessore comunale all’ambiente Annarita Marvulli che, anche ieri, durante l’incontro in Comune richiesto proprio dalla nostra organizzazione, ha dato ampia disponibilità a collaborare per lo sviluppo della progettualità proposta da CIA Levante e dalla consigliera comunale Maria Adorante”.

È Giuseppe De Noia, presidente provinciale di CIA Levante, a esprimere la propria soddisfazione e quella dell’organizzazione agricola che rappresenta per l’avviso che si sostanzia nell’opportunità di mettere a disposizione le acque affinate a fini irrigui. Sono circa 200 gli ettari che insistono nella zona del depuratore comunale. Le risorse idriche che saranno impiegate per l’irrigazione possono restituire piena produttività a un territorio che, negli anni scorsi, ha offerto occupazione e reddito a decine e decine di famiglie.

“L’adesione del Comune di Altamura, che va nella direzione del DGR n. 257 del 10/03/2025 sulle iniziative volte a contrastare l’emergenza idrica in cui versa la Puglia, è un provvedimento molto atteso che può portare benefici all’economia dell’agricoltura e dell’indotto. In un periodo in cui si parla di ridurre gli sprechi – osserva Giuseppe De Noia- è un vero peccato che centinaia di migliaia di metri cubi acqua al giorno vengano dispersi nell’ambiente, quando invece il riuso delle acque sicuramente può creare condizioni favorevoli per la coltivazione di produzioni a più alto valore aggiunto”. Sulla stessa lunghezza d’onda le considerazioni espresse da Giuseppe Creanza, direttore provinciale di CIA Levante: “Ora occorre lavorare per l’infrastrutturazione di una rete irrigua pubblica che consenta di convogliare le acque riutilizzabili ai fini irrigui verso una specifica area agricola, situata nelle immediate vicinanze del depuratore. Si tratta di circa 200 ettari che possono portare valore aggiunto all’economia agricola della zona”.