Andria – Cantine Rivera presenta Fabri – il nuovo rosato da Nero di Troia con dedica

Rivera arriva sul mercato con un nuovo rosato. Si chiama Fabri, un chiaro omaggio a un pezzo della famiglia de Corato e al territorio murgiano. La cantina, storica ambasciatrice della Puglia vitivinicola, firma stavolta un rosato da Nero di Troia raccontando l’autentica essenza della terra federiciana.

Rivera presenta una nuova creazione di pregio, Fabri. Si tratta di un rosato ottenuto al 100% da uve Nero di Troia che affianca il fortunato Pungirosa, iconico rosato del brand. Non è solo un nuovo vino, ma anche un sentito omaggio al figlio e fratello Fabrizio de Corato, scomparso prematuramente lo scorso anno.

Le uve che hanno dato vita all’etichetta Fabri sono allevate nella nuova proprietà aziendale sita in contrada Monte Carafa a 240 metri di altitudine, ai piedi della collina con cui inizia il massiccio calcareo della Murgia, lì dove i Carafa, duchi di Andria, avevano la loro residenza di campagna. Il suolo è calcareo-tufaceo profondo, di antica sedimentazione marina tipico dell’altopiano premurgiano, ricoperto di un sottile strato argilloso. La vendemmia 2022 è avvenuta manualmente nella seconda settimana di ottobre, con un leggero anticipo rispetto ai normali tempi di questa varietà così tardiva, con l’obiettivo di mantenere i corretti livelli di acidità richiesti da un vino rosato. Dopo la pressatura soffice uve sono state sottoposte a 8 ore di macerazione a 5°C e successivamente il mosto fiore ha proseguito la fermentazione in acciaio a 18°C. La novità sta nell’affinamento per 4 mesi prima dell’imbottigliamento in anfore di terracotta Tava® e botti in gres porcellanato Clayver ®, dove si è svolta la fermentazione malolattica.

Sebastiano de Corato, direttore commerciale e terza generazione alla guida dell’azienda con il padre Carlo e il fratello Marco commenta così “Fabri è un vino che abbiamo voluto dedicare a nostro fratello Fabrizio, purtroppo scomparso poco più di un anno fa. Si tratta di un rosato che non vuole seguire la tendenza provenzaleggiante che ha snaturato la grande tradizione dei rosati italiani. Fabri punta invece sulla complessità, profondità ed eleganza nelle sensazioni organolettiche e nella gastronomicità, abbinandosi alla cucina anche strutturata – Sull’uso del Nero di Troia de Corato aggiunge- si tratta della nostra varietà autoctona per eccellenza, fino ad oggi vinificata dalla Rivera esclusivamente in rosso e che abbiamo voluto valorizzare in versione rosè”. Riguardo all’utilizzo delle anfore, fondamentale l’apporto del consulente enologico Marco Bernabei e il direttore della produzione Angelo MaurielloL’utilizzo di anfore Tava® e botti in gres ceramico Clayver® per la maturazione ha avuto lo scopo di ammorbidire i tannini, seppur pochi, estratti durante la macerazione, ma soprattutto aiuta a liberare gli aromi floreali e delicatamente speziati che tanto affascinano gli amanti di questa elegante varietà”.

L’etichetta Fabri va ad unirsi ai gioielli di famiglia di Rivera e racconta un’altra faccia dell’eccellenza viticola pugliese, nota per dimostrare sempre grande rispetto per il territorio murgiano e le sue varietà autoctone. Il colore cerasuolo, con una particolare vena violacea, comunica subito personalità ed eleganza. A questo si unisce un piglio organolettico deciso che valorizza le componenti aromatiche tipiche del Nero di Troia, con note fruttate di amarena e floreali come viola e rosa appassita. Interessanti i ritorni di incenso e anice stellata. Il tutto ben supportato da un palato complesso e minerale.

Fabri fa il suo ingresso sul mercato con la vendemmia 2022 e in sole 4.250 bottiglie che saranno distribuite esclusivamente nel canale Horeca.