Antonia Jannone Disegni di Architettura al MIA PHOTO FAIR | 11- 14 aprile 2024, Milano

Antonia Jannone Disegni di Architettura

presenta

Simone Florena | Marco Palmieri | Enzo Ragazzini

al MIA PHOTO FAIR

11 – 14 aprile

MIA Photo Fair | ALLIANZ MiCo

stand B028 – C023 e C025

Via Gattamelata 13, Milano

www.antoniajannone.it

Milano, 10 aprile 2024. Reportage industriali, scale labirintiche e porte verso l’ignoto: sono i mondi e le visioni che dall’11 al 14 aprile, nell’ambito della edizione 2024 MIA Photo Fair di Milano, la galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura presenta esponendo le fotografie di Simone Florena, Marco Palmieri ed Enzo Ragazzini.

Simone Florena (1974) si è formato a Milano e ha lavorato a Londra presso lo studio di Hélène Binet e a Roma con le agenzie di Carol Levi e Cristiano Cucchini. Oggi vive e lavora a Napoli, spaziando dalla fotografia industriale alle sfilate di moda. In occasione della fiera presenta dei lavori delle serie Perdersi nelle scale e Scorciatoie. La prima raccolta nasce da un lavoro di ricerca sull’opera dell’architetto Ferdinando Sanfelice famoso per avere progettato diversi palazzi napoletani e le loro affascinanti scalinate, considerate non solo funzionali elementi architettonici ma visionarie opere d’arte, che negli scatti di Florena si trasformano in labirinti visivi. La seconda racconta invece le pedamentine di Napoli, angoli urbani che connettono luoghi remoti e persone.

Simone Florena, Palazzo Cimitile

Marco Palmieri (1969) comincia la sua carriera come architetto studiando a Dublino. Tornato in Italia lavora con Ettore Sottsass indagando a lungo il concetto di spazio, e studiandolo attraverso media differenti: pittura, architettura, interior design e fotografia. Con la serie Passaggi esposta al MIA, riflette sul concetto di spazio e infinito fotografando ambienti chiusi che si aprono a una luce indefinita, costantemente in bilico tra il reale e l’indeterminato.

Marco Palmieri, Passaggi I, II, III, 2024

Enzo Ragazzini (1934) comincia a lavorare a Roma dopo aver abbandonato gli studi d’architettura. Nel 1965 è il primo italiano a realizzare una mostra di arte ottica, a colori e in bianco e nero, con mezzi fotografici, e senza interventi manuali. Si trasferisce a Londra dove insegna tecniche grafiche all’Hornsey College of Art, realizzando opere in interferenza ottica di cui saranno presenti alcuni esemplari in fiera.

Realizza anche reportage industriali in tutto il mondo, ritraendo paesaggi lontani e scene inedite.

Enzo Ragazzini, Londra, 1969, I beatles