
- I pescatori di Spagna, Francia e Portogallo beneficeranno dell’accordo
- L’UE pagherà 780.000 euro all’anno a Capo Verde
- Sostegno alla pesca sostenibile a Capo Verde e misure contro la pesca illegale
Nei prossimi cinque anni 56 navi dell’UE saranno in grado di pescare tonno e specie affini nelle acque di Capo Verde, nell’ambito di un accordo di pesca aggiornato.
Fino al 2029, 24 tonniere congelatrici con reti a circuizione, 10 tonniere con lenze a canna e 22 pescherecci con palangari di superficie provenienti da Spagna, Francia e Portogallo saranno autorizzati a pescare fino a 7 000 tonnellate di tonno e specie affini all’anno.
In cambio, l’UE fornirà un contributo finanziario di 780 000 euro all’anno, 350 000 euro per i diritti di accesso alle acque di Capo Verde e 430 000 euro per sostenere la politica della pesca di Capo Verde e il settore dell’economia blu. Inoltre, le tasse di pesca pagate dagli armatori possono ammontare a quasi 600.000 euro all’anno.
L’accordo mira a rafforzare la cooperazione tra l’UE e Capo Verde per aiutare il paese a sviluppare una politica della pesca sostenibile e promuovere lo sviluppo socioeconomico. Si tratta di un contributo a sforzi più ampi in materia di controllo della pesca e lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), in quanto include norme per migliorare il monitoraggio dei pescherecci, la gestione delle autorizzazioni di pesca e le misure di gestione degli stock di squali.
I deputati hanno dato la loro approvazione al nuovo protocollo con 507 voti a favore, 76 contrari e 16 astensioni.
Citazione del relatore
“Questo accordo combina la remunerazione delle possibilità di pesca con il sostegno allo sviluppo sostenibile del settore della pesca di Capo Verde, con il controllo e gli sforzi per combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN). Promuoverà inoltre condizioni di lavoro dignitose e rafforzerà le capacità scientifiche a Capo Verde. È un buon accordo che protegge i pescatori di entrambe le parti e la sostenibilità dei nostri oceani”, ha dichiarato il relatore Paulo do Nascimento Cabral (PPE, PT).
Sfondo
L’accordo fornisce il quadro giuridico che consente alle navi dell’UE di pescare specie altamente migratorie (tonni e squali) nelle acque di Capo Verde. Fa parte di una rete di accordi dell’UE con gli Stati costieri dell’Africa occidentale, tra cui Marocco, Mauritania e Guinea-Bissau.
Il primo accordo con Capo Verde, stipulato nel 1990, è stato sostituito nel 2007 da quello attuale, che da allora è stato rinnovato ogni cinque anni. Il nuovo protocollo di attuazione dell’accordo è in applicazione provvisoria dal 23 luglio 2024.
Riguarda la pesca dei tonnidi e delle specie associate nel rispetto delle norme definite dalla Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell’Atlantico (ICCAT).