Bari, 26-29 novembre 2024 – XI edizione Festival Pagine di Russia || Diritti di ogni giorno con Luciano Canfora e Nicola Colaianni

L’XI edizione del Festival letterario ‘Pagine di Russia’, organizzato dalla Casa editrice barese Stilo, in collaborazione con la Cattedra di russo dell’Università degli Studi di Bari, è inserita nella programmazione del Progetto Prin 2022 PNRR (LOST) Literature of Socialist Trauma: Mapping and Researching the Lost Page of European Literature, ed è dedicata al concetto di “trauma” nella cornice della letteratura russa del ‘900 sorta dalle repressioni sovietiche. Quali sono stati i riflessi dei tragici eventi staliniani nella storia e nella letteratura della Russia e degli altri paesi che facevano parte dell’URSS? 

L’inaugurazione ufficiale del festival sarà il 26 novembre 2024 alle ore 20.30, quando verrà proiettato, presso il MultiCinema Galleria di Bari, un film documentario unico nel suo genere, The Dmitriev Affair di Jessica Gorter (in russo con sottotitoli in italiano a cura di Memorial Italia, ingresso libero; prima visione nell’Italia del sud). Nel lungometraggio si racconta l’odissea che sta vivendo lo storico di Memorial, Jurij Dmitriev. Sottoposto a tre processi farsa, tutti segnati da violazioni gravi del diritto di difesa, è stato condannato a 15 anni di colonia penale, nonostante tutte le perizie indipendenti abbiano smentito le tesi, risibili e infamanti, dell’accusa. In realtà, il film racconta come Dmitriev sia stato punito per il suo lavoro scomodo sulla memoria delle vittime dello stalinismo, in particolare per aver scoperto a Sandormoch (Carelia) una fossa comune dove erano stati sepolti migliaia di cittadini sovietici innocenti fucilati durante gli anni di Stalin, tra cui un’intera tradotta di detenuti del primo lager sovietico, sulle isole Solovki. La vicenda è narrata nel volume Irina Flige, Il caso Sandormoch. La Russia e la persecuzione della memoria, a cura di Andrea Gullotta, traduzione di Giulia De Florio, pubblicato da Stilo editrice nel 2022.

Sul tema specifico del gulag si tornerà già nella seconda giornata del festival, con la prima delle tre conferenze, che quest’anno si svolgeranno tutte presso la Sala Convegni della Biblioteca d’Ateneo. 
Alle 17.30 del 27 novembre 2024, infatti, Andrea Gullotta (Università di Palermo e P.I. del Progetto PRIN 2022 PNRR), terrà una lezione dal titolo Treni, ‘saune’ e preghiere: il gulag di chi non lo ha vissuto, dedicata alla letteratura russa di repressione di chi non è stato direttamente vittima dei soprusi statali.
La stessa sera, presso la Libreria Prinz Zaum, si terrà la presentazione del libro di Gian Piero Piretto, L’ultimo spettacolo. I funerali sovietici che hanno fatto storia (Raffaello Cortina editore, 2023). Il volume di Piretto è una riflessione sulla propaganda relativa alla gestione del decesso e al rito funebre come tale nell’ex Unione Sovietica che può offrire oggi strumenti utili per meglio comprendere i fenomeni che stanno scuotendo la Russia contemporanea. Con l’autore dialogheranno Marco Caratozzolo (Università di Bergamo) e Massimo Maurizio (Università di Torino). 

Giovedì 28 novembre 2024, lo stesso Piretto alle 17.30 terrà nella Sala Convegni della Biblioteca d’Ateneo una lezione dal titolo Reazioni nei Gulag alla morte di Stalin. Riflessioni sul (non) pensiero totalitario. A seguire, alle 19.30 presso la libreria Prinz Zaum, si terrà uno dei tradizionali eventi di Pagine di Russia, ovvero il concerto di Liuzzi, straordinario cantautore originario di Noci. L’evento quest’anno sarà unito ad altre iniziative, non accademiche, sulla cultura russa, atte a stemperare la discussione scientifica con un momento musicale distensivo e culturalmente divertente. 
Nella giornata conclusiva del festival, venerdì 29 novembre 2024, ci sarà prima, alle 17.30 nella Sala Convegni della Biblioteca d’Ateneo, una lezione di Massimo Maurizio dal titolo ‘Perdonami per la mia anima notturna…’. La ricerca identitaria di Anna Barkova, dedicata a una delle voci poetiche più alte della storia letteraria russa legata al gulag. Infine, sempre presso Prinz Zaum alle ore 19.30, si terrà l’incontro 7 minuti di trauma, serata ‘performativa’ che concluderà il Festival, che sarà in questa edizione dedicato a un reading su letteratura e trauma a cura degli ospiti del festival e dei docenti del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’Università di Bari con l’accompagnamento musicale di Giuseppe Liuzzi.

Fuori programma del Festival, ma nell’ambito del progetto PRIN 2022 PNRR, la mattina del 26 novembre alle 11.30 presso l’Aula Sabbadini dell’ex Palazzo di Lingue si terrà il Terzo seminario del progetto “(LOST) Literature of Socialist Trauma: Mapping and Researching the Lost Page of European Literature”, con due interventi: quello di Simone Guagnelli (Università di Bari e Co-P.I. del progetto) dedicato a L’archivio di Ol’ga Adamova-Sliozberg custodito da Memorial e quello di Giovanni Magliocco (Università di Bari) dal titolo Per una topografia dell’inferno: repressione e poesia del Gulag nella Romania comunista.

Il programma completo è disponibile qui o seguendo le pagine FB e IG della Stilo o quella dedicata su IG al Festival (pagine_di_russia).  
   
25 novembre 2024 || ore 17,30
Aula Leogrande || Centro Polifunzionale Studenti, Bari
si presenta

DIRITTI DI OGNI GIORNO
Disuguaglianze e impegno civile nell’Italia di oggi

di Nicola Colaianni  

Lunedì 25 novembre 2024 alle ore 17,30 presso l’Aula Leogrande del Centro Polifunzionale Studenti, si terrà la prima presentazione del volume Diritti di ogni giorno. Disuguaglianze e impegno civile nell’Italia di oggi di Nicola Colaianni.
Ad accompagnare l’autore ci saranno il prof. Luciano Canfora e Domenico Castellaneta (caporedattore la Repubblica-Bari).

L’opera_I capitoli di questo libro parlano di ingiustizie e diritti. Diritti disuguali tra cittadini, dovuti al divario tra regioni del Nord e del Sud, destinato ad ampliarsi con l’autonomia differenziata. Diritti disuguali dovuti alla mafia degli affari e dei colletti bianchi e alla sua capacità di infiltrarsi anche nelle istituzioni, alimentandovi una subcultura contraria alla legalità e a una etica pubblica di base. Diritti disuguali tra cittadini e migranti, che vengono respinti e annegati o, se riescono a raggiungere vivi il suolo italiano, concentrati in campi irrispettosi della dignità umana. C’è però anche l’affermarsi di diritti della persona, come, per esempio, sul fine vita e sulla prevenzione della violenza sulle donne. Ma non pochi sono i loro stenti dovuti agli attacchi di una cultura fascista di ritorno, arrogante e non a tratti violenta. La fedeltà alla Costituzione nutre, tuttavia, la resistenza diffondendo efficaci anticorpi.

L’autore_Nicola Colaianni (Bari, 1946) è autore di circa 250 pubblicazioni scientifiche. Impegnato nell’associazionismo per la promozione della cittadinanza attiva, ha ricoperto importanti incarichi come magistrato della Corte di cassazione, docente nell’Università di Bari, deputato alla Camera nella XI legislatura e componente del direttivo nazionale dei «Comitati per la Costituzione», fondati da Giuseppe Dossetti. Tra i suoi volumi più significativi Costituzione e resistenza (Sapere, 2000), Eguaglianza e diversità culturali e religiose. Un percorso costituzionale (Il Mulino, 2006) e La lotta per laicità (Cacucci, 2017). È editorialista de «La Repubblica-Bari».