In occasione del Giorno del ricordo, istituito per ricordare i martiri delle foibe, questa mattina, al Villaggio Trieste, l’assessore Vito Lacoppola ha partecipato alle celebrazioni organizzate dall’amministrazione comunale per rendere omaggio alle vittime e ai loro familiari.
Alla presenza delle autorità cittadine e del presidente del Municipio III Nicola Schingaro, le celebrazioni si sono aperte con l’intitolazione di una piazzetta a Norma Cossetto, vittima del foibe e medaglia d’oro al Merito civile.
A seguire, l’assessore Lacoppola ha deposto una corona d’alloro presso la targa stradale in largo Policarpo, al Villaggio Trieste, luogo in cui da 60 anni vivono le famiglie dei profughi della seconda guerra mondiale provenienti dall’Istria, da Fiume, dalla Dalmazia, dai Balcani, dalla Romania, dalla Grecia, dalle isole dell’Egeo, dall’Africa e dagli Abruzzi.
“Oggi ricordiamo i martiri delle foibe: donne e uomini uccisi in nome di un furore ideologico che non ammette giustificazioni e che tutti noi abbiamo il dovere di condannare – ha detto Vito Lacoppola -. La lunga scia di sangue e violenza che ha attraversato il nostro Paese e l’Europa intera nella prima metà del Novecento ha segnato in maniera indelebile la storia, con pagine di orrore che ancora interrogano le nostre coscienze.
Per questo, ogni anno, è importante rendere omaggio alle vittime delle foibe e ai loro familiari: per risarcirli almeno del diritto al ricordo, consapevoli che la memoria è un atto indispensabile perché la storia non torni a ripetersi uguale a se stessa.
Pochi minuti fa, grazie a un’iniziativa votata all’unanimità dal Consiglio comunale (nel 2020), abbiamo scoperto la targa stradale dedicata a Norma Cossetto, vittima delle foibe e medaglia d’oro al valor civile: un modo per stigmatizzare il furore ideologico e la violenza che inevitabilmente ne consegue.
Ed è importante che la cerimonia per il Giorno del Ricordo si svolga qui, nel Villaggio Trieste, perché questo quartiere, nato nel secondo dopoguerra proprio per accogliere l’esodo forzato degli istriani, fiumani e dalmati in fuga dalle loro terre, è divenuto nel tempo parte integrante della nostra città e luogo simbolo di accoglienza.
L’invito che sento di rivolgere ai presenti, istituzioni e cittadini, è quello di continuare a ricordare e, soprattutto, di agire ogni giorno nel rispetto dei valori sanciti dalla nostra Costituzione, come ci ha ricordato ancora una volta il presidente Mattarella, per contrapporre ai troppi rigurgiti di odio e discriminazione che ancora avvelenano la civile convivenza una prospettiva piena di pace e di giustizia, nel rispetto di ogni differenza”.
Il Giorno del ricordo è celebrato in tutta Italia per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.