Bari – Giunta approva “PIA.NA” il Piano strategico di programmazione del Welfare per il sostegno, l’inclusione e l’integrazione delle persone con disabilità.

Su proposta dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, la giunta comunale ha approvato oggi “PIA.NA” il Piano strategico di programmazione degli interventi e servizi realizzati e da realizzare in via sperimentale sul territorio comunale con l’obiettivo di promuovere sostegno, inclusione ed integrazione delle persone con disabilità.

Come condiviso nell’ambito del tavolo convocato dal Welfare con i rappresentanti del Terzo Settore, l’amministrazione comunale intende attuare, nel periodo 2023-25, ulteriori politiche, azioni e interventi integrati e mirati in favore delle persone con disabilità, attraverso una serie di strumenti giuridici quali avvisi pubblici di co-progettazione per realizzare nuovi servizi pubblici e avvisi pubblici per finanziare attività del Terzo Settore nel rispetto del principio di sussidiarietà verticale e di integrazione tra offerta pubblica e privata  procedendo inoltre a una revisione delle procedure a per garantire l’accesso ai servizi mediante graduatorie uniche cittadine.

“Ammonta a oltre 31 milioni di euro l’impegno economico che l’assessorato al Welfare ha programmato e scelto di mettere in campo per sostenere le politiche sociali rivolte ai minori e adulti con disabilità – commenta Francesca Bottalico – attraverso il Piano strategico approvato oggi, elaborato a partire dalle istanze dei cittadini, dalle richieste e dai bisogni raccolti in questi anni dall’osservatorio sociale e dal confronto nell’ambito del tavolo per la disabilità. Tante le azioni a forte carattere innovativo previste, alcune delle quali già avviate nelle ultime settimane come nel caso della struttura del Dopo di noi inaugurata qualche giorno fa, cui si aggiungono i progetti di autonomia abitativa, i programmi socio-occupazionali, il sostegno alla sessualità delle persone con disabilità, il sostegno ai caregiver familiari, l’autonomia delle persone con disabilità anche attraverso l’impiego  della domotica e dell’informatica. Un piano strategico che la prima volta viene elaborato e costruito per la città di Bari e che individua la visione complessiva finalizzata a rendere la nostra citta e la nostra comunità il più possibile equa e inclusiva”.

Il programma integrato rivolto al mondo della disabilità prevede le seguenti aree/attività di intervento declinate in diverse linee di azione:

A) Area Sociale

·        Misure a sostegno della mobilità sociale e socio-sanitaria attraverso la concessione di contributi economici alla mobilità delle persone con disabilità, la predisposizione di nuovi accordi quadro o l’acquisto di voucher per il servizio di trasporto sociale (verso sedi prestabilite; verso sedi non prestabilite; verso strutture socio-riabilitative).

B) Area socio-pedagogica-educativa

·        Potenziamento e ampliamento dell’offerta dei servizi di cura domiciliari mediante:

– procedure e criteri uniformi per l’accesso ai servizi domiciliari con graduatorie uniche cittadine;

– predisposizione di accordi quadro che consentano di soddisfare in maniera incrementale la domanda di servizio in base alla disponibilità di nuove risorse;

– disciplina del procedimento per l’ammissione di utenti ai buoni di servizio per i servizi domiciliari e a ciclo diurno (in accordo con la Regione Puglia).

·        Attuazione di misure di sostegno economico per favorire l’autonomia, la vita indipendente e la qualità della vita delle persone con disabilità (PROVI. – Progetti di vita indipendente, PO.VI Dopo di noi e Casa Dopo di noi – Programma operativo regionale per la realizzazione degli interventi a favore delle persone con disabilità grave e prive di sostegno familiare) attraverso diverse linee di intervento:

– linea A) relativa al finanziamento dei progetti in favore di soggetti in difficoltà con capacità di autodeterminazione;

– linea B) dedicata al finanziamento di progetti individuali per persone con disabilità grave destinatarie degli interventi ammissibili a valere sulle risorse disponibili;

– linea C) finalizzata all’attuazione di interventi gestionali atti al sostegno e alla promozione dell’autonomia, uscita dal nucleo familiare di origine ed esperienze di co-housing, interventi infrastrutturali legati ad opere di ristrutturazione di immobili già esistenti.

·        Revisione e integrazione della mappatura dei bisogni e delle risorse presenti sul territorio mediante la promozione di accordi di rete con il Terzo Settore e organizzazioni di categoria.

·        Accompagnamento sociale ed educativo attraverso forme di affido domiciliare – SAVES mediante:

– elaborazione di un nuovo disciplinare del servizio che prevede la formazione, la supervisione e l’accompagnamento con figure professionali qualificate all’avvio e nel corso del progetto di affido;

– stanziamento di risorse aggiuntive per il finanziamento del contributo affido;

– l’elaborazione di un unico avviso cittadino per adulti disponibili all’affido e adulti vulnerabili e procedure uniformi a livello cittadino per percorsi di affido.

·        Realizzazione di spazi di ascolto per persone con disabilità vittime di violenza e potenziamento delle azioni di sostegno psicologico e legale.

·        Realizzazione dell’investimento 1.2 “Percorsi di autonomia per persone con disabilità” nell’ambito del PNRR, Missione 5 “Inclusione e coesione”, Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore” Sottocomponente 1 “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale” mediante:

– l’instaurazione di una stretta collaborazione con Enti del Terzo Settore per la co-progettazione di proposte progettuali da finanziare nell’ambito del PNRR;

– realizzazione di percorsi di autonomia per persone con disabilità e rafforzamento dei servizi sociali domiciliari.

·        Attivazione di un servizio residenziale di bassa soglia denominato “Case di Comunità vulnerabili” rivolto al contrasto della povertà abitativa delle persone con disabilità.

·        Potenziamento dei servizi di accoglienza in strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie in favore dei cittadini con disabilità mediante la definizione di procedure di urgenza, a carattere sperimentale, per l’accesso a RSSA di soggetti vulnerabili e privi di rete familiare, anche senza dimora;.

·        Ampliamento e potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare mediante la stipula di accordi quadro di assistenza domiciliare (SAD – ADI – ADE – SEMI).

·        Realizzazione di “Progetti di Vita” individuali per le persone con disabilità ex art. 14 L. 328/2000 mediante:

      – procedure e criteri uniformi con la creazione di graduatorie uniche cittadine;

– erogazione di un contributo economico finalizzato a garantire la piena integrazione delle persone con disabilità nel contesto sociale e nell’ambito familiare, nonché nell’istituzione scolastica-professionale e del lavoro.

·        Realizzazione del progetto “Domotica e accessibilità delle abitazioni” per incentivare l’autonomia delle persone con disabilità mediante l’uso di di strumenti e applicazioni che migliorino la qualità della vita, la stipula di accordi con l’ente regionale e associazioni di categoria, l’erogazione di contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di progetti dedicati.

·        Misure di sostegno ai cargiver e alle reti familiari nella dimensione personale, relazionale ed economica attraverso:

– accordi di rete, azioni sperimentali e co-progettazione con il Terzo Settore per l’attivazione di sportelli di ascolto psicologico e di gruppi di auto-aiuto;

– erogazione di un contributo economico di sostegno al caregiver familiare in caso di assistenza a persona con disabilità gravissima.

·        Attuazione di programmi di sostegno all’affettività e alla sessualità mediante accordi di rete, azioni di co-progettazione con gli Enti del Terzo settore e le associazioni di categorie.

·        Attuazione dei programmi Negozi gentili e Sostegno della quotidianità dei caregiver e delle reti familiari attraverso accordi di rete, azioni di co-progettazione con gli Enti del Terzo settore e le associazioni di categorie, nonché azioni sperimentali.

·        Attuazione di programmi di sostegno per il tempo libero mediante accordi di rete e co-progettazione con il Terzo Settore e le Associazioni di categoria per la realizzazione di attività socio-ricreative a favore dei minori con disabilità.

·        Attuazione di programmi socio-occupazionali finalizzati a promuovere l’inclusione sociale e professionale dei cittadini con disabilità attraverso:

– accordi di rete con enti del Terzo settore e le associazioni di categoria per la realizzazione di attività formative e di tutoraggio;

– erogazione di un contributo finalizzato all’attivazione di attività formative/tirocini.