Dopo la presentazione di rito con lo show case di anticipazione alla Feltrinelli Libri e Musica di Bari avvenuta mercoledì scorso 13 ottobre, i Folkabbestia hanno presentato ieri sera alla Casa delle Musiche Puglia Sounds in anteprima nazionale “ Girano le pale “, il loro ultimo progetto discografico uscito per la Sunny Cola di Caparezza e distribuito in Italia dalla Universal.
La formazione barese, nata nel 1994, dalle ceneri dei Folkways, giunge così al suo sesto album in studio e uno live , il cui titolo rende palese la problematica del Sud Italia circa l’utilizzo delle energie rinnovabili .Una battaglia ambientalista dunque, in una regione, la Puglia, nella quale si lotta da anni contro il nucleare. Da sempre avvezzi a miscelare sapientemente ironia e tematiche sociali e politiche, i Folkabbestia sono così giunti nella loro carriera alla realizzazione di un album dai colori festosi, la cui cifra stilistica resta quella del gruppo, caratterizzata da una sapiente miscellanea di rock, ska e canzone d’ autore con sonorità popolari, balcaniche e folk .
La formazione barese composta dal trascinante Lorenzo Mannarini (voce e chitarre), Francesco Fiore (basso), Nicola De Liso (batteria), Fabio Losito (violino), Pietro Santoro (fisarmonica e cori), Simone Martorana (chitarra e cori) e Giorgio Distante (tromba), si è così presentata sul palco indossando tute bianche antinucleare, mentre sullo sfondo sfilavano le immagini di copertina del disco e installazioni di pale eoliche .
Un segnale di protesta dunque, ma anche una sensibilizzazione ai problemi di una società dove spesso il progresso sta a significare un’alienazione di massa e dove la tecnologia disumanizza anziché rendere liberi . La “ festa musicale” apre i suoi battenti con i brani contenuti nell’album : “ Le colpe di Roman”, con il suo scioglilingua trascinante, il cui testo affronta la tematica di un musicista gitano che per la sua origine è costretto a passare sempre per colpevole, “ Super golpe, gli adepti in tv “ è invece dedicato a tutti coloro che considerano la realtà virtuale come reale in un mondo dove i confini tra mondo reale ed immaginario tendono sempre più a confondersi.
Il viaggio visivo e musicale inizia a decollare in un sapiente gioco di luci e suoni a firma del regista Stefano Di Lauro, con la cover del celebre brano “ La donna cannone” di Francesco De Gregori, completamente rivisitato in chiave folk, nel quale la polifonicità corale delle Faraualla, risulta decisiva nell’ arrangiamento e nell’ originalità dell’ interpretazione .
photo Egidio Magnani
Il pubblico appare entusiasta e partecipa attivamente alla performance della band barese su sollecitazione dell’ottimo performer Mannarini, capace ora di illustrare i contenuti di ogni brano, ora di trascinare in cori di sostegno ed applausi l’esibizione musicale. Seguiranno la title track “ Girano le pale”, “ Questa banda suona il folk” , “ Mediterraneo” , la filastrocca reggae-folk “ Cara Casta” in una lettera immaginaria indirizzata ad una classe politica infedele e traditrice e “ La musica popolare” .
Ospiti della serata oltre al quartetto vocale delle Faraualla anche lo storico tastierista Antongiulio Galeandro, il cui apporto all’organo hammond e le sue “ rotolanti “ tastiere risultano determinanti nel brano “ Woodstock” , un vero e proprio viaggio nel tempo per ricordare gli ideali del ’69, periodo nel quale si riusciva ancora a sognare . Le immagini di Chernobyl scorrono lievi sul grande maxi schermo posto sullo sfondo del palco, a ricordare la rappresentazione di un circo costretto comunque ad esibirsi durante la tragedia del 1986. A chiudere la scaletta prima degli acclamati bis, gli ultimi due brani dell’ album : “ Cindecinquande”, tarantella in dialetto barese, denuncia ad un Italia ancora troppo divisa e la giocosa “ Meglio tra le bestie” dalle sonorità tipicamente irlandesi.
Acclamati a gran voce dal pubblico divertito e soddisfatto, i “ Folka” (così come amano chiamarsi) hanno regalato ai fan numerosissimi ben cinque bis tratti dai precedenti album , per concludere in allegria l’entusiasmante esibizione : “ Amando Armando” , “ Nel circo ungherese”, “ Fuga in fa” , “ Breve saggio filosofico” e “ Tammurriata a mare nero” .
Ma la Casa delle Musiche continua il suo programma Puglia Sounds questa sera, con Ana Moura, cantante di fado portoghese, paragonata per il suo timbro vocale e per il suo straordinario talento alla celebre Amalia Rodrigues, in un appuntamento musicale assolutamente imperdibile.
Claudia Mastrorilli
photo Egidio Magnani