Bari – Istituzione del Premio Internazionale “Pietro Ravanas”

Il commerciante e agronomo francese rivoluzionò il sistema olivicolo della Puglia e di tutto il Sud

Riconoscimento in suo nome sarà presentato il 16 dicembre alla Camera di Commercio di Bari


Innovazione tecnologica e comunicazione nell’ambito della Filiera Olivicola-Olearia, sono queste le macroaree su cui sarà istituito e caratterizzato il Premio Internazionale “Pietro Ravanas” che sarà presentato lunedì 16 dicembre 2024, in una specifica conferenza stampa, che si terrà presso la Camera di Commercio di Bari. Nei prossimi giorni sarà comunicato l’orario dell’incontro con i giornalisti.

Protagonista assoluta di questo prestigioso Premio Internazionale è l’Unione Nazionale dei Produttori Olivicoli Italia Olivicola, guidata dal suo presidente Gennaro Sicolo, e che vedrà la partecipazione e collaborazione di un nutrito e qualificato parterre tra cui: Regione Puglia Assessorato Agricoltura, Industria e Risorse Agroalimentari, Comune di Bitonto, Camera di Commercio di Bari, l’associazione di Produttori Olivicoli OTB Oliveti Terra di Bari e la Società Finoliva Global Service S.p.a. no profit.

Ma chi è stato Pietro Ravanas a cui si vuol intitolare questo prestigioso Premio Internazionale?

Pietro Ravanas, nato ad Aix-en-Provence nel 1796 e morto a Marsiglia nel 1870, è stato un commerciante e agronomo francese tra i maggiori artefici del successo del sistema olivicolo-oleario nel territorio nella Terra di Bari, della Puglia e dell’intero Mezzogiorno d’Italia.

Ravanas è stato un pioniere, un innovatore visionario che, con lungimiranza e determinazione, ha contribuito alla emancipazione della filiera olivicola-Olearia in Puglia, grazie all’introduzione di innovazioni tecnologiche rivoluzionarie all’inizio del diciannovesimo secolo nel Regno delle Due Sicilie, nel campo della raccolta, della trasformazione industriale e della commercializzazione dell’olio di oliva e dei suoi derivati.

 Quando l’imprenditore francese visitò la Puglia per la prima volta, la raccolta delle olive avveniva dopo la caduta dall’albero e la molitura era svolta con tecniche obsolete, dopo un lungo periodo di conservazione del frutto, per effetto della limitata capacità produttiva dei frantoi, in rapporto alla produzione disponibile.