BARI: NASCE IL PRIMO MODELLO ITALIANO DI ASSISTENZA MANAGERIALE PER PERSONE CON DEMENZA

Sono 150 ad oggi le famiglie baresi che hanno aderito al progetto U.R.C.A. “Unità di
Risoluzione Crisi Alzheimer” e che si trovano ogni giorno a fare i conti con la malattia di
Alzheimer.
Il progetto, ideato dall’ETS Memory Team e finanziato grazie al bando “Fermenti 2019”,
garantisce servizi integrati di assistenza domiciliare manageriale: supporto al familiare,
formazione personalizzata agli assistenti, dispositivi tecnologici in comodato d’uso, case
manager per ogni famiglia e una centrale operativa per la geolocalizzazione del paziente.
Il team, attraverso un’iniziale analisi dei bisogni, ha rintracciato che il 74% delle famiglie
considera i servizi presenti sul territorio comunale barese poco adeguati, l’86% non sufficienti
e l’84% poco tempestivi. Il 72% dei caregiver, inoltre, dichiara di non essere in grado di
gestire in modo idoneo i disturbi comportamentali del proprio caro in ambito domestico.
L’idea di U.R.C.A, nasce quindi, dall’intenzione di superare tali criticità attraverso semplici
soluzioni, sperimentando un modello innovativo e tecnologico di assistenza manageriale,
personalizzato e centrato sui bisogni di ogni singolo nucleo.
Nei primi 6 mesi di operatività la web app creata a sostegno dei case manager, ha registrato
150 cartelle cliniche e più di 450 interventi tra monitoraggi, gestione di emergenze, richieste
di ausili e valutazioni delle criticità nell’ambiente domestico. Tale supporto tecnologico,
permette di migliorare le performance dell’operatore, definendo le priorità per ciascun nucleo
e individuando le strategie personalizzate per i diversi bisogni del paziente.
“L’innovazione nel campo delle demenze passa da una presa in carico globale del nucleo
familiare, dalla personalizzazione dei servizi e dall’abbandono di logiche prettamente
assistenzialistiche attraverso l’ausilio di professionalità specifiche e tecnologie utili.”
Commentano Fabrizio Lattanzio – Founder & Project Manager, Alessia Laforgia e Alessandra
Ventrella, psicologhe responsabili dei servizi. Il team è composto inoltre da Claudia
Chiapparino, coordinatrice scientifica del modello, Claudia Lograno responsabile del case
management e Adriana Latti development manager.
L’ obiettivo primario della metodologia ideata è migliorare la qualità di vita della diade
paziente-caregiver, riducendo la frequenza e la gravità dei disturbi del comportamento, lo
stress del nucleo famigliare, le denunce di scomparsa, il numero di accessi in pronto soccorso
e i ricoveri.
Tale nuovo modello mira a promuovere approcci innovativi di management sanitario da
esportare non solo sul territorio regionale ma anche a livello nazionale, attraverso la
costruzione di un rete di franchising sociale a forte impatto.
Da parte della Regione Puglia – dichiara l’assessora al Welfare, Rosa Barone – “é chiaro
l’intento di supportare le tantissime persone affette da Alzheimer. Alle associazioni pugliesi di
riferimento confermiamo l’impegno per migliorare le situazioni in cui versano le molte
famiglie che convivono ogni giorno con questa grave malattia. A tal proposito voglio ricordare
come l’assessorato al Welfare si sia mosso tanto sul piano dei Buoni utilizzabili presso i Centri
Diurni che con appositi bandi”