Due progetti di innovazione sociale destinati a migliorare la qualità della vita e l’accoglienza di persone con disabilità, anziani e soggetti non autosufficienti che risiedono nell’Alto Tavoliere, in provincia di Foggia. “Old Sweet Home” e “Un polo per l’autonomia” sono gli interventi promossi dall’ASP “Castriota e Corroppoli” di Chieuti (FG) presentati questa mattina nella sala B della sede della Regione Puglia in via Gentile 52, Bari.
Alla presentazione hanno partecipato l’assessora al Welfare, Rosa Barone, la direttrice del dipartimento Welfare, Valentina Romano, il presidente dell’ASP “Castriota e Corroppoli”, Tommaso Pasqua, il sindaco di Serracapriola, Giuseppe D’Onofrio, il sindaco di Chieuti, Diego Iacono, e il sindaco di Poggio Imperiale, Alfonso D’Aloiso. I progetti sono finanziati attraverso la Missione n. 5 “Inclusione e Coesione” del Piano nazionale ripresa e resilienza (PNRR), “Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.
“Come Regione – dichiara l’assessora al Welfare, Rosa Barone – seguiamo da sempre e con grande attenzione le vicende legate alle Asp del nostro territorio e personalmente mi sono recata presso diverse strutture per prendere visione, conoscere le realtà e raccogliere le istanze. Anche nel corso della scorsa legislatura mi sono occupata di questa tematica con l’intento costante di recepire le problematiche, le relative soluzioni che siamo chiamati a valutare e concretizzare per salvaguardare lo splendore di queste strutture, la piena operatività e soprattutto la sicurezza e la salute degli ospiti e del personale, chiedendo al contempo massima trasparenza e impegno. La presentazione odierna dei due progetti è per noi motivo di grande vanto così come sono felice che a cogliere questa opportunità sviluppata grazie ai fondi del PNRR sia stata una Asp della mia provincia. Ciò darà lustro non solo alla provincia foggiana ma all’intera Puglia”.
“Quelli presentati oggi – aggiunge la direttrice del dipartimento Welfare, Valentina Romano – sono progetti importanti per il territorio foggiano. Consentiranno l’erogazione di ulteriori servizi per anziani e disabili, servizi integrati anche da strumenti di sanità digitale. Parimenti rilevante è l’investimento nel cohousing finalizzato a garantire l’inclusione e l’autonomia delle persone non autosufficienti. Tutto questo attesta la centralità del ruolo delle Asp all’interno del sistema di welfare, riconosciuta anche all’interno del V Piano Regionale delle Politiche Sociali”.
“Abbiamo ottenuto un risultato straordinario grazie alla sinergia strategica tra Asp, Regione Puglia e Amministrazioni comunali il cui esito è già l’attivazione di servizi utili ai cittadini più deboli ed efficienti sotto il profilo della gestione – evidenzia Tommaso Pasqua, presidente dell’Asp Castriota e Corroppoli -. Quest’ultimo esito è frutto della positiva collaborazione con i soggetti economici del terzo settore che si rafforzerà con i progetti finanziati con i fondi del PNRR. Siamo convinti di aver interpretato correttamente e al meglio la missione assegnata dalla Regione alle Asp ed è su questa strada che proseguiremo”.
Il progetto “Old Sweet Home” ha l’obiettivo di favorire il potenziamento dei servizi domiciliari ed il sistema di accoglienza temporanea a beneficio di anziani, soggetti non autosufficienti e persone affette da patologie a rischio e invalidanti, attraverso un sistema di Teleassistenza attivo h24 che garantisce supporto ai pazienti da remoto. Nella Casa di Riposo “Anna Maria Zirillo” di Chieuti, inoltre, sarà sperimentato il servizio di “Housing first, ampliando l’attuale numero dei posti letto per accogliere 14 utenti che necessitano di servizi quali dismissioni assistite o inserimento abitativo temporaneo per chi versa in situazioni di grave svantaggio economico o sociale”.
“Un polo per l’autonomia”, invece, coinvolge il Centro diurno “Cuore con le ali” di Poggio Imperiale, con la finalità di promuovere l’indipendenza, l’autonomia e l’inclusione di persone con disabilità o non autosufficienti. L’innovazione è data dalla creazione di un cohousing, posto al primo piano della struttura, finalizzato ad accogliere sette persone con disabilità prive di nucleo familiare o per le quali la permanenza al suo interno presenti difficoltà, in una dimensione accogliente, orientata alla tutela e allo sviluppo delle abilità residue degli ospiti. Sarà anche avviato il servizio di telemedicina per controllare da remoto i parametri degli utenti, monitorando il loro stato di salute anche attraverso dispositivi tecnologici di ultima generazione”.