Assemblea pubblica organizzata dal Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento e Confindustria Brindisi
Appuntamento martedì 28 febbraio 2023 alle ore 17.30 presso Confindustria Brindisi (Corso Garibaldi, 53)
“Più che l’anno della crescita, ci vorrebbe l’anno dell’attenzione”, scrive il poeta e paesologo Franco Arminio. E con attenzione e cura l’Università e l’Industria si approcciano ai temi della sostenibilità e della green economy e aspirano a dialogare con la cultura, con la ferma convinzione che solo dallo scambio e dal confronto possa nascere il conforto della speranza di un orizzonte comune verso cui tendere.
“L’ingegneria per l’industria e la mobilità sostenibile: dialogo con Franco Arminio” è il tema dell’assemblea pubblica che si terrà presso la sede di Confindustria Brindisi (Corso Garibaldi 53) martedì 28 febbraio 2023 alle ore 17.30; l’evento è organizzato in sinergia con il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento. Con Franco Arminio dialogheranno il Presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis e il Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione Antonio Ficarella.
La tecnologia corre veloce ed è necessario non rallentare la corsa, ed è al tempo stesso fondamentale muovere passi ragionati che sappiano coniugare lo slancio innovativo con l’impellente necessità di salvare il pianeta in cui viviamo, in serio pericolo.
Il confronto con Franco Arminio, poeta, scrittore e regista, noto per la sua poetica della “paesologia” e pluripremiato per la sua attività, costituirà un interessante momento di riflessione e stimolerà il dibattito su temi di grande attualità. Che l’ingegneria e l’industria si aprano alla parola, nell’accezione più alta del termine, è il segno di come l’ingegnere e l’imprenditore possano valorizzare il lato umano nell’approccio al mondo, dando prova di un occhio interiore attento alla realtà delle cose e aperto a una caleidiscopica visione del futuro. L’assemblea pubblica organizzata a Brindisi è l’occasione per parlare di “sostenibilità” facendo incontrare personalità diverse e sfaccettate che vogliono guardare insieme nella stessa direzione.
«Guardare al presente e al prossimo futuro in chiave di sostenibilità diventa il concreto indirizzo verso il quale il mondo dell’ingegneria tutta deve tendere, per attuare un modello di efficacia e rigenerazione del quale ora più che mai si avverte l’esigenza. Per questo a Brindisi è stato attivato il corso di laurea triennale in “Ingegneria dell’industria sostenibile”, nel quale crediamo molto, convinti delle sue strategiche ricadute sul territorio», spiega Antonio Ficarella, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, che sottolinea: «Ci si è allontanati da una visione culturale centrata sull’uomo, per andare verso una prospettiva biocentrica: l’essere umano non è più il vertice della creazione ma soltanto una delle tante specie che abitano il pianeta. Siamo in un periodo storico caratterizzato da una grande attenzione ai temi della sostenibilità, dei cambiamenti climatici, della sicurezza dei sistemi energetici, con una disponibilità di risorse per attività di ricerca industriale e di sviluppo che sono del tutto eccezionali. Allo stesso tempo, però, oggi stiamo subendo i drammatici effetti di una crisi climatica senza precedenti. L’ingegneria non può che prendere atto di tutto ciò e agire di conseguenza, anche promuovendo incontri come questo, che puntano al coinvolgimento del pubblico su tematiche così attuali e delicate».
«L’istituzione del corso di “Ingegneria per l’industria sostenibile” costituisce senza dubbio motivo di orgoglio per il nostro territorio, interessato da diverso tempo dalla cosiddetta “transizione ecologica”, di cui tanto oggi si discute», afferma il Presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis, «Da tale punto di vista possiamo affermare che le aziende presenti a Brindisi hanno già intrapreso percorsi virtuosi di ambientalizzazione e trasformazione dei propri processi produttivi, e Confindustria Brindisi sostiene con forza i nuovi investimenti produttivi che seguono le linee previste dal green new deal europeo. Diviene pertanto indispensabile formare figure professionali che andranno a rivestire un ruolo fondamentale nella costruzione dei processi produttivi in chiave green. Ci fa piacere che questi argomenti vengano affrontati sotto forma di dialogo con Franco Arminio, a dimostrazione che cultura e industria, generalmente visti come mondi separati, possano in realtà comunicare tra loro per una riflessione ancora più ampia sull’essere umano nella sua dimensione lavorativa/imprenditoriale e sull’ambiente in cui vive».