“Ciak si gira”, nell’Istituto “Giovanni Paolo II-S.M. De Marinis”, del quartiere di Carbonara – Bari.

Nei giorni scorsi hanno avuto termine  le riprese del docufilm “Cinema ti amo”, progetto approvato dalla Regione Puglia, nell’ambito dei nuovi orientamenti formativi suggeriti dal Ministero all’Istruzione, che conducono alla realizzazione di una “scuola aperta” e pensata come laboratorio permanente di formazione, di sperimentazione e innovazione didattica. Le scene sono girate in gran parte negli ambienti dell’Ist. De Marinis di Carbonara-Bari, realtà didattica sempre all’avanguardia e incline a sperimentare nuove ed accattivanti modalità di istruzione, con l’attenzione rivolta al futuro dei ragazzi e alla loro crescita, a tutto tondo. Una sorta di indagine sociale di una realtà periferica, quartiere “Carbonara”, della città di Bari in cui traspira prepotente l’esigenza del cambiamento, non solo come riscatto, ma in termini di qualità della vita e di crescita culturale. Un docufilm appassionato, interpretato dagli studenti, guidati dal regista Alfio D’Agata, che raccontano, attraverso il linguaggio del cinema, loro stessi e il territorio in cui vivono, e che vede la fondamentale collaborazione delle Istituzioni locali, private e pubbliche, tra cui la partnership dell’Accademia di Belle Arti di Bari (tirocinanti e cultori della materia della cattedra di Illustrazione Scientifica), che fanno da ponte tra i ragazzi e la visione della realtà che li circonda.


L’attenta Dirigente, Ermelinda Cucumazzo, visivamente emozionata, ma orgogliosa per l’ennesimo progetto che si realizza nella scuola da lei diretta, sita in un quartiere periferico dalle mille qualità, così commenta: “E’ per i ragazzi una nuova esperienza quella di lavorare in un contesto di apprendimento diverso da quello solito didattico, che sta offrendo loro la possibilità di esprimersi e scoprire talenti personali, attraverso la recitazione, testi, disegno ed altro. La sfida vinta è anche quella di farli lavorare con impegno, determinazione, complicità senza differenze, e soprattutto, ininterrottamente per ore. Un progetto comune ed importante per tutti loro, motivati dal tutor professore Francesco Galassi, e coordinati esemplarmente dalla Vicepreside Angela Consoli.”


L’idea progettuale, nasce dalla dirigente Cucumazzo, ed è stata curata da Anna Scarangella e Rossella Patano. Quest’ultima, esperta nel settore cinematografico, così dichiara.: “Al fine di colmare quell’assenza di servizi rivolti ai ragazzi nel quartiere, e provare a dare un futuro diverso e culturalmente più accogliente, abbiamo preferito dedicare gli investimenti del progetto alla formazione e all’educazione cinematografica dei bambini, attraverso una sorta di abc dei “linguaggi cinematografici”. La realizzazione, quindi, di laboratori e master class, interni ed esterni, svolti da un team di esperti e professionisti del settore che hanno seguito gli alunni in tutte le fasi della produzione cinematografica, su una tematica individuata da loro stessi e vicina al loro vissuto esperienziale ed emotivo. Per la didattica interna, “arte, tecnologia e musica”, e nello specifico, “alfabetizzazione, sceneggiatura, e scrittura creativa”, sono stati tenuti dalla docente Rosanna Pucciarelli dell’Accademia di Belle Arti di Bari. La didattica esterna ha avuto luogo attraverso le master class sulla “recitazione scenica e recitazione in genere” a cura dell’attore Vanni Bramato. Il regista Alessandro Piva si è occupato dei laboratori sulla regìa, mentre per le tecniche di film-making, critica cinematografica e svolgimento di un set cinematografico è intervenuto il regista Alfio D’Agata. Il seminario sulla produzione è stato curato da Silvio Maselli”.


Il regista del docufilm è il catanese d’origine, appassionato del suo lavoro e di grande talento, Alfio D’agata. Sempre alla ricerca di nuove sfide ci parla di questa ultima avventura: “E’ una nuova esperienza, come sempre fatta di aspetti positivi e negativi.  Non è stato semplice passare direttamente dal mondo del cinema, già strutturato da modalità e tempistiche, al mondo della scuola una realtà completamente diversa, ma non facile non vuol dire meno coinvolgente. La profusa dedizione della Preside Cucumazzo e l’innocenza dei ragazzi totalmente disarmanti, ti appassionano rendendoti corresponsabili ed artefici dei risultati del progetto, proiettato come sfida anche personale al successo in cui tanti giovani possono immedesimarsi.  Sono orgoglioso dell’impronta lasciata nei ragazzi. Alcuni di loro hanno già espresso la volontà di studiare recitazione o addirittura cinematografia. Questa nuova prova, nel mio ambito professionale, non resterà isolata. Spero di poter portare il docufilm “Cinema ti amo” in visione al pubblico, e di presentarlo prossimamente a festival del cinema, nazionali ed internazionali.”


Il noto attore barese Vanni Bramati, protagonista dalla fine degli anni ‘90 di numerose serie televisive di successo Rai e Mediaset, si racconta in questa ultima esperienza che lo ha visto nel ruolo di life coach del laboratorio attoriale: “Ho avuto più volte l’occasione di lavorare nell’ambito di questi progetti in cui sono coinvolti ragazzi giovani e bambini. Sono esperienze uniche, capaci di donare grandi soddisfazioni, in cui si ripresenta viva la percezione di prendere da loro più di quello che si dà. In fondo si tratta di uno scambio da cui se ne esce assolutamente arricchiti. Quasi imbarazza la loro purezza. Sono anime senza filtri, destrutturati, che ti sorprendono per la loro schiettezza e ragionevolezza, capaci di avvertire l’autenticità e la generosità nell’adulto che si rapporta a loro. Ti invogliano a donare senza risparmiarsi”.

Terminate le riprese, ora seguiranno le operazioni di post-produzione per completare il docufilm, la cui data di presentazione in conferenza stampa è prevista per la fine del mese di aprile. Sarà sicuramente premiato l’impegno di questi ragazzi, e la serietà con cui hanno saputo mettere in scena un mondo, il loro mondo, fatto di ingenuità e di piccoli sogni da realizzare in un futuro diverso e più accogliente”.