

Si è concluso con la riconferma della segreteria CISL Scuola Bari con la segretaria generale Rosa Magno, e in segreteria Massimo Del Popolo e Vincenzo Pietanza. Le sfide: rinnovi contrattuali e welfare per rendere attrattivo il posto pubblico sono stati i temi al centro del VII Congresso CISL Scuola Bari. “Diamo forma al futuro” è il motto scelto per il congresso, un richiamo forte alla volontà di essere protagonisti nei processi di cambiamento e innovazione, promuovendo una visione che riconosca centralità alla persona come fulcro di una società inclusiva, partecipativa e fondata sul valore della fraternità.
Nella prospettiva tracciata dai temi del congresso, si evidenzia l’importanza di assegnare alla scuola un ruolo strategico, superando le difficoltà legate a una condizione di perenne emergenza. “Per inaugurare una nuova stagione formativa è necessario valorizzare le autonomie scolastiche e restituire centralità al pensiero pedagogico”.
Il congresso rappresenta un’occasione preziosa per riflettere sul futuro della scuola e sul contributo che il sindacato può offrire per rispondere alle sfide educative di oggi e di domani. La CISL Scuola conferma così il suo impegno a sostegno di un sistema formativo capace di adattarsi ai cambiamenti della società, garantendo sempre l’attenzione ai bisogni degli studenti e del personale scolastico.
Subito dopo i saluti istituzionali, la Segretaria Generale della CISL Scuola Bari, Rosa Magno, nel corso della sua relazione, ha posto l’attenzione sull’importanza di ricostruire relazioni autentiche, generative, specialmente nella scuola, e di aiutare le nuove generazioni a ritrovare la speranza nel futuro.
Nuove competenze, formazione, partecipazione, welfare e contrattazione sono gli argomenti attorno ai quali Rosa Magno ha sviluppato la sua relazione: “La scuola – ha sottolineato – deve tornare al centro del dibattito politico per il suo ruolo essenziale nella formazione dei cittadini. In quest’ottica è essenziale valorizzare il ruolo degli organi collegiali, stimolare la partecipazione attiva e promuovere la coesione tra i diversi attori della comunità educante”.
Preoccupano l’ alto tasso di precarizzazione, specialmente su sostegno e la carenza di ricambio generazionale (il 53% degli insegnati italiani ha più di 50 anni, ben al di sopra della media dei paesi Ocse che è del 37%): tra le cause pesano gli stipendi bassi, che non invogliano i giovani ad intraprendere questa carriera, piena di ostacoli e concorsi.
A partire dalle relazioni si è sviluppato un ampio dibattito congressuale con l’intervento di numerosi delegati.
Ai lavori hanno partecipato anche Ivana Barbacci, Segretaria Generale Nazionale della CISL Scuola, Gianna Guido, Segretaria Generale della CISL Scuola Puglia, e Domenico Maiorano Segretario CISL Bari.