Cooperazione transfrontaliera: i deputati hanno interrogato il Consiglio sul nuovo meccanismo

I deputati chiedono agli Stati membri di adottare tutte le misure necessarie per raggiungere finalmente un accordo con il Parlamento sul nuovo meccanismo per rimuovere gli ostacoli transfrontalieri.

I deputati hanno ribadito la loro disponibilità ad avviare negoziati interistituzionali con i governi dell’UE su una nuova proposta della Commissione ispirata alla risoluzione del Parlamento del settembre 2023 sul nuovo meccanismo che rimuove gli ostacoli transfrontalieri giuridici e amministrativi e promuove la cooperazione. Vorrebbero raggiungere un accordo sulla proposta prima delle elezioni europee del giugno 2024.

Il relatore del Parlamento europeo Sandro Gozi (Renew, FR) ha sottolineato che il nuovo meccanismo dovrebbe non solo eliminare le barriere, ma anche apportare benefici finanziari alle regioni transfrontaliere e all’economia dell’UE, risparmiando 457 miliardi di euro e 4 milioni di posti di lavoro ogni anno. Ha inoltre sottolineato che la nuova proposta della Commissione ha un carattere più semplice, ha una natura volontaria, non crea nuovi oneri amministrativi e affronta efficacemente le questioni giuridiche sollevate dai paesi dell’UE nella proposta originale del 2018. I deputati si aspettano quindi che il Consiglio riprenda i colloqui il prima possibile per finalizzare il testo prima delle elezioni europee.

Il ministro belga degli Affari esteri Hadja Lahbib, in rappresentanza della presidenza belga del Consiglio, ha riconosciuto l’importanza di rimuovere gli ostacoli transfrontalieri che ostacolano lo sviluppo delle infrastrutture e ostacolano la vita delle comunità transfrontaliere. Ha sottolineato l’importanza della cooperazione transfrontaliera per il funzionamento del mercato unico e ha espresso il suo pieno sostegno al nuovo meccanismo, che a suo avviso è più flessibile e consente ai paesi di agire caso per caso. Tuttavia, Lahbib ha anche affermato che ci vorrà del tempo per analizzare le posizioni degli Stati membri, il che potrebbe ritardare i negoziati con il Parlamento europeo. A suo avviso, la presidenza belga farà tutto il possibile per soddisfare le esigenze delle regioni frontaliere, anche se l’accordo sul nuovo meccanismo potrebbe non essere raggiunto prima della fine di questa legislatura.

I deputati hanno accolto con favore il sostegno della presidenza belga a questa proposta e hanno esortato il ministro a garantire che il fascicolo legislativo sia completato prima delle elezioni europee. Hanno sottolineato il valore della cooperazione transfrontaliera per garantire la pace, l’accesso ai servizi pubblici, alle università e all’assistenza sanitaria, contribuendo nel contempo allo sviluppo delle imprese e fornendo uno strumento per una reale integrazione. Ritengono inoltre che possa aiutare le regioni frontaliere a liberare appieno il loro potenziale e i governi dell’UE a comprendere e sostenere meglio le esigenze dei loro cittadini.

Sfondo

Le regioni frontaliere interne coprono il 40 % del territorio dell’UE e rappresentano il 30 % della sua popolazione. A seguito della mancata adozione da parte del Consiglio della sua posizione in prima lettura sulla proposta di meccanismo transfrontaliero europeo nel 2018, il Parlamento ha invitato la Commissione europea a presentare una nuova proposta legislativa volta a rimuovere gli ostacoli transfrontalieri nell’UE. In risposta all’invito del Parlamento, nel dicembre 2023 la Commissione europea ha adottato una proposta di regolamento per facilitare le soluzioni transfrontaliere.