Dal 6 al 9 novembre, la residenza InOrbita propone concerti e feste tradizionali al Teatro TEX di San Vito dei Normanni

I concerti di InOrbita 2025 (6-9 novembre)

Dal 6 al 9 novembre, la residenza InOrbita propone concerti e feste tradizionali al Teatro TEX di San Vito dei Normanni. Con Davide Ambrogio, Rachele Andrioli, Alfio Antico, Peppe Leone, Livia Giaffreda e Mamarua tra gli altri

La residenza InOrbita, a cura di World Music Academy, è un progetto di ricerca e sperimentazione sul tamburo a cornice italiano diretto da Vincenzo Gagliani e Federico Laganà. Giunta alla seconda edizione, la residenza è inserita all’interno di Nuova Generazione Trad, progetto sostenuto dal Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura. Oltre la parte didattica, la residenza apre le porte al pubblico con quattro serate di concerti e feste tradizionali al TEX di San Vito dei Normanni, dal 6 al 9 novembre.

Le quattro serate intrecciano tradizione, innovazione e contaminazioni sonore, accogliendo sul palco artisti di rilievo nazionale e internazionale per offrire esperienze immersive tra ascolto e danza, in cui il folk incontra la world music e l’elettronica.

Si parte il 6 novembre con Davide Ambrogio, che presenta Mater Nullius, il nuovo album che segue il fortunato Evocazioni e Invocazioni. Con lui sul palco Walter Laureti ai sintetizzatori e all’elettronica live, Federico Laganà alle percussioni e voce, Vincenzo Gagliani al tamburo e Gabriele Bazza a voce e chitarra. A fine concerto, la prima festa tradizionale della residenza.

Il 7 novembre è la volta di due protagonisti del panorama musicale italiano: Alfio Antico, maestro indiscusso del tamburo a cornice, e Rachele Andrioli. Alfio Antico, scoperto giovanissimo da Eugenio Bennato e poi collaboratore di artisti come Fabrizio De André, Lucio Dalla e Roberto De Simone, fonde nei suoi live poesia, teatro e ritmo popolare. Andrioli porta invece sul palco Leuca, spettacolo che intreccia voce, scacciapensieri, tamburi, corde e loop station per evocare rituali ancestrali e paesaggi sonori carichi di simboli. Seguirà la seconda festa tradizionale.

L’8 novembre vedrà alternarsi tre proposte: Mamarua, Peppe Leone e Federico Laganà & friends. Mamarua, duo formato da Lavinia Mancusi e Denise Di Maria, fonde il folk mediterraneo e latinoamericano in un dialogo tra Sud del mondo, energia ritmica e messaggi di pace. A seguire, Peppe Leone, virtuoso del tamburello e figura di riferimento per la sua ricerca sonora, porterà sul palco la sua energia contagiosa. La serata si chiuderà con Federico Laganà & friends, un esperimento di neoronda e campionamento live che coinvolgerà anche i partecipanti della residenza.

La chiusura, il 9 novembre, sarà affidata a un intreccio di progetti che esplorano il confine tra jazz, folk ed elettronica: EC3 (Emanuele Coluccia, Vito De Lorenzi, Michele Colaci) con il loro percorso sonoro che attraversa la musica contemporanea e le radici mediterranee; Livia Giaffreda, che con voce e tamburi a cornice intreccia melodie popolari e influenze fado e latinoamericane; Frameflow (Alessio Colantonio feat. Gianfranco De Lisi), con un set elettroacustico sospeso tra ritmi arcaici e groove moderni; e Folktronica, progetto supervisionato da Vincenzo Gagliani, Giovanni Chirico e Trevize, che insieme ai partecipanti della residenza e a Ritmo con Segni di Michele Braguti chiuderanno InOrbita con un’esperienza collettiva di danza e sperimentazione sonora.

Info e biglietti su worldmusicacademy.it.