Decarbonizzazione e riconversione area Brindisi: l’incontro in Prefettura con Mimit e Invitalia

Triggiani: “Incontro positivo ma vogliamo più garanzie su giusta transizione e decarbonizzazione”

“E’ un’ottima notizia l’aver appreso che da oggi il prefetto  Luigi Carnevale, Commissario Straordinario per il processo di reindustrializzazione dell’area di Brindisi, assume pieni poteri nella gestione del protocollo d’intesa per la conversione. Ma ancora nessuna risposta su come verrà assicurato il giusto processo di transizione verso una riqualificazione industriale green con la salvaguardia dei livelli occupazionali, compreso l’indotto. Abbiamo, inoltre, rimarcato come sia di fondamentale importanza giungere in tempi brevi alla sottoscrizione di un Accordo di programma strumento fondamentale di rilancio e rinascita di tutta l’area industriale brindisina”. Lo ha detto l’assessora regionale alle Crisi industriali, Serena Triggiani, a margine del tavolo interministeriale convocato dal Mimit e tenutosi questa mattina nella Sede della Prefettura di Brindisi sulla conversione della centrale Enel di Cerano. L’incontro ha riunito le parti istituzionali regionali e locali, i sindacati, alla presenza di Invitalia che con la sua struttura tecnica ha selezionato le proposte progettuali di riconversione.

“È stato certamente un appuntamento importante quello odierno perché, dopo mesi di sospensione – ha proseguito Triggiani – , ha rimesso attorno a un tavolo tutte le parti istituzionali, datoriali e sindacali – che ringrazio per la spiccata capacità propositiva – coinvolte nel processo di decarbonizzazione della centrale e di conversione delle aree dismesse da Enel. La presenza, inoltre, del Commissario Carnevale, prefetto di Brindisi, che  assume pieni poteri nella gestione della transizione, rappresenta una garanzia in termini di autorevolezza istituzionale, determinazione e equilibrio per tutte le parti coinvolte e per il territorio brindisino”.

Nel corso dell’incontro è stato reso noto da Invitalia e dal Mimit che sono state 51 le aziende che si sono candidate a reindustrializzare le aree Enel con 61 progetti differenti. “Di grande rilievo – ha tenuto a sottolineare l’assessora – è l’aver appreso che circa 20 di questi progetti riguardano investimenti in aree già disponibili e quindi immediatamente pronte per la reindustrializzazione. Tuttavia non è ancora chiaro quali e quanti di questi progetti abbiano già acquisito un giudizio di ammissibilità, poiché le imprese non ci vengono ancora formalmente presentate. È necessario che il Commissario possa avviare gli approfondimenti opportuni sul valore dei singoli investimenti, sul settore industriale di riferimento, sulla ricaduta occupazionale, il fabbisogno formativo e sulla riqualificazione professionale. E proprio su quest’ultimo punto la Regione Puglia è già pronta a mettere in campo misure straordinarie e mirate di politiche attive del lavoro.

Siamo felici dell’impegno qui ribadito sulle garanzie di salvaguardia occupazionale anche per l’indotto, per i prossimi 36 mesi, ma non basta ancora – ha concluso Triggiani -. Abbiamo bisogno di ulteriori risposte e rassicurazioni e sapere con certezza che Enel non lascerà Brindisi senza un idoneo investimento nel territorio”.

Per la direttora del Dipartimento regionale allo Sviluppo economico, Gianna Elisa Berlingerio, “è opportuno capire quali siano le risorse finanziarie pubbliche a sostegno degli investimenti: è necessario chiarire con precisione quali e quante risorse siano effettivamente disponibili. Su questo punto la Regione Puglia è pronta a svolgere un ruolo di supporto concreto, attraverso le proprie misure regionali, con particolare riferimento al bando ‘Step’, di recente pubblicazione. Si tratta di un passaggio cruciale, perché senza certezze sulle coperture finanziarie e sugli strumenti di incentivazione, qualsiasi percorso di reindustrializzazione rischierebbe di rimanere incompleto. È fondamentale, quindi, che le imprese possano contare su un quadro chiaro e stabile di agevolazioni, capace di attrarre investitori seri e di stimolare progetti realmente sostenibili e innovativi”.

Un incontro positivo, dunque, ma che non chiarisce ancora punti fondamentali, secondo  il presidente della task force regionale Occupazione (SEPAC), Leo Caroli: “Restano sullo sfondo due questioni fondamentali che il tavolo non ha ancora affrontato con la necessaria determinazione. La prima riguarda il Governo e il MIMIT, cui chiediamo se sia stata davvero compiuta una scelta definitiva, senza ambiguità e senza ulteriori rinvii, per la decarbonizzazione. Se così fosse, diventa imprescindibile giungere in tempi rapidissimi alla firma dell’Accordo di Programma, unico strumento capace di garantire certezze al territorio, alle istituzioni, alle imprese e ai lavoratori. La seconda questione riguarda Enel, che a oggi non ha ancora presentato un proprio piano di reindustrializzazione. È fondamentale che l’azienda esprima una visione chiara e impegni risorse concrete, ad esempio investendo nella produzione di energia da fonti rinnovabili o nella ricerca e innovazione nel campo energetico. In questo contesto, la valorizzazione della Cittadella della Ricerca – autentico fiore all’occhiello dell’industria della conoscenza brindisina – potrebbe costituire un pilastro strategico per uno sviluppo sostenibile e duraturo del territorio”