E-commerce: limitare l’accesso a merci scadenti

I deputati della commissione per il mercato interno hanno adottato raccomandazioni per controllare meglio l’afflusso di prodotti di e-commerce a basso costo e scadenti provenienti da paesi terzi.

Giovedì, la commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori ha adottato una relazione d’iniziativa che fa il punto sulle sfide poste dai flussi sempre crescenti di commercio elettronico nell’UE, suggerendo come gli Stati membri e le autorità dovrebbero affrontare la questione. La relazione chiarisce la posizione del Parlamento su molte questioni che potrebbero emergere anche nei negoziati interistituzionali sull’ambiziosa riforma del codice doganale dell’Unione, che devono ancora iniziare.

Incentivare le importazioni di prodotti sfusi e altri modi per sostenere le dogane

Il Parlamento suggerisce che un modo per aumentare la supervisione delle autorità doganali sia quello di incoraggiare i commercianti di paesi terzi a importare i loro articoli di commercio elettronico nell’UE all’ingrosso, stoccarli in magazzini in Europa e spedirli a clienti all’interno dell’Unione. I deputati chiedono che la Commissione intraprenda una valutazione d’impatto.

La digitalizzazione, una migliore condivisione dei dati e tecnologie avanzate di screening rese possibili dall’intelligenza artificiale e dalla tecnologia della catena di blocchi potrebbero migliorare significativamente la capacità delle autorità di segnalare le spedizioni ad alto rischio e automatizzare i controlli di conformità su larga scala. Di conseguenza, alle autorità doganali dovrebbero essere assegnate maggiori risorse per l’impiego di strumenti tecnologici, in quanto ciò consentirebbe alle autorità doganali di rafforzare i controlli.

Spese di gestione per i pacchi e-commerce ed esenzione dai dazi doganali per le merci a basso costo

Il Parlamento chiede alla Commissione di verificare che la commissione di gestione di 2 euro che la Commissione ha proposto di introdurre per i pacchi per il commercio elettronico sia conforme alle norme dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e sia sufficiente e proporzionata. È importante sottolineare che i deputati insistono sul fatto che questa tassa non dovrebbe essere trasferita ai consumatori.

Allo stesso tempo, i deputati ritengono che l’eliminazione della soglia di 150 euro per l’attuale esenzione dai dazi doganali sia un passo necessario e ne sostengono l’immediata eliminazione.

Maggiori responsabilità per le piattaforme e i commercianti di paesi terzi

Poiché i produttori non UE spesso riescono ad aggirare le normative dell’UE ed eludere i controlli doganali e di sorveglianza del mercato, i deputati affermano che le norme UE esistenti, come DSAGPSRDMA e MSR, devono essere applicate e che le aziende non conformi dovrebbero affrontare le conseguenze delle continue violazioni.

In linea con il DSA, le piattaforme online devono garantire la piena tracciabilità dei venditori e dei prodotti, impedendo la visualizzazione di inserzioni senza dettagli verificati sulla conformità dei prodotti. Le piattaforme dovrebbero inoltre gestire efficacemente i reclami dei consumatori e garantire un ricorso efficiente. La relazione invita la Commissione a prendere in considerazione la possibilità di aumentare la responsabilità giuridica e finanziaria della “persona responsabile” designata dai commercianti di paesi terzi, in modo che i consumatori e le autorità dispongano di un punto di contatto responsabile in caso di problemi.

Per motivi di dati e sicurezza, gli Stati membri dovrebbero limitare l’operatività dei fornitori ad alto rischio nelle loro infrastrutture critiche e nei sistemi di sicurezza delle frontiere, anche per l’acquisto di apparecchiature per i controlli di sicurezza e la scansione delle merci utilizzate negli aeroporti e nei porti. Allo stesso tempo, sarebbe importante condurre campagne di sensibilizzazione nell’UE in merito alle pratiche di manipolazione online e ai pericoli connessi alle merci ordinate da negozi online di paesi terzi.

Citare

Il relatore Salvatore De Meo (PPE, IT) ha dichiarato dopo il voto: “Il boom del commercio elettronico ha rivoluzionato il commercio globale, ma ha anche aperto la porta a un’ondata di prodotti pericolosi e alla concorrenza sleale. Troppe merci entrano nel mercato europeo senza controlli adeguati, mettendo a rischio la sicurezza dei consumatori e penalizzando le imprese che rispettano le regole. Il rafforzamento dei controlli, l’applicazione della legislazione vigente, la digitalizzazione della vigilanza del mercato, la garanzia della responsabilità lungo tutta la catena di approvvigionamento e il rafforzamento del coordinamento tra le autorità sono ora priorità per garantire che il mercato unico rimanga uno spazio sicuro, equo e competitivo per tutti.”

Passaggi successivi

Si tratta di una relazione d’iniziativa che la commissione ha adottato con 39 voti a favore, 1 contrario e nessuna astensione. Ora dovrà essere votato nella plenaria del Parlamento, previsto per luglio.

Sfondo

L’e-commerce offre ai consumatori una comodità senza pari, ma presenta sfide significative. Molti articoli che finiscono nell’UE non sono conformi alle norme di sicurezza dell’UE. Le imprese dell’UE subiscono una concorrenza sleale. I consumatori sono vittime di pratiche manipolative. I contribuenti dell’UE devono pagare il conto sempre crescente della gestione dei rifiuti non riciclabili. Nel frattempo, le autorità doganali e di vigilanza del mercato non sono più in grado di tenere il passo con la lavorazione di 12 milioni di piccoli pacchi di e-commerce al giorno.