Fa tappa a Lecce “Sport Senza Confini”, il progetto di scuola itinerante per i piccoli con disabilità

Sabato 26 e domenica 27 ottobre l’Impianto Sportivo Montefusco di Lecce

Ha ospitato l’ottava tappa del percorso di sport inclusivo organizzato da FISPES

con il sostegno di Fondazione Conad ETS e di Procter & Gamble Italia.

La tappa ha visto la partecipazione attiva di Conad Adriatico

cooperativa Conad di riferimento per il territorio.

Dopo aver coinvolto oltre 100 bambini con disabilità a Modena, Ascoli Piceno, Roma, Perugia, Bologna, Forlì e Reggio Emilia, fa tappa a Lecce il progetto “Sport Senza Confini”, l’iniziativa dedicata ai ragazzi con disabilità tra i 5 e i 14 anni che si propone di avviare allo sport i giovani, attraverso un percorsopropedeutico alla scelta di una disciplina paralimpica.

Organizzato da FISPES, Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali, con il supporto di Fondazione Conad ETS e Procter & Gamble Italia, “Sport Senza Confini” amplia l’impegno della “Scuola Itinerante” e prevede in questo 2024 un percorso di undici tappe che sta progressivamente toccando sei regioni italiane.

Sabato 26 e domenica 27 ottobre è stato l’Impianto Sportivo Montefusco di Lecce ad accogliere i partecipanti e i tecnici FISPES in una due giorni intensa di esercizi ludico-sportivi volti a favorire l’integrazione e socializzazione dei giovani atleti, facilitandone l’espressione tramite l’attività motoria nel rispetto delle abilità di ciascuno.

L’organizzazione di questa ottava tappa del progetto “Sport Senza Confini” è stata resa possibile grazie al patrocinio del Comune di Lecce che ha garantito la disponibilità dell’impianto sportivo, al sostegno della Società Sportiva Tre Casali Lecce affiliata alla FISPES per la messa a disposizione di parte del materiale tecnico, e al supporto attivo di Conad Adriatico che ha regalato un ulteriore occasione di  socialità, dando il suo benvenuto ai bambini e ai ragazzi e offrendo un momento di ristoro a tutti i partecipanti.

IL PROGETTO “SPORT SENZA CONFINI”

Sport Senza Confini” è dedicato ad atleti con disabilità tra i 5 e i 14 anni e si propone di consolidare l’integrazione dei bambini e dei giovani all’interno di un gruppo, attraverso un coinvolgente percorso di attività ludico-sportive, propedeutico alla scelta di una disciplina sportiva tramite cui mettere a frutto le proprie capacità e passioni. Ogni incontro, infatti, offre l’occasione di praticare sport all’interno di un gruppo di ragazzi con e senza disabilità e di mettersi alla prova in varie discipline paralimpiche, esplorando le proprie abilità in un ambiente che stimola la socializzazione e l’inclusione.

Il progetto amplia l’impegno della “Scuola Itinerante” nazionale della FISPES, Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali, grazie al supporto di Fondazione Conad ETS – ente del terzo settore istituito per volontà di Conad, prima insegna italiana della Grande Distribuzione, e impegnato per il bene comune e il supporto alle comunità – e di Procter & Gamble Italia, l’azienda che con il programma di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia” sta realizzando azioni tangibili per promuovere l’accesso allo sport dei ragazzi con disabilità.

In particolare, il progetto “Sport Senza Confini” prevede per l’anno in corso un percorso itinerante in undici tappe che tocca sei regioni italiane e le diverse realtà locali che le compongono: ad ogni tappa, lo staff tecnico della FISPES coinvolge per tutto un weekend decine di giovani atleti in percorsi specifici, volti a valorizzare ciascun partecipante e a sensibilizzare al rispetto delle diversità, il tutto all’insegna del divertimento.

 LE DICHIARAZIONI

«Sono particolarmente felice per questa iniziativa che, ancora una volta, Fispes e i suoi compagni di viaggio propongono. Un progetto ad ampio respiro di scuola itinerante con l’obiettivo chiaro di iniziare ad attivare nel territorio delle realtà stanziali, che possano essere faro e riferimento per tanti bimbi che, con le loro famiglie, ancora attendono un’opportunità per poter praticare un’attività sportiva» – le parole del Presidente della FISPES Sandrino Porru.

«Siamo convinti che lo sport sia un mezzo aggregante, capace di trasferire alle generazioni più giovani i valori della socialità e dell’inclusione; valori centrali nel lavoro delle nostre Cooperative e dei Soci sul territorio, che quotidianamente dialogano con le comunità locali, come Conad Adriatico qui a Lecce, portando risposte concrete alle necessità e supportando progetti inclusivi. Siamo felici di sostenere per il secondo anno i raduni nazionali della Scuola Itinerante della Fispes, perché mettono in pratica i valori più alti che lo sport sappia esprimere, rendendo protagonisti di attività coinvolgenti bambini e ragazzi che vivono situazioni di fragilità e trasmettendo loro un messaggio positivo di incoraggiamento e speranza» – ha dichiarato Maria Cristina Alfieri, Direttrice e Segretario Generale di Fondazione Conad ETS.

«Siamo orgogliosi di essere parte attiva di ‘Sport Senza Confini’ in questa tappa di Lecce, un progetto che incarna perfettamente i valori di inclusione e condivisione che guidano Conad. Vedere così tanti giovani mettersi in gioco, sperimentare nuove discipline e crescere insieme è per noi motivo di grande orgoglio. Il nostro impegno è costante: come Conad Adriatico, vogliamo essere un punto di riferimento per le comunità in cui operiamo, sostenendo iniziative che promuovono pari opportunità e valorizzano il talento di ciascuno» – ha affermato Maurizio Rizzo, Socio di Conad Adriatico.

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«Uno dei nostri più importanti obiettivi di cittadinanza d’impresa in Italia, su cui stiamo lavorando da tempo, è promuovere e favorire l’accesso allo sport dei ragazzi con disabilità. Per questo non possiamo che essere felici di collaborare con FISPES e Fondazione Conad ETS, con cui si è creata un’importante sinergia, e di poter contribuire ad un obiettivo ambizioso: portare, tramite una crescita progressiva di anno in anno, gli eventi di promozione di sport inclusivo organizzati dalla Fispes tramite la Scuola Itinerante in tutte le regioni italiane, per coinvolgere in attività sportive quanti più giovani con e senza disabilità possibile: non perché debbano diventare atleti paralimpici, ma perché lo sport fa bene al corpo e alla mente ed è uno straordinario veicolo di inclusione e socializzazione» ha spiegato Riccardo Calvi, Direttore Comunicazione di P&G Italia.