“FANTARANTO”: E SE L’ILVA LA CHIUDESSERO I MIGRANTI?

“Fantaranto” è l’ultimo romanzo dell’avvocato cassazionista Roberto Varricchio, nel quale l’autore,anche docente incaricato in Sociologia dei processi economici e del lavoro alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bari, intreccia contenuti e generi letterari, affrontando temi di grande attualità.

La domanda “se l’Ilva la chiudessero i migranti?” vuole essere una pura provocazione per dare spunto ad una interessante riflessione. Sullo sfondo di una Taranto ancora stordita dall’efelidi del Covid-19 si dipana una storia che vede protagonisti due amici, che con una dose di stralunata fantasia progettano soluzioni nuove per vecchi problemi.

Un cambio di paradigma può trasformare le difficoltà in risorse, e allora finanche l’incessante flusso di migranti diviene lo strumento per trattare in modo diverso il dilemma che da anni dilania il capoluogo ionico: privilegiare l’occupazione o la salute, continuare ad assicurare il lavoro a migliaia di tarantini o stoppare la sequela di morti che la presenza dell’Ilva sta purtroppo mietendo nel tempo?

Tra una pagina e l’altra del libro si è sollecitati sempre più a chiedersi se del polo siderurgico si possa fare a meno, a considerare l’immigrazione non un problema, ma una risorsa, a patto di adottare illuminate politiche di integrazione. Perché l’immigrazione può costituire la soluzione alla crisi demografica e occupazionale di Taranto, e perché no di gran parte del Sud d’Italia.

È quello che suggerisce l’autore, inserendo la propria opera in un filone narrativo di natura socio-politica che con stile sbarazzino alterna il serio e il faceto, l’ironico e il tragico, il noir e le trame del romanzo di appendice. Il lettore spazia dal calcio alla musica, dalla storia all’attualità, dall’amore alla morte.

In definitiva, Fantaranto non è un testo impegnato, non è un giallo, non è un romanzo rosa, nè una commedia. È solo un inno alla solidarietà, meglio ancora all’amicizia.

Potrà sembrare anche poco, ma l’imperversare delle guerre e il recente quanto tragico naufragio di migranti in quel di Cutro suggeriscono che sono proprio la solidarietà e l’amicizia ciò di cui la società ha mai come oggi estremo bisogno.

Roberto Varricchio è autore di numerose pubblicazioni a carattere scientifico, tra cui si segnalano, tra le altre, Politica e decisione, 2011, Governance del territorio e tutela dell’ambiente: sociologia del fenomeno burocratico, 2015, La politica senza diritto, 2018, Il Whistleblowing nel mercato del lavoro, 2021, Demopazzia 2022. Autore, inoltre, del contributo intitolato ‘Il fenomeno burocratico italiano tra tentativi di riforma e aspirazione alla semplificazione’, nel testo Etica, legalità ed efficienza nella pubblica amministrazione, pubblicato da Aracne Editrice nel 2018.