
FINALE STRAORDINARIO CON TANTI OSPITI E STORIE PER RACCONTARE COME ARTE, TALENTO E INCLUSIONE ABBATTONO OGNI BARRIERA
Aleandro Baldi, Rigi dalle Paralimpiadi di Parigi ’24, Yuri Tuci Nastro d’Argento al miglior attore ’25 come miglior attore, Nicoletta Tinti e Silvia Bertoluzza da Italia’s got talent e la giornalista Rai Paola Severini Melograni hanno salutato il pubblico di piazza Cesare Battisti







photo Francesco Paradiso
Si è conclusa con il consueto Galà del Giullare una memorabile XVII edizione del Festival Nazionale Il Giullare, che anche quest’anno ha emozionato e coinvolto un vastissimo pubblico riunito nella gremita piazza Cesare Battisti a Corato, che ha salutato l’edizione 2025 con una serata densa di emozioni, performance e testimonianze che sul palco hanno lanciato il messaggio più bello: l’arte può e deve essere il linguaggio universale di cambiamento, strumento per abbattere ogni barriera.
Lo spettacolo finale, condotto con sensibilità e ritmo da Veronica Pellegrino di RadioNorba e l’irriverenza del regista e attore Marco Colonna, ha visto la partecipazione di ospiti di grande rilievo che hanno regalato momenti di autentica commozione e ispirazione grazie agli ospiti che hanno incarnano perfettamente lo spirito del Festival: giovani atleti, artisti e professionisti che con i loro racconti e testimonianze hanno dimostrato come la disabilità non sia un ostacolo, ma una risorsa capace di arricchire tutta la comunità.
Tra loro Aleandro Baldi, che ha emozionato con la sua voce intensa; Regivan “Riggi” Ganeshamoorthy, volto delle Paralimpiadi di Parigi 2024 e noto al pubblico televisivo per la sua presenza nella trasmissione RAI “O anche No”; Yuri Tuci, attore autistico che ha conquistato il prestigioso Nastro d’Argento 2025 come miglior attore per la sua interpretazione nel film “La vita da grandi”; e ancora le straordinarie ballerine Nicoletta Tinti e Silvia Bertoluzza, che il pubblico italiano ha imparato ad amare attraverso le loro toccanti performance a Italia’s Got Talent; il grande talento della pluricampionessa paralimpica di ginnastica ritmica Alice Pasini.
“Il Galà del Giullare ha rappresentato il culmine di un mese ricco di appuntamenti, quest’anno per la prima volta lontano dalla città di appartenenza nella sua storia lunga 17 anni, se non per l’appuntamento con il contest teatrale andato in scena sul palco del centro Jobel di Trani, casa del Festival” confida Cinzia Angarano, presidente della cooperativa cha ha ideato e promosso il Festival, Promozione Sociale e Solidarietà. Realtà che esiste da 30 anni come associazione e da 20 come cooperativa, opera sul territorio e nel tessuto sociale con tanti servizi utili alla comunità, ed ha festeggiato con la performance di Giovanni Scifoni (attore di diverse fiction Rai di grande successo) due compleanni importanti durante l’edizione 2025 del Festival. “Festival che ancora una volta ha saputo porre l’accento sull’arte come veicolo di inclusione sociale e trasformazione culturale, offrendo al pubblico, quest’anno composto da tante persone che non conoscevano l’universo del Giullare, esperienze intense e cariche di significato” dichiara Giovanna Capurso, tra le responsabili storiche del Festival Giullare.
“Abbiamo ricevuto l’abbraccio di altre città come Cerignola e Corato -aggiunge AlessandraTranchino, uno dei pilastri dell’èquipe che organizza il festival – in particolare quest’ultima che, oltre a patrocinare questo progetto lo ha anche sostenuto, elemento che per noi assume un valore particolare in un anno che ha messo alla prova le nostre capacità organizzative, premiate dall’affetto ricevuto dal pubblico, pronto e aperto a condividere nuove riflessioni attraverso spettacoli e iniziative dedicate al valore della diversità, partecipando numeroso alle manifestazioni”.
Durante la serata, grande spazio è stato riservato anche a progetti innovativi e virtuosi che coniugano talento e inclusione, come Talents Lab, laboratorio fondato a Padova da Damiano Marini e Sebastiano Rizzardi, dove l’autismo si trasforma in competenza e lavoro come quello svolto da Enrico Balestra, giovane con disturbo dello spettro autistico che crea rampe inclusive utilizzando i mattoncini LEGO, o AbracaDown, realtà che fonde la magia con l’energia contagiosa di ragazzi con sindrome di Down.
La musica coinvolgente dei Ladri di Carrozzelle, storica rock band italiana nata nel 1989 e composta da musicisti con disabilità, ha acceso la piazza con un’esibizione piena di grinta e messaggi potenti. Insieme ad altri ospiti della serata, anche i musicisti sono stati insigniti del nuovo titolo di “Ambasciatori del Giullare” per la totale simbiosi con il progetto e visione sul mondo della disabilità condivisa da anni con la kermesse pugliese.
A dare ulteriore valore alla serata, la presenza di Paola Severini Melograni, giornalista Rai e voce autorevole nel panorama nazionale sul tema della disabilità, che ha saputo intrecciare con delicatezza testimonianze personali e momenti di spettacolo. L’intera manifestazione è stata documentata dalle telecamere della trasmissione RAI “O anche No”, confermando l’attenzione crescente verso esperienze che propongono nuovi modelli di inclusione.
Particolare attenzione è stata riservata all’accessibilità dell’evento, garantita da un servizio di interpretariato LIS (Lingua dei Segni Italiana), reso possibile grazie al contributo del Fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia, nell’ambito del progetto U.O. Disabilità e DSA, frutto della convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il CR ENS Puglia.
Con la chiusura del Galà, cala il sipario sull’edizione 2025 del Festival, ma resta vivo e pulsante il messaggio lanciato dal palco: l’inclusione non è un evento, ma un percorso collettivo, quotidiano e possibile.