Foggia – Candelora 2023: smontiamo il Presepio

Il Presepio artistico foggiano tra storia tradizione e leggenda

Continua il percorso di conoscenza e valorizzazione dell’arte presepiale tradizionale con un incontro culturale tematico voluto dall’Archivio di Stato di Foggia, luogo della cultura sempre più aperto al territorio e alla valorizzazione dei suoi talenti artistici, e proposto dalla sezione di Foggia dell’Associazione Italia Nostra.

relatori:

Massimo Mastroiorio – Direttore Archivio di Stato di Foggia

Alfredo de Biase – Coordinatore progetti speciali e valorizzazione Archivio di Stato di Foggia

Pina Cutolo          – Consigliere nazionale Italia Nostra

– Roberta de Iulio  – Ricercatrice Università di Foggia

– Michele Clima     – Autore e presepologo

Quest’anno si focalizza l’attenzione su una manifestazione artistica di particolare originalità e valenza, il Presepe di Michele Clima, un appassionato presepista che da ormai 40 anni si dedica alla ricerca storica e alla realizzazione di un Presepe tutto incentrato sulla rappresentazione di scorci della Foggia antica con i suoi edifici ormai scomparsi popolati da una miriade di personaggi legati alla leggenda e ai racconti della tradizione orale.

L’interesse del mondo della cultura per queste produzioni, che vanno di certo ascritte all’ambito dell’arte, una forma d’arte derivata dall’autentica e spontanea inventiva popolare, risponde a una concezione più ampia e inclusiva del bene culturale, comprensiva di ogni espressione creativa di una comunità, sia materiale che immateriale.

Avviandosi a conclusione il periodo delle festività natalizie, inaugurate da Italia Nostra nella ricorrenza della festa di Santa Lucia presso il presepe di Michele Clima, si farà coincidere lo smontaggio del presepe con la Candelora, con l’incontro “Il Presepio artistico foggiano, tra storia, tradizione e leggenda” che si terrà il 2 febbraio, presso Palazzo Filiasi, sede dell’Archivio di Stato, in Piazza XX settembre, 3, nel corso del quale saranno proiettati alcuni degli scenari del presepe realizzato da Michele Clima.

Forse molti ignorano che la Candelora è la data ultima per lo smontaggio del Presepe. La Candelora, come le altre solennità religiose, è la sostituzione di un rito sacro ad uno pagano che si celebrava nell’antica Roma nel mese di febbraio in onore di Proserpina e di sua madre Cerere e i Lupercali. La festa per i cattolici corrisponde al giorno della presentazione al Tempio di Gesù e la benedizione delle candele: “la luce che benedice le genti”, ma il sistema commerciale ha da tempo rubato la scena al Sacro.

Un allestimento importante che non comporti solamente una spicciativa rappresentazione della Natività pretende attenzione e tempi più adeguati. A Natale da molto tempo, oramai, non c’è più lo spazio per riflettere e soffermarsi sulle tematiche che il periodo dell’anno ci induce a ripensare. Nel periodo più buio dell’anno ognuno di noi dovrebbe cercare la sua luce per traghettarsi più o meno felicemente verso il nuovo anno e una nuova vita.

Natale arriva preannunciato da mille fanfare consumistiche e ci travolge nelle commissioni e negli impegni di una festa che è divenuta più che altro una performance in trance. Passa il Natale e ci accorgiamo che non abbiamo potuto neanche vedere il Presepio che il vicino di casa ci ha invitato a visitare e nel frattempo ha provveduto celermente a smontare il giorno stesso dell’Epifania.

Ecco che si giustifica parlare ancora di Presepio il 2 di febbraio, seppure nel senso del suo smontaggio.

In questa occasione l’Archivio di Stato, gioiello le cui potenzialità come contenitore e motore culturale sono ancora sconosciute ai più, grande serbatoio di memoria per Foggia e il suo territorio, apre alla città il suo spazio e il settecentesco Palazzo Filiasi che lo ospita.

L’iniziativa congiunta dell’Archivio di Stato di Foggia e di Italia Nostra è un grimaldello per forzare idealmente questo tesoro nascosto nel tentativo di condurre, con “il pretesto” del Presepio affabulatore, quella parte della cittadinanza in cerca della sua identità e del suo orgoglio locale.

L’Ingresso è gratuito previa prenotazione e sino a esaurimento posti (tel.0881- 721696)