Foggia – “I semiochimici nel controllo sostenibile degli insetti” dedicata al progetto “FORGARGANO”

I semiochimici (dal greco semeion = segnale) sono sostanze chimiche
segnale coinvolte nella comunicazione tra organismi viventi.
Negli insetti, i semiochimici si distinguono in allelochimici (dal greco
allelon = reciproco), responsabili della comunicazione tra specie e
regni viventi diversi, e feromoni (dal greco pherein = trasportare
e ormao = stimolo) che agiscono tra individui della stessa specie,
modificandone la morfologia e/o la fisiologia (feromoni primer)
dell’organismo ricevente oppure il suo comportamento (feromoni
releaser).
Iferomoni sessuali sono complesse miscele di molecole volatili che regolano il
comportamento riproduttivo di una specie e sono noti per diversi ordini di insetti.
Il feromone sessuale è emesso dalla femmina, da specifiche ghiandole esocrine
e in un determinato periodo del giorno, per attirare, anche a notevole distanza

(oltre 7,5 km), il maschio che percepisce il feromone attraverso recettori olfattivi
presenti in sensilli antennali.Lo studio dei semiochimici rappresenta tra i principali e
più promettenti ambiti di ricerca per lo sviluppo di mezzi di controllo sostenibile di
insetti dannosi. In generale, i semiochimici trovano applicazione sia come mezzi indiretti
(monitoraggio o catture spia) che diretti di controllo (cattura massale, lotta
attratticida, confusione sessuale, disorientamento del maschio). Tali applicazioni
riguardano principalmente i semiochimici intraspecifici e, in particolare, i feromoni
sessuali e di aggregazione.Il monitoraggio dei voli degli insetti dannosi mediante
trappole attivate con attrattivi sessuali specifici è considerato una componente
essenziale di una strategia di controllo integrato (D.L. n. 150 del 14 agosto 2012). Un
corretto monitoraggio, infatti, permette di rilevare tempestivamente l’inizio di una
infestazione e di ottimizzare il timing applicativo delle misure di controllo, aumentandone
l’efficienza.

Monitoraggio dei lepidotteri
defogliatori:
il progetto FORGARGANO
Nell’ambito del progetto “Gestione Forestale sostenibile nelle aziende agrosilvopastorali
del Gargano”, acronimo FORGARGANO, finanziato dal Programma di
Sviluppo Rurale PSR 2014-2020 Puglia Misura 16 Cooperazione – Sottomisura 16.2
“Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e
tecnologie”, il gruppo di Entomologia Generale ed Applicata del Dipartimento di
Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria (DAFNE) dell’Università di
Foggia è stato impegnato nel monitoraggio di cinque specie di lepidotteri defogliatori,
Tortrix viridana L., Malacosoma neustrium L., Euproctis chrysorrhoea (L.),
Lymantria dispar L. e Thaumetopoea pityocampa (Den. et Schiff.) mediante l’uso di
trappole attivate con attrattivi sessuali. Le attività di monitoraggio, condotte presso
siti di elevato valore naturalistico del Parco Nazionale del Gargano (Valle Fajarama,
Bosco Quarto e Riserva Falascone), hanno permesso di costruire le curve di
volo dei defogliatori, definendone l’eventuale presenza e abbondanza.