
Immagina un uomo in piedi al centro di una città deserta, sotto la pioggia battente. Non ha scudi né armature. Solo una vecchia chitarra stretta al petto, lo sguardo fiero e una crepa che attraversa l’anima. È lì che nasce “Fragile ma indistruttibile”, il nuovo singolo di Tony Montana, dal 27 Luglio su tutte le piattaforme di distribuzione: un canto di resistenza emotiva, scritto sul bordo del precipizio e lanciato nel vuoto come un messaggio in bottiglia. C’è un paradosso potente nel titolo stesso: la forza non è l’assenza di dolore, ma la capacità di attraversarlo senza smettere di amare sé stessi. Nel testo, Tony Montana racconta il momento in cui tutto sembra franare – il corpo cede, la mente vacilla, e i nemici più temibili non sono esterni, ma interni: l’inquietudine, la dipendenza affettiva, il senso di vuoto. La felicità sembra un miraggio da inseguire tra eccessi e compensazioni, mentre la vera salvezza si nasconde dentro, in quel barlume d’amore per sé stessi che resiste anche quando sembra tutto perduto. Il testo è diretto, autobiografico ma universale: una confessione sincera di chi ha toccato il fondo e ha scelto di risalire a mani nude, senza fuggire né fingere. Perché essere fragili non è un difetto: è la prova che siamo vivi. “Fragile ma indistruttibile” è la cronaca di un assedio quotidiano, quello che viviamo tutti contro le illusioni, le insicurezze, le abitudini che ci allontanano da ciò che siamo davvero. Non è una guerra che si può vincere una volta per tutte, ma una battaglia continua per restare fedeli a sé stessi. |