– Il Servizio sanitario nazionale in Italia è stato battezzato 45 anni fa e nel 1996 l’Italia spendeva 57 miliardi di lire per le cure pubbliche mentre oggi siamo a 133 miliardi di euro del Fondo sanitario nazionale e non sono ancora sufficienti. I dati Ocse parlano chiaro: con 40 miliardi di spesa privata, oltre i 133 della torta nazionale dei finanziamenti – di cui solo il 18 per cento circa intermediati da assicurazioni e fondi integrativi – il nostro Servizio sanitario è diventato un modello misto ma ciononostante molto sottofinanziato rispetto agli standard degli altri Paesi Ocse a causa delle dinamiche correlate con il livello di sviluppo economico misurato dal Pil pro capite che in Italia è molto lontano dalla media Europea. Che fare dunque? Come trovare nelle pieghe della spesa della Pubblica improduttiva le risorse che servono a curare i cittadini? Quali misure adottare, quali riforme organizzative?
Su questi temi e interrogativi l’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità, riunisce da domani, a Cernobbio, a Villa Erba, per due giorni (l’8 e il 9 febbraio), oltre 200 relatori qualificati in decine di sessioni plenarie e laboratori mettendo attorno a uno stesso tavolo le istituzioni che governano la Salute, i Ministeri, le Regioni, i manager, amministratori di Sanità pubblica e privata, medici, infermieri e tecnici, operatori, Ordini professionali, Associazioni di pazienti per approfondire insieme e rispondere alla domanda di un nuovo modello regolatorio dei servizi sanitari di prossimità e ospedalieri determinati sui territori con la traccia segnata nelle riforme necessarie dal nuovo paradigma dell’innovazione, vera bussola da seguire per cambiare il futuro e che sta cambiando rapidamente la Sanità.
“L’obiettivo è definire una sorta di “Carta di Cernobbio” – spiega Claudio Zanon, Direttore scientifico dell’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità -, un documento di sintesi finale con i punti principali che emergeranno dalla Winter School di Osservatorio innovazione di Motore Sanità, da sottoporre a un dibattito pubblico allargato che possa tradursi, in una prospettiva di breve termine, in una proposta politica e tecnica di riforma del Servizio sanitario nazionale”.
Dibattiti, incontri, confronti per cercare il bandolo smarrito della matassa del Governo della Salute in Italia, alla ricerca di strumenti, azioni, idee, riforme e proposte per una più concreta realizzazione dei bisogni sanitari dei cittadini delle Regioni e per una Sanità più vicina alla dimensione della domanda dei pazienti, in una Italia che invecchia come invecchia il suo Servizio sanitario.