GRANDE SUCCESSO PER IL CONVEGNO SU SPORT E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

All’incontro moderato dal giornalista Marino Bartoletti è intervenuto il presidente del CONI Malagò insieme a vari rappresentanti ed esperti del settore

ROMA, 29 novembre – Numerosi spunti di interesse hanno caratterizzato il convegno “Impatto dell’Intelligenza Artificiale su Sviluppo sostenibile, Sport e Cultura dell’inclusione”, che si è svolto oggi a Roma, nel Centro Congressi di Confcommercio. L’iniziativa, promossa da ASC Attività Sportive Confederate e Confcommercio Imprese per l’Italia, ha visto un intenso confronto moderato dal giornalista Marino Bartoletti, al quale hanno preso parte il presidente nazionale del CONI Giovanni Malagò, il direttore Strategie, Progetti Sviluppo e Shared Services di di Sport e Salute Spa Valeria Panzironi e il presidente di Fidal Stefano Mei. I lavori sono stati aperti dai saluti del presidente di ASC Nazionale, Luca Stevanato, del presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli e della presidente di Confcommercio Professioni, Anna Rita Fioroni, mentre Nicola Di Cosmo (docente RUFA e ISIA), Marco Visconti (project manager ASC), Davide Tavani e Giada Barzon (Skyfitness)hanno introdotto le principali tematiche al centro del convegno.

Bartoletti ha sollecitato gli ospiti sulle principali implicazioni di questa nuova frontiera del progresso tecnologico, che il presidente Malagò, nel suo intervento, ha definito “una rivoluzione, anche culturale, che in riferimento alle applicazioni in ambito sportivo sta già trasformando la medicina, il coaching, il training e lo scouting. E’ innegabile che potrebbero esserci anche delle conseguenze a livello occupazionale e per questo è fondamentale farsi trovare pronti”.

Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha inviato un messaggio, sottolineando come “nuove tecnologie e intelligenza artificiale rappresentino sfide importanti per il futuro e per la qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie”. E ha aggiunto che “è fondamentale agevolare l’accessibilità, l’autonomia e la sicurezza di tutti gli strumenti, in particolare per garantire processi di inclusione sociale utili all’elaborazione del ‘Progetto di vita’, ma soprattutto nella prospettiva di migliorare e semplificare la vita delle persone”. Panzironi si è soffermata sull’importanza di questi nuovi strumenti, “che ad esempio consentono di effettuare una capillare raccolta dei dati biometrici, utilissima per gli allenamenti degli sportivi ma anche nell’ottica della prevenzione di tutti i cittadini, accrescendo in questo modo il benessere collettivo e contribuendo anche a ridurre i costi del sistema sanitario”.

Stevanato ha affermato che “occorre porre la massima attenzione su tutte quelle che sono le novità e questo grande accumulo di dati, che caratterizza l’intelligenza artificiale, costituisce un’autentica rivoluzione. Il mondo dello sport deve dunque, necessariamente, porsi domande, valutare prospettive e ragionare sui riflessi che ci saranno anche nel nostro settore”. Fioroni ha rilevato che “c’è tanta incertezza e anche paura per l’avvento dell’intelligenza artificiale, ma i dati ci dicono che il 62% delle persone, soprattutto i più giovani, già se ne serve e il 16% ha già frequentato percorsi di formazione dedicata. Per le associazioni di categoria il compito fondamentale sarà dunque quello di veicolare una formazione di qualità”.