Hdl Nardò Basket – “CI PRENDIAMO LA PARTITA, MA ADESSO ANDIAMO OLTRE” Luca Dalmonte gioisce per il colpo a Latina, ma lo sguardo è già a mercoledì (sfida con Chiusi)

Luca Dalmonte_credits Marika Torcivia

Sono ancora vivi il senso di sofferenza, la stanchezza, i piccoli acciacchi della battaglia di Cisterna di Latina. Che porta con sé anche la gioia transitoria di una vittoria che non c’è il tempo di godersi. Hdl Nardò Basket, la pallacanestro neretina e il Salento sportivo, sono già proiettati a mercoledì, alla sfida cruciale con San Giobbe Chiusi. Però era fondamentale vincere in casa di Benacquista Assicurazioni Latina, passando appunto dalla inevitabile sofferenza, da un supplementare e dal braccio di ferro con gli avversari e con forse con sé stessi. In terra pontina sono emersi i “generali” granata, Iannuzzi (19 punti), Stewart jr. (18), Parravicini (23) e un commovente Smith (che ha giocato sino a quando il dolore alla coscia lo ha tenuto in piedi), ma hanno dato il loro un po’ tutti, gregari indispensabili e coraggiosi, tutti capaci di stringere i denti e lottare. Coach Luca Dalmonte sorvola sui singoli, come da abitudine, e parla già di andare oltre tutto quello che è stato e che è.    

“La stanchezza e gli acciacchi ci sono per tutti – ha detto al termine del match al palasport di Cisterna – stasera, del resto, abbiamo giocato contro una squadra che ne ha 3 o 4 uomini fuori e ne ha recuperato uno per questa partita. Quindi, non siamo nelle condizioni di poterci lamentare. Ero consapevole di affrontare un avversario che gioca una pallacanestro efficiente, anche in relazione all’organico che ha. Non è un caso che abbia ottenuto i risultati che ha ottenuto nelle ultime partite, quindi noi ci prendiamo la partita senza altre considerazioni su stanchezza e acciacchi, perché proprio non possiamo soffermarci su queste cose. Adesso abbiamo “la” partita e quindi dobbiamo andare oltre quello che può essere un acciacco, un fastidio, aggiungo un dolore. Perché è talmente alto l’obiettivo che non possiamo sederci su un qualcosa che davvero non ci può condizionare. Abbiamo sofferto, lo avevo messo in preventivo, abbiamo giocato per vincere senza guardare all’estetica, perché oggi non conta. Oggi conta recuperare le forze, conta recuperare a livello mentale e avere quella durezza che ci consentirà di giocare al meglio la prossima partita. Mercoledì, del resto, è la madre di tutte le partite”. Il coach granata ha parole di grande apprezzamento anche per il centinaio di tifosi granata giunti nel Lazio in questo passaggio vitale della stagione. “È doveroso, perché viene da dentro, sommare alla nostra partita chi ci ha accompagnato in questa trasferta. C’è la consapevolezza di un investimento di tempo, lunghissimo, di passione, di emotività fortissima e quindi è stato bello premiare fortunatamente con una vittoria chi ha affrontato questo viaggio, chi ci ha seguiti qui oggi”. 

Ora, dunque Chiusi. Una vittoria basta. Superando fatiche, dolori, errori e tutto quello che è accaduto. Sono gli ultimi, decisivi, cento metri della maratona granata.