I deputati sostengono l’integrazione dell’accordo delle Nazioni Unite nel diritto dell’UE per proteggere la biodiversità marina

  • Le aree marine al di fuori della giurisdizione nazionale costituiscono quasi i due terzi dell’oceano mondiale
  • I deputati chiedono maggiore trasparenza e un migliore accesso alla giustizia
  • Votazione in Aula prevista per il 13 novembre 2025

L’accordo sulla biodiversità al di là delle giurisdizioni nazionali sarà integrato nel diritto dell’UE per proteggere gli oceani, combattere i cambiamenti climatici, il degrado ambientale e la perdita di biodiversità.

La commissione per l’ambiente, il clima e la sicurezza alimentare ha adottato oggi la sua posizione sulla proposta di direttiva della Commissione relativa alla conservazione e all’uso sostenibile della diversità biologica marina delle zone al di fuori della giurisdizione nazionale con 61 voti favorevoli, 15 contrari e 10 astensioni.

L’obiettivo principale di questa direttiva è integrare nel diritto dell’UE l’accordo internazionale sulla biodiversità oltre la giurisdizione nazionale (BBNJ), che mira a proteggere l’oceano, affrontare il degrado ambientale, combattere i cambiamenti climatici e frenare la perdita di biodiversità in linea con il quadro globale sulla biodiversità di Kunming-Montreal, che mira a proteggere almeno il 30% dell’oceano entro il 2030.

In generale, i deputati sostengono la proposta della Commissione, ma desiderano introdurre ulteriore flessibilità sulle modalità di presentazione al segretariato della BBNJ delle misure relative agli strumenti di gestione territoriale, in particolare in caso di emergenza. I deputati aumentano inoltre la trasparenza obbligando gli Stati membri a pubblicare le misure adottate e rafforzano le disposizioni sull’accesso alla giustizia.

Citare

Dopo il voto, il relatore Michal Wiezik (Renew, Slovacchia) ha dichiarato: “Oggi abbiamo concordato su una solida base di tradurre l’accordo BBNJ in azioni e regole concrete a livello dell’UE, il che è importante per dimostrare che l’UE prende sul serio i suoi impegni e le sue responsabilità internazionali in materia di conservazione della biodiversità marina, nonché il potere del multilateralismo, collaborazione e governance basata sulla scienza. Proteggere e garantire l’uso sostenibile della biodiversità in aree al di fuori della giurisdizione nazionale porterà benefici sia all’Europa che ai nostri partner internazionali. Ci consentirà di avanzare e progredire nella scienza oceanica e, in ultima analisi, contribuirà alla resilienza degli oceani e al recupero dei nostri preziosi ecosistemi”.

Passaggi successivi

La plenaria dovrebbe adottare la posizione del Parlamento il 13 novembre, dopodiché potranno iniziare i negoziati sulla legge finale con il Consiglio.

Sfondo

Le aree marine al di fuori della giurisdizione nazionale costituiscono quasi i due terzi degli oceani del mondo. L’accordo BBNJ è stato concluso nel marzo 2023 e da allora è stato firmato dall’UE e da tutti gli Stati membri. L’accordo entrerà in vigore il 17 gennaio 2026 e mira a garantire la conservazione e l’uso sostenibile della diversità biologica marina di tali zone marine.