domenica 19 febbraio, ore 18 all’Auditorium TaTÀ di Taranto
Nel bosco, in cerca della mamma, e non solo. In bocca al lupo!
una fiaba moderna presentata da una lepre e da una capra per “favole&TAmburi”
«Un brutto scherzo. Mi hanno nascosto la mamma!». Per il cartellone “favole&TAmburi”, rassegna di teatro ragazzi, domenica 19 febbraio, alle ore 18 all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “In bocca al lupo!”, testo e regia Marco Lucci, con Enrico De Meo e Valentina Grigò, scene e muppets Marco Lucci, collaborazione al progetto scenografico Frediano Brandetti, luci Pino Bernabei e Luigi Proietti, produzione Fontemaggiore. Durata 50′. Biglietto 7 euro. Info e prenotazioni al numero 366.3473430 attivo anche WhatsApp.
Salutando sulla porta, Salvatore sembrava tranquillo. Ha promesso che si sarebbe occupato della casa e di tutto il resto. E ora per lui, che ha fatto sempre e solo il cacciatore, sin dai tempi di Cappuccetto Rosso, è tempo di rimboccarsi le maniche: lasciare la giacca da caccia per il grembiule, gli scarponi per le pantofole, appendere il fucile al muro e preparare il primo biberon caldo per Michele. Ma, barricato nella culla, il piccolo a questo gioco non ci sta, rifiuta qualsiasi biberon e smette di mangiare. La sua ostinazione e la fame spingeranno la culla nel bosco alla ricerca della mamma. Ma il bosco si sa, può riservare sorprese inaspettate, soprattutto se siamo in una fiaba e ai personaggi spuntano code e pellicce nere.
La storia è raccontata come fosse una fiaba, con stilemi narrativi familiari al pubblico dei piccoli: un bambino che non accetta l’assenza della mamma, va a cercarla nel bosco dove incontra un lupo che lo ricondurrà a casa. All’interno di questa semplice forma emergono dei personaggi che rappresentano problematiche attuali più complesse: un padre che d’improvviso deve lasciare il suo lavoro per accudire la casa e il figlio piccolo, una lupa incinta che supera ogni schema e pregiudizio per riportare un cucciolo d’uomo tra le braccia del cacciatore, un bambino che imparerà a cambiare punto di vista passando da uno sguardo centrato esclusivamente sui propri bisogni ad una comprensione allargata, capace di abbracciare anche le ragioni dell’altro.
L’allestimento della compagnia umbra Fontemaggiore si caratterizza per l’uso del linguaggio dei muppets misto a quello dell’attore e per le immagini che la scenografia e le luci sono in grado di offrire. L’insieme di questi elementi è in grado di ricostruire una scena reale e fantastica allo stesso tempo, che gratifica lo spettatore (consigliato dai 4 anni): animali che parlano, una casa che si trasforma in un bosco, una culla che si muove fra gli alberi in cerca della mamma.
nota bio
Fontemaggiore. Le radici affondano nel 1948, da quel momento inizia un’attività che, nell’ambito del teatro, si è trasformata, modificata e ampliata innumerevoli volte. Oggi si occupa della produzione e della diffusione della nuova drammaturgia, su tutto il territorio nazionale. I suoi destinatari privilegiati sono l’infanzia e i giovani, ma la sua storia la mette in contatto anche con coloro i quali, giovani o adulti, sono interessati alla cultura teatrale declinata in spettacoli, eventi, letture, formazione. Oltre a distribuire le proprie produzioni, la compagnia perugina diretta da Beatrice Ripoli organizza in Umbria rassegne di teatro ragazzi, teatro contemporaneo, letture, laboratori ed eventi teatrali. Si segnalano, tra i suoi progetti più importanti, il “Teatro del Tempo presente” e quello dedicato a “Danilo Manfredini”.
promozione | biglietto ridotto 6 euro per uno stesso nucleo familiare con almeno quattro componenti.
Il progetto “favole&TAmburi” – quattordicesima edizione – è realizzato dal Crest. Con il sostegno di Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto.