INCONTRO CON ENI VERSALIS: RICONVERSIONI INDUSTRIALIE GARANZIE OCCUPAZIONALI

In data 26 febbraio 2025, presso la Direzione Centrale di Eni Versalis, si è tenuto un incontro
tra la società e la Segreteria Nazionale di UGL Chimici per proseguire il confronto sul
piano di trasformazione e riconversione industriale che coinvolge i siti di Brindisi, Priolo e
Ragusa.
L’incontro ha rappresentato un momento cruciale per analizzare il futuro delle attività
produttive e gli investimenti previsti, nell’ottica di garantire un adeguato equilibrio tra
sostenibilità economica, tutela ambientale e soprattutto garanzie occupazionali per i
lavoratori diretti e dell’indotto.
PIANO INDUSTRIALE: TRASFORMAZIONE E INVESTIMENTI
Eni Versalis ha confermato il piano di dismissione delle attività legate alla chimica di base,
giustificandolo con la perdita di competitività del settore, dovuta ai costi delle materie
prime, dell’energia e alla concorrenza extraeuropea. Tuttavia, il piano aziendale non prevede
la chiusura degli stabilimenti, ma una loro trasformazione industriale con investimenti
superiori ai 2 miliardi di euro.
Nello specifico, sono stati delineati i seguenti interventi per ciascun sito:

  • Brindisi: la fermata dell’impianto di Cracking è prevista per marzo 2025. Tuttavia, su
    richiesta dell’UGL Chimici, l’impianto verrà mantenuto in stato di conservazione, in modo
    da poter essere riattivato nel caso in cui le condizioni di mercato lo rendessero sostenibile.
    Parallelamente, verrà realizzato un impianto di produzione di batterie in collaborazione
    con Seri Industrial S.p.A., garantendo la continuità occupazionale.
  • Priolo: il fermo dell’impianto Cracking avverrà entro la fine del 2025. Al suo posto verrà
    realizzata una bioraffineria con capacità di 500 KT/anno, destinata alla produzione di biocarburanti
    avanzati (HVO, bio-jetfuel, bio-nafta e bio-GPL). Inoltre, sarà costruito un
    impianto di riciclo chimico delle plastiche basato sulla tecnologia HOOP®.
  • Ragusa: il sito, dopo la cessazione della produzione di polietilene, sarà riconvertito in un
    centro di eccellenza e specializzazione con tre funzioni principali:
  • Un agri-hub per la raccolta e spremitura di oli destinati alla bioraffineria di Priolo.
  • Un centro di sperimentazione per il riciclo meccanico avanzato delle plastiche.
  • Un polo di formazione per la manutenzione e le tematiche HSE (Health, Safety & Environment),
    con programmi destinati anche alle attività Eni in Italia e all’estero.
    L’azienda ha ribadito che il livello occupazionale nei siti coinvolti rimarrà inalterato, con
    prospettive di crescita grazie ai nuovi investimenti. Il personale sarà coinvolto in percorsi di riqualificazione e formazione professionale, in modo da favorire il passaggio verso le
  • nuove realtà industriali.
  • LE RICHIESTE DELL’UGL CHIMICI: GARANZIE SOCIALI E TERRITORIALI
  • La Segreteria Nazionale ha posto condizioni imprescindibili per il sostegno al piano
  • industriale:
  • Garanzie sociali: è fondamentale assicurare che nessun lavoratore diretto o dell’indotto
    venga penalizzato dalla transizione.
  • Garanzie autorizzative: il piano deve essere sostenuto da un accordo istituzionale tra
    Governo, Ministeri competenti (Ambiente, Lavoro, Trasporti, Made in Italy), Regioni e
    Comuni interessati.
  • Garanzie territoriali: le comunità locali devono poter beneficiare della transizione
    attraverso nuove opportunità industriali e di sviluppo economico.
    Il Segretario Nazionale di UGL Chimici, Eliseo Fiorin, ha sottolineato:
    “Le riconversioni devono essere un’opportunità e non una mera dismissione. Chiediamo
    certezze sul mantenimento dell’occupazione e sulla sostenibilità del progetto. Per
    questo, è fondamentale che il Governo e le istituzioni locali siano coinvolti in un protocollo
    chiaro e vincolante.”
    Andrea Alario, Coordinatore Nazionale del Settore Energia di UGL Chimici, ha ribadito
    l’importanza di un approccio responsabile:
    “Non possiamo accettare operazioni che non garantiscano la piena tutela dei lavoratori.
    Il nostro obiettivo è che questa transizione industriale sia sostenibile non solo dal
    punto di vista ambientale, ma soprattutto sociale ed economico.”
    PROSSIMI PASSI
    Dopo la firma del verbale di incontro, le parti si riuniranno nuovamente per definire in
    dettaglio le modalità di attuazione del piano industriale. Il Sindacato ha chiesto che il
    prossimo confronto coinvolga anche il Governo e le istituzioni competenti, affinché
    venga sottoscritto un Protocollo Stato-Regioni-Comuni che assicuri la piena realizzazione
    degli investimenti e delle misure di tutela per i lavoratori.
    L’UGL Chimici continuerà a monitorare ogni fase della transizione, ribadendo la propria
    disponibilità al confronto purché vengano garantite le giuste tutele per il futuro
    dei lavoratori e dei territori coinvolti.