Coniugare lettura e sport, si può, parola di Csi che, assieme alle associazioni Nausika e LaAV, si è lanciato in questa nuova, entusiasmante, iniziativa.
“Incursioni letterarie a bordo campo”, è questa la nuova iniziativa del Csi Lecce realizzata con il supporto di volontari di LaAV Salento.
Un’idea nata dal basso ma che si sta rivelando vincente e che prenderà definitivamente il volo nel prossimo anno associativo. Il CSI Lecce ha infatti aderito, con le associazioni Nausika e LaAV, al progetto finanziato dal Cepell (Centro per il libro e la lettura) “Io leggo per gli altri: dalla Puglia al Piemonte l’onda lunga dei lettori volontari ad alta voce”, nato con la finalità di incentivare la pratica della lettura ad alta voce anche in contesti informali.
Incredibilmente, per quanto il contesto sportivo possa sembrare lontano dal mondo della lettura, a partire da gennaio, alcune società affiliate Csi hanno ospitato con curiosità e successo le letture nelle loro palestre o nei loro campi da gioco e, come accade per le migliori pratiche, l’idea ha preso piede e sta suscitando interesse.
Il format è semplice: ci si accorda con allenatori e maestri per intervenire con letture ad alta voce durante un allenamento, si entra sul campo da gioco nella sorpresa generale, si invitano i ragazzi a sedersi per terra ed inizia la lettura da alta voce.
La lettura dura pochi minuti ma grazie alla scelta di argomenti inerenti lo sport, magari proprio quello sport, oltre all’effetto sorpresa, anche interesse ed emozione sono assicurati.
L’ultima incursione letteraria è stata realizzata domenica 7 maggio presso il Parco Nelson Mandela di Merine, in occasione della festa del Mini volley organizzata dal CSI per under 8, under 10 e under 12 mentre per il 2 giugno nuove incursioni sono state richieste a Guagnano.
«Essere Centro Sportivo Italiano significa mettere al primo posto l’attività sportiva all’interno di un percorso di promozione della cittadinanza attiva – ha dichiarato il presidente del Csi Lecce e vicepresidente nazionale Marco Calogiuri. La promozione della cultura del gioco, coniugata alla lettura, ci rende orgogliosi e sicuri di essere sulla buona strada, per contagiare, contaminare e seminare bene comune».