Politiche di bilancio per gestire eventi “straordinari” già occorsi e probabili; gestione dei
rapporti con ARERA e correttivi al sistema regolatorio; percorsi di crescita e formazione
per la valorizzazione e incentivazione del personale; aspetti reputazionali e di
comunicazione, visione e missione del Gruppo; piano a vita intera, piano industriale e
curva del personale.
A queste e altre questioni l’Organo Commissariale del Gruppo Sogin è chiamato a
rispondere il prossimo 7 marzo in occasione dell’incontro con l’UGL Chimici. Il sindacato
ribadisce la disponibilità a condividere anche un percorso comune, ad avviare un dialogo
costruttivo, affinché gli impegni assunti dal Commissario, in parte già disattesi, possano
invece concretizzarsi a tutela dei lavoratori del Gruppo Sogin “i quali – spiega Luigi
Ulgiati, Segretario Nazionale della Federazione UGL Chimici – rappresentano il più
qualificato patrimonio di competenze specialistiche nel campo del decommissioning e
della gestione dei rifiuti radioattivi, della radioprotezione e delle bonifiche ambientali. A
fronte del loro quotidiano impegno a tutela del Paese, non possono pagare per tale
condizione”.
La situazione, negli ultimi tempi, è peggiorata e il Gruppo affronta difficoltà crescenti
persino nella gestione ordinaria delle attività.
L’UGL Chimici ha segnalato prima di tutti la gravità del contesto e l’evidenza dei fatti,
anche riconducibili alla precedente gestione, resi pubblici e approfonditi in articoli della
stampa d’inchiesta e interrogazioni parlamentari.
“Nel confermare la nostra disponibilità ad un dialogo costruttivo tra le parti, per
salvaguardare gli obiettivi aziendali e tutelare i Lavoratori del Gruppo – conclude il
Segretario Nazionale – ci aspettiamo dall’incontro risposte risolutive