L’AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA ASSUME 7 NUOVI AMMINISTRATIVI

I professionisti hanno preso servizio oggi. Hanno superato il concorso unico regionale

Velocizzare la Sanità e affrontare al meglio le sfide del Pnrr con nuove professionalità nel settore amministrativo. Sono sette i nuovi assunti, a tempo indeterminato, che oggi hanno preso servizio nell’Azienda Sanitaria locale di Matera. Laureati in giurisprudenza e scienze politiche, i neo assunti hanno superato il concorso unico regionale per collaboratore amministrativo professionale. Ad accoglierli in sede questa mattina è stato il Direttore Sanitario, Giuseppe Magno, che ha illustrato loro gli obiettivi dell’Azienda e le prospettive della “Missione Salute” del Piano nazionale di ripresa e resilienza che adeguerà il Sistema Sanitario nazionale ad un mutato contesto demografico ed epidemiologico.

“E’ indispensabile rinforzare le strutture amministrative – ha commentato il DS – assumendo personale preparato e motivato in un settore strategico per il funzionamento dell’azienda sanitaria, per rispondere alle sfide che abbiamo di fronte. Dalle impegnative procedure legate ai fondi PNRR alla sburocratizzazione del lavoro degli operatori sanitari, troppo spesso sovraccaricati da procedure e lungaggini. La prospettiva è molto chiara: ognuno deve poter fare il proprio lavoro nelle migliori condizioni possibili per avviarsi concretamente verso una sanità che sia vicina e prossima alle persone”.

Soddisfazione per questo nuovo tassello in direzione dell’efficienza amministrativa è stata espressa dal Direttore Generale, Sabrina Pulvirenti. 

“Il PNRR ha destinato alla Missione Salute 15,63 miliardi di euro – afferma il DG – per sostenere importanti riforme e investimenti a beneficio del Servizio sanitario nazionale, da realizzare entro il 2026. Per questo motivo serve personale preparato perché la velocità di risposta ai bandi del PNRR è fondamentale per intercettare i finanziamenti e rendere la rete dell’assistenza primaria territoriale in grado di rispondere al fabbisogno di salute lasciato scoperto dalla razionalizzazione della rete ospedaliera”.