Lecce, 02/03/24 Vernissage “Guarda in Camera – esperienze d’arte al Chiostro” con l’artista Pierpaolo Gaballo e Ultimi Fuochi teatro

Chiostro dei Domenicani di Lecce

Sabato 2 marzo 2024

2° edizione “GUARDA IN CAMERA”

con la mostra “Tempo sospeso” di Pierpaolo Gaballo

e la pièce teatrale “L’ultimo valzer di Zelda” di Ultimi Fuochi Teatro

Sabato 2 marzo torna Guarda in Camera, l’evento d’arte organizzato dal Chiostro dei Domenicani di Lecce. Inaugurata nel 2023, l’iniziativa si sviluppa all’interno degli spazi dell’hotel, offrendo ai visitatori l’opportunità di vivere un’esperienza originale e coinvolgente in un contesto insolito, generalmente inaccessibile a chi non soggiorna presso la struttura.

Le opere presenti quest’anno nelle camere saranno quelle del noto artista e designer Pierpaolo Gaballo: si tratta di lavori inediti, creati “su misura” in risposta all’invito ad esporre del Chiostro dei Domenicani. Sono appunti grafici sul tempo sospeso, che è il tema stesso della mostra.

Il vernissage di sabato 2 marzo sarà impreziosito dall’intervento teatrale site specific a cura della compagnia “Ultimi Fuochi Teatro”: lo spettacolo in scena sarà “L’ultimo valzer di Zelda”, ispirato alla storia d’amore, fatta di eccessi, slanci e fallimenti dello scrittore Francis Scott Fitzgerald e di sua moglie Zelda.

Gli ambienti dell’hotel, le opere con tecnica mista di Gaballo e la performance degli attori Alessandra Crocco e Alessandro Miele saranno connessi tra loro, legati da una sottile linea narrativa comune. Il “tempo sospeso” non è rappresentato solo nelle tele esposte, ma è anche quello che si respira nelle camere in attesa di ospiti o quello che si avverte quando si diventa consapevoli dell’avvicinarsi della fine di un amore, come quello tra Francis Scott e Zelda: per quanto ci si possa ostinare ad incollarne i cocci, il sentimento è destinato a perdere la sua essenza e a diventare altro.

La sfida del Chiostro è quella di utilizzare i suoi spazi in modo non convenzionale, andando al di là dell’ordinaria destinazione d’uso. Così le camere e i corridoi dell’hotel si aprono al mondo esterno e diventano galleria d’arte e palcoscenico, sorprendendo il pubblico e facendo viaggiare le emozioni.

Si riconferma wine friend degli eventi culturali del Chiostro dei Domenicani l’azienda vitivinicola Garofano Vigneti e Cantine, che offrirà il suo rosato Girofle agli ospiti del vernissage.

L’evento si svilupperà in due momenti, con due repliche dello spettacolo, una alle ore 16.00 e una alle ore 18.30.

E’ necessario prenotarsi al numero whatsapp 3371410988; posti limitati: 50 ogni turno.

Dopo il vernissage la mostra sarà visitabile fino al 15 marzo su prenotazione.

TEMPO SOSPESO DI PIERPAOLO GABALLO Note dell’artista sulla mostra

Il tempo sospeso ha la voce calma del silenzio, lontano dai rumori. Un tempo che è difficile sentire nella vita quotidiana. Il tempo sospeso sono attimi, piccoli sussulti degli accadimenti nel bene e nel male che ci fanno crescere. E così più si cresce più si sente il tempo sospeso che non è passato, né presente né futuro. È indipendente da questi tre tempi ma li richiama a sé. È il risultato della forza con cui tentiamo di ripulire la nostra vita dai troppi colori che ci invadono. La tavolozza si fa sempre più essenziale e non importa se non è accesa o la figura non è dinamica perché la parte più bella è quella di isolare e osservare con chiarezza le cose importanti di questa vita, non preoccupandoci del giudizio altrui. Così quell’attimo provato diviene gesto che sa di libertà nel vivere consapevolmente la nostra esistenza.

Pierpaolo Gaballo immagina e disegna. Il suo laboratorio/studio si chiama “Cerco il centro” e si trova a Lecce in via Arte della Cartapesta. È proprio qui che nasce “Piattoquadro”, una linea di piatti in ceramica dipinti a mano rigorosamente in bianco e nero, due colori essenziali che hanno un significato preciso: l’equilibrio tra il positivo e il negativo che si trova in ogni cosa. Bastano due colori e infinite direzioni a rinominare il mondo di Gaballo che con il suo tratto racconta storie e fa incontrare personaggi di fantasie e persone reali con le geometrie del cerchio, del quadrato e del rombo. Questi ultimi elementi, come ci insegna Bruno Munari, se messi insieme in vari composit, possono comunicare qualcosa di diverso. La sua arte trova posto non solo su ceramica, esiste una parte estesa di illustrazioni che collegano il mondo dei suoi sogni con la realtà che lo circonda.

ph Ilaria Fiore – L’ultimo valzer di Zelda

L’ULTIMO VALZER DI ZELDA Note sullo spettacolo

di e con Alessandra Crocco e Alessandro Miele – Produzione Progetto Demoni/Ultimi Fuochi Teatro

Francis Scott Fitzgerald e sua moglie Zelda Sayre incarnavano l’entusiasmo di una generazione di giovani che aveva voglia di godere a pieno del benessere generato dal boom economico. Ma con il crollo di Wall Street nel 1929 e l’avvento della crisi economica, le loro vite, insieme a quelle di un’intera nazione, cominciarono a creparsi. Per la costruzione dello spettacolo ci siamo ispirati al collage, tecnica artistica che comincia ad affermarsi proprio agli inizi del Novecento. Come Fitzgerald nei suoi taccuini, abbiamo fatto collezione di momenti ritagliandoli da diari, lettere, romanzi e racconti di Scott e Zelda. Mescolandoli e incollandoli in scena, ci siamo ritrovati a confondere la biografia con la rielaborazione artistica del romanziere e le intuizioni della sua sorprendente moglie. In scena si avvicendano con la velocità dei ruggenti anni ’20 alcuni momenti della loro giovinezza spensierata. Il boom economico prospettava possibilità infinite e sembrava che nessuno avesse il diritto di fallire. Ma nella velocità e negli eccessi vanno dissipandosi le energie migliori di un’intera generazione e Scott e Zelda si ritrovano ad affrontare gli anni bui della Grande Depressione. Il collage assume forme più inquietanti e distorte per raccontare il crollo di una Nazione, di una donna devastata dalla schizofrenia, di uno scrittore in crisi che per nove anni scrive e riscrive lo stesso romanzo. Come un piatto crepato le loro vite sono incrinate per sempre.

ph Salvatore Pastore

Ultimi Fuochi Teatro

Alessandra Crocco e Alessandro Miele, attori e autori, dopo esperienze diverse, hanno unito i loro percorsi nel 2013 fondando la compagnia Progetto Demoni e poi Ultimi Fuochi Teatro con base in Salento. Hanno creato performance site-specific come Demoni – Frammenti, Come va a pezzi il tempo e Microcosmo e spettacoli per il teatro: Fine di un romanzo ispirato a Dostoevskij, L’ultimo valzer di Zelda sulla vita e le opere di Francis Scott Fitzgerald e Zelda Sayre, Sono solo un uomo che sovrappone le figure di Ulisse e Roberto Baggio e L’oscuro rovescio delle cose dalle opere di Tommaso Landolfi. Sono ideatori di Ultimi Fuochi Festival che propone teatro e musica al tramonto in luoghi naturali segreti del Salento, e de La rivoluzione dei libri che in varie città ha coinvolto gli adolescenti in una giocosa cospirazione; curano la direzione artistica del progetto di rigenerazione che sta interessando dal 2020 l’ex mercato coperto di Spongano dove organizzano laboratori e una stagione di spettacoli. Dal 2021 Ultimi Fuochi Teatro è riconosciuto dal Ministero della Cultura come impresa di produzione teatrale nell’ambito della sperimentazione.