Due ore di musica aspettando l’alba in una San Cataldo accogliente e calorosa.
Musica di qualità con musicisti strepitosi che hanno creato la magia sul palco con il direttore artistico del Locomotive Jazz Fsrival, Raffaele Casarano e Annalisa, ospite dell’Alba Locomotive, appuntamento che, come di consueto, chiude il viaggio del Locomotive Jazz Festival.
Si preannunciava uno spettacolo ricco di emozioni e suggestioni, e cos’ è stato.
La voce di Annalisa è un dono, soprattutto per chi ne può godere. E la cantante si è donata senza risparmiarsi, esordendo un “Bellissima” arrangiata in maniera originale, con un tocco di jazz e rhythm and blues.
L’intesa con Casarano e con gli altri musicisti che insieme a lei hanno atteso il nuovo giorno (Mirko Signorile al piano; Giorgio Vendola al basso e contrabbasso; Maurizio dei Lazzaretti alla batteria e Alessandro Montenduro alle percussioni) è stato l’elemento trascinante dello spettacolo.
Oltre ai suoi successi più apprezzati, Annalisa ha magistralmente interpretato anche brani della tradizione jazz più classica, passando per Sting e Bjork senza mai perdere il contatto con i suoi fans, legati a lei da un incantesimo fatto di bravura e bellezza enfatizzata, a sua volta, dalla luce dei primi raggi di sole.
<<È una figata pazzesca, per me, esibirmi in questo luogo magico e ricco di energie buone e ringrazio Raffaele perché per me è la prima volta in un location così unica e speciale>>. Ha esordito così la cantautrice ligure, bellissima (è il caso di dirlo) in shorts di jeans e blazer nero e un sorriso da restare ipnotizzati.
Indubbiamente è lei l’artista del momento, regina dell’estate con “Disco Paradise” (con Fedez e Articolo 31), già disco di platino, e con “Mon Amour” (Doppio Platino) e in vetta a tutte e i tormentoni più amati.
Travolgente, simpatica, una laurea in fisica nel cassetto e tanta gavetta, la cantautrice si è distinta in questi anni con un repertorio vario che va dalle ballate al rock, dal metal all’elettropop, dalla musica leggera a quella d’autore arrivando a conquistare 25 Dischi di platino e 12 Oro. È talmente brava da poter spaziare nei generi musicali più disparati riuscendo sempre e comunque ad arrivare al cuore del pubblico. E di sicuro ci è arrivata questa volta.
Chiude in bellezza (in tutti i sensi: Annalisa è uno schianto) la 18^ edizione del Locomotive Jazz festival. Il tema scelto quest’anno era il tempo, inteso come motore che produce ricchezza e che si trasforma in esperienza da custodire gelosamente. Il tempo è anche la misura per celebrare il ritmo che da diciott’anni scandisce il successo del LJF, nato a Sogliano Cavour nel 2006 e che ha acceso i riflettori sul Salento grazie anche ai tanti big che ne hanno solcato il prestigioso palco, animandolo con la propria arte senza mai offuscarne l’identità.
Raffaele Casarano: <<È stata un’edizione fantastica, resa unica dalla presenza di tanti amici, musicisti e cantanti dal talento eccezionale. La musica è un linguaggio universale e in questi giorni ci siamo davvero espressi in tutte le lingue del mondo assimilando i generi musicali dei nostri ospiti ma soprattutto rafforzando il legame con il pubblico. La musica fa viaggiare, unisce, ci fa sentire liberi ma soprattutto ha il potere di spingerci oltre, di farci osservare il mondo che ci circonda con curiosità nuova. Spero, con questa edizione del Locomotive Jazz Festival, di aver stimolato la creatività, di aver favorito la diffusione di nuovi pensieri e di aver fatto provare nuove emozioni. Io stesso ho scoperto qualcosa di nuovo che è già diventato bagaglio della mia vita, e non solo di quella professionale>>.